Ottimo inizio di stagione al Teatro Sociale

Uno spettacolo senza rete e senza regole che stupisce, diverte e annulla qualsiasi clichè. E' anche questo lo Shakespeare di Giorgio Sangati che ha debuttato ieri sera al Teatro Sociale di Brescia e replicherà fino al 5 novembre.

Pubblico delle grandi occasioni quello che ha accolto e applaudito la nuova produzione del CTB. Fedele all'anima shakespeariana il regista toglie fronzoli e regole, mischia stili teatrali diversi disorientando lo spettatore che viene trasportato in un universo visionario, onirico, irriverente, in continui salti tra il comico e il drammatico.

Ad annullare la distanza tra palco e platea ci pensano Charlie (il cane) e il suo padrone, che tiene un piede nel teatro classico e l'altro nel teatro comico dialogando con il pubblico in sala e unendo questi due mondi paralleli. Se all'inizio lo spettatore si stranisce di questa cosa e fatica ad unire questi due stili, poi si abitua e viene rapito dall'idea che tutto è possibile e si abbandona qualsiasi pretesa di regola e “coerenza”. Ed è proprio quando ci si lascia trasportare dal testo che si assapora a pieno lo spirito di questa rappresentazione.

Una scenografia quadrata, schematica e suggestiva fa da sfondo alla narrazione. Due scritte ad indicare le due città in cui, nella geografia immaginaria di Shakespeare, si svolge il triangolo amoroso. L'indicazione “Verona” contrasta con la scritta luminosa al neon di una Milano lontana e complice di tradimenti e sentimenti pericolosi. La lettera “O” della scritta Milano diventa poi la luna che illumina di luce fredda e glaciale i visi dei protagonisti di questo dramma amoroso.

“Amore” è parola usata e volutamente abusata nei versi dello scrittore, contenitore delle bassezze dell'animo umano quanto dei più nobili sentimenti. Una foresta infestata dai banditi di Robin Hood ribadisce l'essere fuori dal tempo e dallo spazio, impedisce qualsiasi trasposizione nel reale.

Una produzione con un cast giovane e di ottimo livello in cui risaltano le ottime interpretazioni di Fausto Cabra nelle vesti di Proteo e Ivan Alovisio nel ruolo di Valentino.

Imponente e autoritaria la figura del Duca di Milano, interpretato invece da Luciano Roman.

Un ottimo inizio di stagione che fa da apri pista agli altri spettacoli in cartellone.

Lo spettacolo resterà in scena al Teatro Sociale di Brescia fino al 5 di novembre per poi replicare a Venezia e Padova.

Bglietti e info sul sito www.centroteatralebresciano.it.

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