Un volo di 150 metri

Erano in tre sul quel sentiero, che da Selvapiana porta alla Madonna della Neve, il santuario che sovrasta Prandaglio, frazione di Villanuova sul Clisi, ciascuno con la propria moto.
Simone con la sua Honda era davanti e faceva da apripista.

Ad un certo punto la ruota davanti si è impuntata contro una roccia, la moto si è sbilanciata ed ha scartato sulla sinistra. Simone è stato disarcionato.
Sarebbe stato un inconveniente da poco in fuoristrada, per di più a bassissima velocità.
Non ci voleva però quello strapiombo: mentre la Honda si è fermata con pochi danni sdraiata sul sentiero, infatti, il pilota è precipitato per circa centocinquanta metri, e non ha avuto scampo.

E’ morto così Simone Broli “Mortaretti”, un nomignolo che lui stesso aveva fissato sul profilo Facebook e anche sulla fiancata della sua fidata motocicletta.
Avrebbe compiuto 23 anni il prossimo 5 ottobre.
Attoniti e a quel punto impotenti, i due compagni di escursione hanno chiamato i soccorsi e fornito le indicazioni all’eliambulanza del 118.

Quando il mezzo aereo ha cominciato ad operare in zona che erano le 15 e 30.
Impossibilitati a raggiungere il posto con i normali mezzi a disposizione del 118, i soccorritori si sono calati con il verricello e si sono subito accorti che non c’era più nulla da fare, se non provare a recuperare la salma.

Ma anche questo è risultato un compito particolarmente difficoltoso dall’aria, tanto che è stato allertato il Soccorso Alpino della Valle Sabbia, che già si stava preparando alla complessa operazione di recupero da terra.
Ogni volta che l’elicottero si abbassava per il recupero, infatti, il bosco sbattuto dallo spostamento d’aria si chiudeva e rendeva impossibile la manovra.

Ci sono voluti alcuni voli fra la zona della caduta e la piazzuola di atterraggio vicino alla caserma dei carabinieri di Gavardo, per venirne a capo.
La soluzione è arrivata quando i Vigili del fuoco di Salò, intervenuti insieme ai Carabinieri salodiani e a quelli di Gavardo, hanno prestato al tecnico del Soccorso alpino che fa parte dell’equipaggio dell’elisoccorso una motosega.

Con quella sono state tagliate alcune piante e il mezzo aereo ha potuto operare in piena sicurezza. Erano le 17 e 30 quando la salma è stata adagiata sulla piazzuola gavardese.
Affidata ai carabinieri e all’impresa delle pompe funebri, ha così potuto essere ricomposta nell’obitorio del vicino ospedale.

Chiarita la dinamica dell’incidente, grazie al particolareggiato racconto dei due testimoni, il magistrato di turno non ha ritenuto necessario l’esame autoptico e già ieri sera ha disposto il nulla osta alla sepoltura.

Simone Broli, formatosi al Cfp Scar, era operaio metalmeccanico in un’azienda alle Fornaci di Gavardo e abitava in via Gazzolo a Soprazocco.
Amante della caccia e della sua motocicletta, aveva molti amici che lo apprezzavano per la sua giovialità, la sua voglia di scherzare ed il gran cuore.

Mancherà a molti.

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