Osteoporosi, prevenire si può

Sono circa cento gli ospedali premiati con i “Bollini Rosa”, cioè a misura di donna, impegnati sul territorio nazionale per sensibilizzare le italiane verso una malattia che si previene e si risolve non solo grazie ad uno stile di vita e ad una dieta corretta, ma anche con tanta informazione.

Fra questi ci sono gli ospedali di Manerbio, Gavardo e Lonato, che offrono gratuitamente alcune prestazioni alle donne in menopausa e in pre-menopausa:
Quello di Gavardo oggi, lunedì 22 ottobre, dalle 14 alle 16, offre consulenza medica e densitometria ossea ad ultrasuoni. La prenotazione, obbligatoria, andava fatta allo 0365.378234.
L’Azienda ospedaliera di Desenzano ha inoltre avviato, in accordo con l’Asl di Brescia, un progetto che ha coinvolto le scuole superiori di Desenzano - Istituto Bazoli Polo e Istituto Alberghiero - mirato alla prevenzione primaria dell’osteoporosi tra i giovani in un’ottica di promozione di sani stili di vita. Il progetto ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti e si concluderà con un incontro di presentazione del lavoro svolto dai ragazzi che si terrà venerdì 26 ottobre presso l’Auditorium dell’Istituto Bazoli Polo e l’Istituto Alberghiero C. De Medici.

L’osteoporosi è una malattia spesso sottovalutata e la prevenzione va affrontata con largo anticipo; ha forti ripercussioni e alterazioni della qualità di vita con diverse e comprovate conseguenze negative di matrice sanitaria, sociale ed economica.
Secondo i dati forniti da ONDa solo il 10% delle italiane colpite da osteoporosi si sente correttamente seguita nella cura della propria malattia. Una situazione pericolosa considerando che la malattia riguarda il 25% delle donne di età superiore ai 40 anni, il 33% tra le over 60 ed il 66% sopra gli 80 anni, per un totale di circa 3 milioni e mezzo, e ha come principale conseguenza il rischio di frattura dagli elevati costi fisici, psicologici, familiari e sociali.
 

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