L’oro di Sopraponte

A quattro passi da Sopraponte è possibile trovare un gioiello di natura e di relax. Rampenaga si chiama, ed è un luogo poco conosciuto, se non solo dai locali. In questi giorni lì c'è la giusta proporzione di colori: il verde, il giallo e l'arancione delle foglie, i colori d’autunno. Le piante di cachi con i loro pomi d’oro sono un delizioso ornamento, l’aria è cristallina, ottimo il panorama.

E’ possibile raggiungere Rampenaga sia a piedi che in macchina, si accede da via Borziana fiancheggiando la chiesa di S.Lucia .
La strada è discretamente ripida ma cementata, se siete in auto è consigliabile segnalare il proprio arrivo con frequenti colpetti di clacson, la salita è di circa un chilometro, quando la strada diventa pianeggiante si può dire di essere arrivati.

All’inizio c'è casa Desti, l’unica famiglia residente fissa. Le rimanenti casette, simili al paese di Heidi, sono abitate il fine settimana. In questo periodo è una sinfonia di profumini che non passano inosservati. In particolare provenienti dalle cucine, dove di sofisticato non c’è nulla, fuori dalle porte il profumo di muschio.

Continuando la strada si giunge a Rampenaga di Sopra. Da qui si gode di una ottima vista, sembra di toccare con un dito l’anfiteatro del lago, la vicina Villanuova sul Clisi, a sinistra la Selvapiana, di fronte il monte Covolo, a destra la Paina di Gavardo. Ben visibile la sua croce.
E’ incredibile vedere il traffico delle strade e non sentirne il rumore.

Quanto sia piacevole vivere a Rampenaga lo possono dire nonno Rico e nonna Olivia, residenti circa 360 giorni all’anno.
Li trovate alla casetta chiama lo Scricciolo (reatì in dialetto).
Lì, puntualmente, viene offerto un bicchiere di vino a chi vuol scambiare due chiacchiere, oppure un grappino, a seconda dell’ora. Nonno Rico non manca di raccontare la tranquillità e la pace del luogo.

Continuando per quella la strada, non più praticabile in automobile, si raggiunge la via che porta a monte Tesio, quella che sale dalle Fornaci.
Una bella passeggiata da fare col bel tempo, giusto per fare due passi fuori casa, dopo un pranzo domenicale, magari ricco di leccornie: niente traffico, solo la natura con tutti i suoi colori.

Nerino Mora

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