09 Gennaio 2018, 09.49
Gavardo Salò Provincia
Spettacoli

La vera storia di Nedo Fiano protagonista della Memoria

di Fabio Borghese

Il racconto di storytelling “Il coraggio di vivere, la storia vera di Nedo Fiano”, di e con Emanuele Turelli, verso i 20 mila spettatori e la data numero 100 in nove stagioni di cartellone


Il lavoro dello storyteller Emanuele Turelli
(con la regia e il coordinamento tecnico/scenico di Claudio Cominardi), si appresta a vivere una nuova stagione che porterà il giornalista/storyteller, di Gavardo, ad incontrare oltre 4 mila spettatori negli istituti scolastici e nei teatri delle province di Brescia e Bergamo.

In particolare saranno 18 le tappe del “Tour della Memoria 2018” che porteranno Turelli dalle valli alla pianura, dal lago di Garda alla città. Concentrato in circa 20 giorni, il tour prenderà il via con l’anteprima stagionale del racconto, il 12 gennaio a Sale Marasino (paese natale di Turelli, che torna ad ospitare un suo racconto dopo la “prima” di “Madiba, la vera storia di Nelson Mandela” nel settembre del 2012) per concludersi con la data numero 100, il 3 febbraio ad Angolo Terme.

Le 16 date comprese fra anteprima e finale del tour contempleranno 12 repliche per il pubblico studentesco ed altre 4 in teatro e in orario serale. Alcune di queste saranno più che particolari: il 25 gennaio Turelli si esibirà in due repliche mattutine nell’auditorium cittadino di San Barnaba, per un totale di 800 giovani spettatori provenienti dagli istituti scolastici cittadini. Si tratta della quarta volta di questa operazione per la Memoria (2014/2016/2016/2018), promossa dall’assessorato alla scuola del Comune di Brescia, guidato da Roberta Morelli e “celebrata” nel centralissimo auditorium cittadino.

Non solo. Il giorno seguente lo storyteller bresciano si esibirà a Salò, all’auditorium dell’istituto “Battisti”, con altre due repliche e 1000 spettatori/studenti previsti, provenienti da tutti gli istituti d’istruzione salodiani.
Anche in questo caso un accento storico particolare, in un luogo simbolico per le vicende narrate da Turelli (l’ordine di trasferimento da Fossoli ad Auschwitz dei convogli che dall’Emilia vennero inviati in Polonia, partì proprio dalla repubblica sociale).

Un bagno di folla concentrato in venti giorni per un racconto capace di rimanere in cartellone Violet Moon per ben 9 anni e dieci stagioni. Merito anche e soprattutto dalla grande presa sul pubblico di questa storia: quella del giovanissimo Nedo, ebreo fiorentino privato dai diritti civili da bambino e poi della libertà personale appena diciottenne con la deportazione a Fossoli, poi Auschwitz, poi altri 5 campi di sterminio/concentramento, prima della liberazione, per lui avvenuta a Buchenwald, l’11 aprile 1945 ad opera delle truppe americane. In quei sette campi dell’orrore nazifascista, Nedo vedrà cadere, come fiori recisi, tutti i componenti della sua più intima sfera affettiva: il fratello Enzo e il nipote, l’amata madre Nella (sulla “banchina” di arrivo a Birkenau, dopo un ultimo, struggente abbraccio con il figlio), il padre e la nonna, a distanza di poche settimane e gli amici più cari, nel campo di Stutthof, nella regione di Danzica, e in quello di Stoccarda, dove perse l’unico amico che gli era rimasto: Cesare Terracina, fratello di Piero, uno dei sopravvissuti della shoah, più attivi nel tenere viva la memoria di questi terribili accadimenti.

Proprio come Nedo, divenuto dopo la guerra manager e poi scrittore/testimone della shoah, autore del romanzo autobiografico “Il coraggio di Vivere” dal quale Turelli ha tratto il suo racconto. Ma nel lavoro dello storyteller ci sono anche immagini documentaristiche originali, colonne sonore appositamente composte e intensità di passaggi narrativi che hanno costruito la fortuna di questo racconto permettendogli di restare un “evergreen” della Memoria: “Dopo un numero così importante di date, non mi sono ancora abituato a vedere gli occhi rigati dalle lacrime di centinaia di ragazzini ed adulti – confida Turelli -; ogni volta mi colpiscono la presa di questa storia e la grande portata del messaggio che la vita di Nedo fa emergere. È la magia del mio modo di intendere il teatro: come veicolo di messaggi grandi, capaci di trasformare il male più cupo nella speranza e nel desiderio di pace e fratellanza”.

Una consapevolezza che Turelli dice di “non avere mai immaginato all’inizio di questa avventura, ma cresciuta e rafforzatasi poco a poco, teatro dopo teatro, palco dopo palco”. Con un significato che trascende l’arte: “Non faccio questo mestiere soltanto perché mi piace e perché adoro salire su un palco e condurre le persone nelle mie storie, ma lo faccio soprattutto perché sono convinto che questo sia il mio modo per cambiare un po’ il mondo. Lancio messaggi pesanti alle coscienze dei miei spettatori e rendermi conto che oltre 20 mila persone in così pochi anni hanno potuto valutare il messaggio di fratellanza che emerge da questa storia, mi convince sempre di più di come l’arte sia uno strumento devastante per contribuire alla crescita delle comunità”.

