Questo lunedě a mezzogiorno, nella sede della Provincia di Mantova, verranno discussi i livelli dell'Eridio. Gli Amici della Terra precisano la questione.
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Egregio Direttore,
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in commento all’articolo “Aumentare i livelli del LagoD’Idro”, dd. 10 dicembre 2010, pubblicato da Gazzetta di Mantova, ed alla relativa riunione indetta per lunedì 13 dicembre 2010 alle ore 12:00 presso la Sala Riunioni del Settore Ambiente, in Via don Maraglio n° 4 a Mantova, la scrivente associazione Amici della Terra Lago D’Idro e Valle Sabbia, costituita per svolgere una difesa del Bene Demaniale ed Ambientale Lago D’Idro, rientrante nel novero dei Grandi Laghi Alpini,
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OSSERVA CHE
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per qualsiasi problematica territoriale inerente casi di siccità o all’opposto di esondazione viene sempre chiamato in causa il Lago D’Idro, dimenticandosi tutti che questo luogo è un Lago d’Origine Glaciale, attorno al quale esistono quattro Comuni, che fanno capo a due Provincie, e che i loro insediamenti urbani risalgono ad alcuni secoli prima dell’iniziativa avviata dal Regime monarchico italiano nel 1917 quando in epoca di Guerra avviarono un progetto di sfruttamento abnorme delle acque nuove lacustri, ridimensionato poi notevolmente alla scadenza della concessione settantennale e annullato di fatto dall’azioni energiche e congiunte della Popolazione e dai Comuni lacustri dal 2004 al 2007, che hanno indotto chi di competenza a osservare le direttive europee in materia di ambiente e tutela delle acque e tutela del paesaggio, riportando quindi le escursioni delle acque del Lago D’Idro dentro misure accettabili dall’ecosistema nonché dai più che legittimi interessi di salute pubblica e economia delle Comunità che vivono sul questo Territorio.
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Ripetiamo quanto sopra, senza mai stancarci, anzi sicuri che “il ripetere giova”, perché riteniamo che del Lago D’Idro si usi ancora in alcuni ambienti una considerazione impropria.
Forse, e lo possiamo capire ma sicuramente NON condividere e accettare, a seguito dell’accordo ottenuto il 5 agosto 2008 dalla Regione Lombardia insieme ai Comuni del Lago (ma non tutti e ora anche Idro ha cambiato posizione) col quale si accetta la realizzazione di una nuova galleria di messa in sicurezza e una nuova traversa di regolazione, gli utilizzatori a valle pensano che sia ritornata la disponibilità e ritornate le condizioni per ipotizzare un nuovo periodo di escursioni abnormi e contro natura sul Lago D’Idro.
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Non è così e non sarà mai più così.
Il Lago ora è ritornato al rispetto dello scolmo dall’incile naturale, cioè dall’uscita costante del minimo vitale dall’emissario Fiume Chiese, che è alla quota di 367,0 slm quale quota di minimo invaso.
La quota di massimo invaso è a 368,50 slm. Riteniamo di dover segnalare alla riunione del 13 dicembre 2010 in Sede della Provincia di Mantova che l’attuale capacità di Laminazione delle Piene del Lago D’Idro non è stata affatto utilizzata nella sua totalità durante l’ultimo e recente periodo delle piogge intense.
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Per verificare quanto stiamo scrivendo è sufficiente collegarsi al Sito www.laghi.net e si evincerà che il Lago negli ultimi mesi non è mai stato portato alla quota di minimo invaso ed inoltre nei giorni di pioggia intensa le opere di regolazione sono state completamente chiuse, invasando così il Lago al suo massimo consentibile, ovvero 369,0 slm.
I danni avuti a valle, che sicuramente non ci lasciano indifferenti ed anzi in merito con l’occasione vogliamo esprimere anche la nostra solidarietà , non sono imputabili al Lago D’Idro ma vanno semmai addotti alla effettiva e straordinaria intensità piovosa e forse e probabilmente anche ad una storicamente errata pianificazione del Territorio lungo l’asta del Chiese.
Come peraltro troppo frequentemente viene verificato in molteplici realtĂ della nostra nazione.
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Noi riteniamo purtroppo errata, gravemente errata, e speriamo non pretestuosa, la richiesta dei consorzi che tutelano gli interessi degli utilizzatori a valle del Lago, e nello specifico della riunione Vostra per quanto concerne gli interessi degli utilizzatori del mantovano.
Noi esprimiamo fiducia nella competenza a risolvere il caso da parte delle autorità competenti; sappiamo altresì che NON sarà mai più possibile, ed è giusto così, devastare un Territorio per aiutarne un altro; si dovrà invece intervenire decisamente in modo concreto a realizzare quelle necessarie Opere artificiali di riserva e laminazione delle acque nuove, proprio per far fronte alle situazioni per natura contrastanti di piena o di siccità , rispettando ogni dignità territoriale.
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Confidando Vivamente di essere capiti nella esposizione delle nostre ragioni, ci rendiamo da subito disponibili ad ogni occasione di dialogo e collaborazione mirati a instaurare una serena convivenza territoriale.
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Con Viva CordialitĂ .
Idro, 12 dicembre 2010. (Presidente, Gianluca Bordiga)
Amici della Terra Club di Lago d’Idro e Valle Sabbia
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. Di questa faccenda ne avevamo giĂ scritto
qui
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