Il principe col cappello

Strumenti disposti a semicerchio sul placo affacciato sul lago, Capitan Guglielminetti a guidare la banda, e lui, cappello da marinaio, prende il timone e si comincia un viaggio nella storia di Francesco De Gregori. Di poche parole come sempre, elegante come solo lui sa fare sembrava proprio divertirsi.

Sempre e per Sempre, Atlantide, Il cuoco di Salò, Il panorama di Betlemme, Santa Lucia oltre agli intramontabili Rimmel, Generale e Buonanotte fiorellino (proposto in una versione ironica e rivisitata), perchè si sa, a De Gregori il pubblico che canta le canzoni lo infastidisce e non ne ha mai fatto mistero. Ovvia a questo problema cambiando testo e musica. Antipatico? Forse, ma talmente bravo che gli si perdona tutto; del resto come dice lui stesso: “Se volete cantare andate al Karaoke”.

Bellissima la dedica a Lucio Dalla. Dopo aver cantato “Santa Lucia”, canzone particolarmente amata dal cantautore bolognese, Francesco accenna le prime quattro note di “Com'è profondo il mare”... e sono valse più di mille parole.

Arrangiamenti decisamente azzeccati per questo tour che è una pausa durante la registrazione del nuovo disco. Uscirà nei prossimi mesi un nuovo album di inediti a quattro anni dall'ultima fatica.
Difficile trovare qualche cosa che non è andato l’altra sera, era uno di quei concerti che vorresti durassero tutta la vita...perchè ognuno aveva la sua canzone che avrebbe voluto sentire cantare.

Appuntamento a domenica prossima, sempre al Vittoriale con Yann Tiersen.

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