Per una dimensione a misura di bambino

Il tema trattato giovedì sera nel terzultimo incontro del ciclo ‘I bisogni dei bambini’ è stato, come sempre, di grande interesse. Ma il valore aggiunto era quello di avere un’occasione per ascoltare Grazia Honegger Fresco, instancabile, ispiratrice.
Nonostante una giornata intera trascorsa insieme ai piccoli ospiti della ‘Casa dei Bambini’ di Roè Vociano: seduta in mezzo a loro, li ha osservati, con sereno rispetto, misto a curiosità e simpatia, ha risposto ai loro approcci, ha offerto la sua preziosa consulenza alle maestre, aiutandole ad organizzare un ambiente sempre nuovo e adeguato agli interessi che i bambini sviluppano man mano, nel corso dell’anno.
Merita davvero tanta stima ed ammirazione il lavoro di questa educatrice straordinaria, che dopo tanti anni persevera nella sua opera di diffusione del pensiero montessoriano, superando lo sconforto che ha confessato di provare talvolta. Non potrebbe essere altrimenti, visto quanto è difficile riuscire a trasmettere questi messaggi in una mondo che sta correndo nella direzione opposta.

Il tema della serata ne era un esempio; contrariamente a quanto si pensa! E’ forse il riflesso di una società tanto interessata al prodotto finale, al risultato, altamente competitiva, come quella che viene importata dal modello americano, prontamente interventista di fronte ad ogni minimo presunto ritardo nelle tabelle di sviluppo (alle prime difficoltà linguistiche si va dal logopedista ecc). In una tale dimensione il bambino scompare, non c’è.
Non è infatti il risultato finale ciò che il bambino può garantirci, e con la perfezione che pretendiamo. Il bambino lo rincontriamo ogni qualvolta ci interessiamo ai suoi procedimenti, a quello che rivela strada facendo, a ciò che lo appassiona.
Alcune accortezze ci aiutano in questo senso, contribuendo allo sviluppo equilibrato ed armonioso della sua personalità.

Si può cercare di fare un uso più parsimonioso della parola, evitando di sommergere i nostri pargoli di loquacità, che poi infatti resta inascoltata, con nostra grande rabbia! Come ben sanno le maestre montessoriane, per ottenere l’attenzione del bambino bastano poche parole dette a proposito, senza ‘scioglierci’ letteralmente in spiegazioni.
Un’altra risposta importante viene da un ambiente che consenta al bambino di esprimere una libertà di scelta: ben organizzato, pulito, ordinato, curato nei dettagli, realizzati a mano e con gusto artistico (merletti che decorano i bordi a vista, piccole stampe, vasi di fiori e piante), ricco di oggetti che il bambino può utilizzare con i suoi tempi, ripetutamente e seguendo il suo interesse.
A questo proposito, sono state proiettate e commentate le fotografie dei piccoli della ‘Casa dei Bambini’ all’opera, impegnati con del materiale sensoriale (aste, blocco solido di cilindri, torre rosa, lettere dell’alfabeto smerigliate, tutto celebre materiale Montessori), con i ‘telai delle allacciature’, con giochi di appaiamento, travasi, libera creazione di paesaggi con animali di gomma, giochi con l’acqua, attività manuali di vario tipo (grattugiare il pane, affettare della frutta, apparecchiare e sparecchiare il tavolo).

Come non restare affascinati di fronte alla concentrazione ed al piacere di fare le cose dipinto su quei volti! In occasione dell’incontro di ieri sera, l’associazione ‘Il Sassolino’ ha fatto sapere, per voce del suo presidente, che sono alla ricerca di insegnanti interessate ad un percorso formativo montessoriano; per saperne di più ci si può mettere in contatto con l’associazione, chiamando il numero 334-5998874 (tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 18.00), oppure scrivendo una e-mail all'indirizzo elisasofia68@libero.it.

Prossimo appuntamento al 27 marzo per il tema ‘La società per coesione’, con Costanza Buttafava, sempre alle 20.00 presso l’auditorium delle scuole medie di Roè Vociano.

Annalisa Moreni

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