Il tour gode dell’appoggio di Phoenix Informatica SRL, grazie al cui contributo ad ognuno degli spettatori verrà consegnata una postcard con il messaggio portante del racconto (“Al mondo esiste un’unica razza: l’umanità”). Subito dopo la conclusione di questo tour, Turelli avrà pochi giorni per cambiare la giacchetta dei suoi racconti: dal 10 febbraio, infatti, sarà in tour con “Madiba, la vera storia di Nelson Mandela” che, nel 2018, coinciderà con la celebrazione del centenario dalla nascita del leader nero. Anche in questo caso l’inizio sarà scoppiettante: prima una scuola media bresciana e poi un nuovo bagno di folla, stavolta lontano dai teatri conosciuti, nella città di Reggio Emilia.


Commenti:
ID74775 - 09/01/2018 18:24:13 - (Dioniso) - Grazie Emanuele

per questa bella testimonianza di umanità, interpretata con passione e cervello. In questo tempo che corre nella stringata e facile sintesi dei messaggi digitali, uno spazio di riflessione è utile, necessario, doveroso. Grazie

Aggiungi commento:

Vedi anche
29/01/2015 11:00

«Il coraggio di vivere» Con lo spettacolo di venerdì a Salò, Emanuele Turelli raggiunge la centesima rappresentazione teatrale e la settantesima per la storia di Nedo Fiano, ebreo fiorentino sopravvissuto ad Auschwitz

25/01/2019 10:44

Storie di prigionia Due appuntamenti per la Giornata della Memoria a Gavardo, con la storia dell’ammiraglio Rizzo al cineforum del Cai questo venerdì sera e quella di Nedo Fiano raccontata da Emanuele Turelli domenica pomeriggio

31/01/2018 10:35

«Il mio modo per cambiare un po' il mondo» Il racconto emozionante della storia di Nedo Fiano, portato in scena dal gavardese Emanuele Turelli, ha già coinvolto 4000 spettatori in 15 date e il prossimo fine settimana raggiungerà la replica numero 100

24/04/2009 00:00

La storia di Nedo Fiano vista da Emanuele Turelli In occasione del 25 Aprile, torna l’inchiesta “Il coraggio di vivere”, tratta dall’omonimo romanzo di Nedo Fiano e rielaborata liberamente da Emanuele Turelli. Appuntamento sabato sera, alle 20.30, nel salone dell’oratorio di Soprazocco.

24/02/2009 00:00

Nedo Fiano racconta la sua Shoah Lo scrittore Nedo Fiano, gi prigioniero nel Campo di sterminio di Auschwitz, mercoled 25 febbraio racconter ai ragazzi di Vestone, Idro e Casto il lungo viaggio che lo ha ricondotto alla libert e alla vita.




Altre da Gavardo
26/04/2024

«Un ponte di libri», spazio anche ai bimbi

Con la nuova edizione della Rassegna non ci si dimentica dei piccini: laboratori e corsi per la tenera età al Palafiera di Gavardo

26/04/2024

«Delitto in maschera», le indagini del giudice Albertano diventano un graphic novel

Il nuovo libro di Enrico Giustacchini sarà presentato alla rassegna “Un ponte di libri”; le illustrazioni sono esposte nella mostra “Gavardo medievale” presso la sala Conter del museo gavardese

25/04/2024

Ospiti di prestigio a «Un ponte di libri»

Personaggi di caratura nazionale interverranno alla rassegna libraria gavardese, che per cinque giorni proporrà numerose presentazioni di libri

25/04/2024

Tutto pronto per la Festa di Maggio

Da sabato 27 aprile a mercoledì 1 maggio il Centro sportivo di Gavardo ospiterà la 66° edizione della fiera, la 2a edizione della rassegna editoriale “Un ponte di libri”, la mostra del marmo, la mostra dedicata ai 100 anni + 1 dell’Aeronautica Militare e la festa delle associazioni gavardesi e molto altro

25/04/2024

Il tronco non c'è più

Sono terminate le operazioni di rimozione del grosso tronco incagliato sotto il ponte sul Naviglio, a Gavardo
VIDEO

(2)
24/04/2024

Pet Therapy e arte, l'unione che stimola i sensi

Anziani e cani si uniscono per dipingere in un laboratorio artistico nella RSA La Memoria di Gavardo

24/04/2024

L'Anpi Bassa Valle Sabbia festeggia il 25 Aprile

Ecco il programma delle celebrazioni per il 79° Anniversario della Liberazione a Prevalle, Gavardo e Villanuova sul Clisi

24/04/2024

Strabilio festival: un'esperienza che delizierà gli spettatori di tutte le età

Il countdown per l'inizio dello Strabilio Festival è iniziato. Da giugno ad agosto, la Valle Sabbia e il basso Garda saranno pervasi da spettacoli di circo contemporaneo e magia

23/04/2024

Non si passa

Questo mercoledì, dalle 8:30 alle 18, resterà chiusa la Provinciale 116 nel tratto di Largo Ponte, in centro a Gavardo , per le operazioni di recupero del tronco che si è infilato sotto al ponte del Naviglio. Aggiornamento ore 13

23/04/2024

Il mondo del marmo in fiera

Fra le mostre che caratterizzeranno la prossima Festa di Maggio a Gavardo una è dedicata al mondo del marmo e alla lavorazione della pietra