04 Luglio 2011, 07.53
Vestone Valsabbia
Incontri

Ma quanto sono belli i valsabbini?

di Ubaldo Vallini

Poca Valle Sabbia, tanti spunti per meglio comprenderla, nella serata vestonese di giovedě scorso con Philippe Daverio.

 
“La bellezza salverà il mondo, ha detto il principe Miškin nell'Idiota di Dostoevskij. Non ci credo molto. L’estetica però potrebbe salvare la Valle Sabbia, a patto che i valsabbini riescano ad impadronirsi di una visione armonica e qualitativa del loro futuro”.
 
Serata gustosa sotto molti aspetti, quella proposta giovedì sera dal Distretto culturale della Valle Sabbia, che al suo esordio ha invitato niente meno che Philippe Daverio ad affrontare un tema insolito: “Il rovescio della bruttezza”, ovviamente in rapporto alle peculiarità culturali ed estetiche della valle solcata dal Chiese.
 
E l’impressione è stata che il popolare personaggio, pur conoscendo poco o nulla delle specificità valsabbine, abbia colto nel segno.
Affiancato da due sindaci “di peso” come Giovanni Zambelli di Vestone e Andrea Crescini di Mura, Daverio ha dimostrato che si può essere teorici, pensatori televisivi e forse anche telegenici, ma allo stesso tempo veri, concreti ed incisivi.
 
Hegel gli ha dato una mano ad organizzare il pensiero, la sua grande cultura il materiale per esprimersi: “La tesi è che i valsabbini sono convinti a vivere nel brutto. Con l’antitesi la faccenda si complica, perchè prima c’è da decidere quale sia la parola capace di interpretare il contrario di brutto”.
 
Qui il Daverio “smontatore di parole” è andato avanti incantando la zeppa sala dell’Auditorium di Vestone per una buona mezz’ora, per arrivare ad affermare che a determinare la disarmonia estetica è la disarmonia sociale.
Per poi arrivare alla sintesi: “Serve un progetto per il futuro armonico e di qualità. Le potenzialità ci sono, sono i valsabbini che devono decidere di essere belli” è stata la conclusione.
 


Commenti:
ID11007 - 04/07/2011 12:49:49 - (sbarbaro) - ma non tutti i valsabbini pensano sia brutta

Serata piacevolissima e interessante...io avrei solo un appunto...non credo che i valsabbini siano così negativi riguardo alla propria valle. Credo ne vedano le bellezze, altrimenti non ci sarebbero così legati ma che no credano che anche gli altri le possano vedere...inoltre spesso quel che manca è proprio il senso di comunità più ampio che esuli dal proprio piccolo campanile...ho trovato quasi fastidioso infatti che il presupposto fosse proprio "i valsabbini pensano che la valle sia brutta"...credo anche sia un po' un modo per dare degli ignoranti ai valligiani proprio da parte di chi crede di non esserlo...al di là di questa sfumatura Daverio è un vero colto e un vero comunicatore della cultura a 360°.Armonia e qualità sono possibili per la nostra valle? Spero proprio di sì magari cominciando a considerarne tutti i luoghi e tutti gli aspetti (amo Rocca d'Anfo ma non è l'unica ricchezza valsabbina...vedi

ID11057 - 06/07/2011 14:44:36 - (Dru) - Simpaticamente :-)

Non vi sembrano i tre porcellini ? a proposito di Hegel.

ID11071 - 07/07/2011 14:47:26 - (Aristofane) - sbarbaro e altro

Vorrei anche io ricalcare le parole di sbarbaro e ammettere che sono rimasto spiazzato dall incipit della serata, perchè non credo che i valsabbini abbiano questa visione così tragicamente brutta di se stessi. Comunque, premettendo la mia profonda stima per Daverio, bisogna ammettere che è venuto a fare un discorso interessante pur parlando del (quasi) nulla, perchè era piuttosto evidente la sua impreparazione sull argomento. Ad ogni modo gran bella serata, speriamo in altre occasioni simili

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