I bambini normalmente imparano a parlare rapidamente e senza sforzo tramite la semplice esposizione al linguaggio adulto e senza alcun preciso insegnamento. E se questo non succede?
Non si tratta di spaventare la gente, ma solo di far capire perchè a fronte di una cosa di poco conto, è sempre necessario approfondire.
completo il primo post che si è tagliato.....E' solo questione di logopedista? o bisogna già verificare il quadro neurologico e magari rivolgersi a terapie cognitive o di altro tipo, di competenza di psicolgogi e padagogisti?
mio figlio ha 5 anni è ha un pò di difficolta di pronuncia. nello specifico non pronuncia la R e pronuncia la E sempre "aperta" (quindi sembra un Cinese-Piemontese...). aveva difficolta anche con la S ma a forza di dai e dai sembra abbia imparato. dovrei rivolgermi a uno specialista?
ecco, articoli cosi alla fine finiscono a mettere dubbi a chi finora non ha avuto ragione di averne troppi e magari non ne mettono abbastanza in chi invece dovrebbe farsi qlc domanda in più, perchè non danno indicazioni su quale sia la soglia oltre la quale preoccuparsi. Viene il dubbio che più che informare siano finalizzati a trovare clienti.Prima di fiondarsi da uno specialista chiedere al medico di base se ritiene che ce ne sia bisogno.
è sempre meglio andare da uno specialista.quest'ultimo non è ,nè uno stregone ,nè un imbroglione! basta che abbia una laurea vera ovvio!i medici di base sono i primi a consigliarlo perchè conoscono bene i limiti della loro specializzazione. ad esempio,finalmente si stà muovendo qualcosa sul fronte "prevenzione autismo",(fuori italia però)proprio cercando di informare ,e formare sempre meglio i pediatri e i medici di base ,per cercare di fare diagnosi entro l'anno!meglio una visita inutile ..tranqui! non succhierano soldi inutilmente! e la salute dei figli,non ha prezzo.
cosa credete che ho fatto io ,quando mi sono accorta di certi segnali inequivocabili? e avevo avuto occasione di informarmi (anche se per caso) ..mi sono spaventata a morte e ..o cercato di ignorare per un anno.sono stata l'unica? no.certamente no..e neanche la più ritardataria..quante persone ,ad esempio,fanno controlli prematrimoniali?se domani scoprissero il test per scovare l'autismo (speriamo vivamente!)quanti lo farebbero "prima"? ..quanto,quanto è difficile affrontare i problemi quando si mostrano..quanto è ancora più difficile attivarsi e informarsi per prevenirli..
non vorrei siano stati fraintesi i miei commenti. Sacrosanto e doveroso approfondire ogni stranezza si presenti, anche se quando ci si riconosce del tutto ignoranti, dagli specialisti è bene farsi mandare dal medico di base che evita di ingigantire problemi che a volte sono solo nell'ipocondria proiettiva dei genitori. Notavo solo che informazione come quella riportata in questo articolo da una parte fa allarmismo dall'altra è carente di contenuti più specifici, insomma confonde.
la tua parola "alLarmismo" dice ben quale è il problema ,appunto! la difficoltà del "dire" è proprio qui. perchè innesca un meccanismo di chiusura,invece che, di apertura.il vero scopo dell'informazione-prevenzione. ma non è colpa dell'informazione...è un problema nostro ..
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ID50561 - 10/10/2014 11:13:20 - (snaf) -
più che riflessioni servono approfondimenti. Ormai i bambini parlano sempre più tardi che se a 3 anni lo fanno ancora maluccio tanti non se ne preoccupano, spesso senza pregiudicare nulla. A fronte di bambini che poi recuperano da soli e magari fanno anche il sorpasso, per gli altri è molto parziale parlare del problema in questo modo, perchè si trascurano tutti i disturbi di cui quello del linguaggio è solo la sentinella. Leggendo, chi non è del mestiere ma è un po' informato, facilemnte assocerà questo disturbo alla più nota dislessia, per dire uno dei problemi correlati che poi di svidenzano solo a scuola quando dal parlare si passa al leggere, scriverere e far di conto.Se il disturbo è davvero solo nel linguaggio parlato, qual'è il medico giusto? E' solo questione di logopedista? o bisogna già verificare il quadro neurologico e magari rivolgersi a terapie cognitive o di altro tipo, di competenza