L'ultima ricerca di Zane stasera a Villanuova

«Nella primavera del 1705, dopo un inverno risultato durissimo per gli abitanti di Villanuova in quanto sistematicamente sottoposti a continue razzie, stazionano qui migliaia di soldati con a capo alcuni degli uomini più potenti d’Europa in attesa di combattere una guerra cruenta come mai si era vista prima...».

È quanto viene raccontato nel libro «Notte di Pentescoste. La battaglia di Bolina. 1 giugno 1705», ultima fatica storico-letteraria di Marcello Zane, che sarà presentato questa sera a Villanuova, alle 20.30 nell’aula magna della scuola elementare.

Il volume ricostruisce nel dettaglio lo scontro avvenuto presso la cascina Bolina la notte fra il 31 maggio ed il 1° giugno 1705, che vide contrapporsi gli eserciti francese e spagnolo da un lato, alla guida del generale Gran Priore di Vendôme, contro gli eserciti austriaco e prussiano al comando del Principe Eugenio di Savoia.

Una battaglia durissima e cruenta, entro lo scenario della Guerra di Successione spagnola ed accesasi per forzare il blocco teso dai franco-ispani alle truppe del Principe Eugenio, in marcia per raggiungere Torino minacciata di assedio.

Due eserciti che stazionarono per un intero mese in questa plaga: quasi 25.000 soldati francesi accampati sulle colline della Faita, di San Martino e nei campi fra Muscoline e Burago, mentre oltre 20.000 austriaci e tedeschi avevano piantato le proprie tende e cannoni fra Gavardo (ove Eugenio aveva posto il proprio quartier generale) e i prati di Bostone e Villanuova.

Il libro, grazie a lunghe ricerche compiute negli archivi della guerra di Parigi e di Vienna ed al ritrovamento di alcune memorie di ufficiali che qui combatterono, ripercorre gli antefatti della battaglia, descrivendo gli schieramenti dei due eserciti, i nomi delle unità partecipanti e le identità dei comandanti coinvolti, sino alla particolareggiata ricostruzione dello scontro notturno che vide registrare – al termine della lotta – quasi un migliaio fra morti e feriti di ambo le parti.

Non mancano le memorie di spettatori del tempo, alcuni disegni originali e le immagini dei recenti ritrovamenti di oggetti e armamenti, così come le descrizioni coeve dei luoghi e le atmosfere di scorribande e saccheggi, sino alla sorprendente soluzione finale che, di fatto, fece di Bolina una battaglia senza sconfitti.

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