27 Settembre 2013, 08.26
Salò Valsabbia Garda
Giustizia

Rinuncia al ricorso

Nessuna battaglia davanti al Tar per il ripristino delle sedi distaccate dei Tribunali di Sal e di Breno, gli avvocati legisti auspicano l'istituzione di una sorta di cancelleria distaccata per le pratiche pi semplici

 
È finita ancor prima di cominciare la battaglia giudiziaria - per via amministrativa - promossa dagli avvocati del Garda e della Vallecamonica per l’annullamento del decreto di accorpamento dei tribunali di Salò e di Breno alla sede centrale del tribunale di Brescia.
Nell’udienza di ieri mattina al Tar, anziché la discussione dell’istanza di sospensione cautelare del provvedimento ministeriale, è stata infatti verbalizzata la rinuncia al ricorso contro la cancellazione delle due sezioni distaccate, dove, peraltro, già dal 13 settembre sono cessate le udienze.
 
Ciò significa che ora la partita è definitivamente chiusa, e non ci sarà appello.
L’avvocato Domenico Lombardi, presidente del collegio degli avvocati e legisti gardesani, primo firmatario del ricorso, manifesta grande delusione: «La nostra non è una resa, ma semplicemente la presa d’atto che le nostre ragioni non sono state neppure prese in considerazione. Ci hanno lasciati soli, le istituzioni ed i politici. Non un confronto, non una parola, non una telefonata. Davvero sconcertante.
Visto che qualche correzione è stata possibile, soprattutto al Sud, perché non esaminare alcuni casi limite anche qui da noi, come ad esempio valutare la perdita di un’intera giornata di lavoro di chi, da Bagolino, dovesse recarsi in tribunale a Brescia magari per una semplice firma, senza, tra l’altro, avere la certezza che l’atto potrà essere concluso?».
 
L’amarezza degli avvocati gardesani e camuni è palese e unanime. Sperano, tuttavia, che possa essere trovato un rimedio per rendere meno problematico il ricorso alla giustizia di tanti loro concittadini.
Perciò auspicano l’istituzione di un ufficio, una sorta di cancelleria, nei Comuni di Salò e di Breno dove si possano sbrigare le pratiche più semplici (deposito atti, notifiche,comunicazioni,richiesta di informazioni e così via elencando), eventualmente con la collaborazione del personale che affianca il giudice di pace.
 
Magistrati ed impiegati delle ex sedi di Salò e di Breno entreranno automaticamente negli organici degli uffici giudiziari del capoluogo. È stabilito che l’eventuale sovrannumero verrà riassorbito con i successivi pensionamenti o dimissioni.
Quanto all’iter dei processi penali pendenti il decreto assicura che sarà completato dagli stessi giudici ex titolari delle sedi distaccate del Garda e della Vallecamonica.
 
Esseci dal Giornale di Brescia

 


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