Mercoledì, 8 maggio 2024


Banner
ValleSabbiaNews logoBanner


 

lunedì, 29 ottobre 2018 Aggiornato alle 08:00Eventi

Una chiesa per tre ricorrenze

di a.p.
Ieri – domenica – l'arcipretale di San Floriano di Storo ha ospitato la ricorrenza degli anniversari di matrimonio, l'inaugurazione dell'organo restaurato e il raduno della Società Americana

Anniversari di matrimonio. Ieri – domenica - a Storo la ricorrenza degli anniversari di matrimonio già di per sé aveva portato in chiesa molte persone. Poi, sotto le stesse navate e alla medesima ora  altri due avvenimenti hanno reso ulteriormente affollata l'arcipretale di San Floriano: l'annuale festa indetta dai componenti la Società Americana e l'anteprima del ripristinato organo, la cui consolle non è più posizionata sotto il pulpito ma a fianco dell'altare maggiore.
Alle tre ricorrenze, tutte molto partecipate, ha poi fatto seguito – sfidando il maltempo – un rinfresco allestito sul sagrato e predisposto dal personale del comparto ristorazione delle materne.  
A rinnovare il fatidico “sì” dopo le promesse e la benedizione degli anelli ben sedici coppie, che seppur in anni diversi si sono sposate in quella stessa chiesa.
“Risalta l'esperienza dei coniugi Livio Paisoli e Colomba Mezzi - ha detto il reverendo arciprete decano don Andrea Fava - insieme da ben 60 anni. Con loro altre quindici coppie con meno anni di vita a due alle spalle”. Al loro seguito figli e nipoti, che si sono poi divisi in locali diversi per un buon pranzo in compagnia.
Le coppie festeggiate

- Livio Paisoli e Colomba Mezzi, uniti da ben 60 anni;
- Insieme da 50 anni: Romolo Bondoni e Giacomina Maccani; Costantino Scaglia e Clara Zontini; Giampaolo Capelli e Ida Bolognani;
- Da 45 anni Luciano Zanetti e Anna Bonomini; Ettore Fornasari e Viola Gelmini; Giovanni Berti e Giovanna Beltramolli; Lanfranco Mezzi e Anna Maccani;
- Con 40 anni Ferruccio Beltramolli e Fulvia Lombardi; Lino Cortella e Renata  Ribaga; 
- Con 25 anni Achille Zontini e Zorada Beneldes come pure Enrico Bonomini e Rosalba Daroit;  
- Con 20 anni Fabio Scalmazzi e Mirca Zanetti, Massimo Zanetti e Michela Zontini; da dieci anni Alex Zaninelli e Elena Candioli, Cristian Righetti e Michela Zontini. 

Il restauro dell'organo. Domenico Giovanelli è uno degli organisti a cui è toccato inaugurare il rinnovato strumento, accompagnando i canti eseguiti dalle corali operanti nell'Unità pastorale “Madonna dell'Aiuto”, la cui direzione spetta a Camillo Berardi.
“Un rifacimento, quello ora apportato allo strumento liturgico per eccellenza che ha riguardato non solo canne, consolle e tastiera ma anche la pulizia di mobile, pedaliera e staffe, tanto da renderlo quasi come nuovo” dice Giovanelli.
L'intervento, realizzato dalla Mascioni da Cuvio nel varesotto, la cui azienda già aveva messo mano ad un  precedente restauro avvenuto nel 1952, ha ora comportato una spesa di oltre 72mila euro.

“La cassa armonica –  aggiunge ancora Giovanelli  – risale al 1665. è stata poi rimodernata nel 1841 e  successivamente è stata funzionante sino al 1924, quando la struttura venne sostituita con un usato che suonò sino al 1952, anno in cui il compianto arciprete don Vigilio Flabbi  lo sostituì con il nuovo, spendendo allora qualcosa come tre milioni, pari al valore di tre nuove case”.
Negli ultimi settant'anni su quello strumento, oltre allo stesso Domenico Giovanelli, si sono avvicendati primo fra tutti il compianto Danilo Baratella, nonché altri giovani uomini di chiesa tra cui Renato Mezzi,  il professore Gianfranco Demadonna, Simone Pezzarossi e Francesco Romele.
 
Il raduno della Società Americana. Altro avvicendamento di giornata riguardava, come  anticipato, i componenti la Società Americana, i cui avi in epoche diverse sono emigrati in America.
“Sono tanti coloro che in quegli anni a Storo avevano un familiare oltreoceano” dice Renato Sai, che della fondazione che conta 180 iscritti è il presidente. 
A rappresentare la maggiore istituzione di paese l'assessore Ersilia Ghezzi. E' toccato a lei portare il saluto dell'Amministrazione e ricordare l'emigrazione. A rappresentare “Trentini nel Mondo” c'era Paolo Rossi, mentre per il Servizio Emigrazione della Provincia è intervenuta la veterana Antonella Giordani.
Dalle chiacchiere del gruppo emergono quelle relative al parentado dei “Marenar”, che ai primi del '900 erano andati e tornati più volte dall'America. “Ci chiamano ancora “Marenar” perchè noi Scarpari siamo discendenti di emigrati per mare” ci tiene a far sapere Antonio, uno dei  nipoti, ormai ottantenne. Poi tutti all'hotel Miralago di Baitoni per il tradizionale pranzo.

Nelle foto:
- Il direttivo della Società Americana con l'assessore Ersilia Ghezzi
- L'organista Domenico Giovanelli