Chi accoglie e chi no

Accogliere, sì o no? Verranno aperte domani mattina, presso la sede della Prefettura di Brescia, le buste contenenti la documentazione di gara per la stipula di un accordo quadro per l’affidamento del servizio di temporanea accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale nell'ambito della provincia da novembre 2017 a dicembre 2018. L’appalto sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto al valore posto a base d’asta. Il bando prevede per la nostra provincia 3.624 posti per l’accoglienza di migranti, di cui 280 sono già presi in carico dagli Sprar (Sistemi di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati); servono dunque strutture in grado di ospitare, in totale, 3.344 persone. Attualmente nel bresciano sono presenti 2.900 profughi. Sono 78 i Comuni bresciani che già ospitano richiedenti asilo sulla base di una convenzione con la Prefettura, mentre in 67, non avendo aderito ad alcun bando, non hanno mai ospitato profughi nel proprio territorio. I Comuni esclusi dal novero potrebbero aver accolto richiedenti asilo tramite privati. Qual è la situazione in Valle Sabbia? Sono 7 i Comuni valsabbini ad aver sottoscritto l’accordo con la Prefettura con il sistema Sprar, quasi il doppio quelli che invece hanno scelto di non farlo. Favorevoli all’accoglienza attraverso lo Sprar sono i Comuni di Barghe, Casto, Lavenone, Pertica Bassa, Roè Volciano, Serle e Villanuova Sul Clisi. Nessun accordo firmato, invece, da Agnosine, Bagolino, Bione, Capovalle, Idro, Odolo, Paitone, Pertica Alta, Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Treviso Bresciano e, per la Valtenesi, Muscoline. Negli 8 Comuni rimanenti (Anfo, Gavardo, Mura, Sabbio Chiese, Vallio Terme, Vestone, Vobarno e, in aggiunta, Prevalle), anche in questo caso, possono essere presenti richiedenti asilo, accolti però da soggetti privati.

Chi accoglie e chi no

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