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venerdì, 19 settembre 2014 Aggiornato alle 09:53Amministrazioni

Interrogazioni a Idro, ecco le risposte

di Redazione
Nel corso di un partecipatissimo Consiglio comunale, il sindaco Nabaffa ha risposto per iscritto alle due interrogazioni presentate a giugno dalla minoranza
Trascriviamo qui integralmente le risposte, nella speranza di offrire ai lettori ulteriori elementi di chiarezza, in merito ai fatti contestati.

PRIMA INTERROGAZIONE
Oggetto: Risposta all'Interrogazione presentata dal gruppo Lago e Paese il 24 giugno 2014 inerente la "delibera di giunta n.53 del 23 giugno 2011"

La delibera di cui all'oggetto riguarda l'approvazione del progetto definitivo in linea tecnica dei lavori di "realizzazione della deviante all'abitato di Idro, realizzazione deviante alla frazione di Pieve Vecchia, riqualificazione della S.P n°58 e della S.P n°111, riqualificazione del tratto urbano della S.P n°237 e realizzazione percorso pedonale dall'abitato di Lemprato all'Istituto G.Perlasca".
Tale approvazione era funzionale alla presentazione di una richiesta di contributo a valere sul fondo per lo sviluppo dei Comuni di confine.

Si riporta di seguito l'estratto della Deliberazione di Giunta N. 53 del 23 giugno 2011
RITENUTO, altresì, di autorizzare il Sindaco pro-tempore ad avanzare istanza di contributo a valere sul fondo del Comuni di Confine con la precisazione che:
- la motivazione principale che ha portato l'Amministrazione comunale all'individuazione del progetto è la necessità di risolvere la criticità della viabilità della ex. S.S n°237 sulla direttrice Brescia-Trento che per l'intensità del traffico in ogni periodo dell'anno non riesce a sopportare il raHentamento in località Pieve Vecchia, causato dalla diramazione verso la S.P n"58 per Capovalle e n°m per Treviso Bresciano. Si ratta di un intervento di fondamentale importanza anche in vista della futura realizzazione del progetto di viabilità interregionale "Barghe-ldro" interessante la Regione Lombardia e la Provincia Autonoma di Trento;
- queste Amministrazione autorizza l'esecuzione dell'intera opera ricadente sul proprio territorio comunale;
- questa Amministrazione effettuerà le necessarie procedure di esproprio con le modalità previste dal Testo Unico sugli espropri (D.P.R n'327/2001);
- questa Amministrazione si impegna ad adottare le eventuali varianti urbanistiche necessarie alla realizzazione dell'intervento.

ACQUISITO il parere favorevole di regolarità tecnica del presente provvedimento espresso dal responsabile del Servizio, ai sensi dell'art.49, comma 1, delD.Lgs. 18/08/2000, n"267.
CON VOTI unanimi, espressi in forma palese per alzata di mano

Di seguito si forniscono le risposte ai singoli punti dell'interrogazione:

Domanda 1) nella tavola 070 del progetto definitivo di cui sopra, è riportata in calce questa nota: "Nel coso in cui infrastrutture lombarde abbia già realizzato l'Intervento il canale di sfogo coincide con quello già realizzato da Infr. lombarde"

Risposta 1) La nota in calce sulla tavola 070 è una precisazione e sta a significare che, ai fini della realizzazione del pilone centrale del ponte in alveo al Fiume Chiese previsto nel progetto di ingresso al Paese, qualora al momento della realizzazione di questa opera fosse già stata realizzata da Infrastrutture Lombarde S.p.A. la "savanella" prevista dal più complesso progetto delle "Nuove Opere di Regolazione per la messa in sicurezza del Lago d'Idro" di cui all'accordo di programma (ADP) del 2008, non sarà più necessario realizzare alcun canaletto di sfogo per distogliere le acque dall'area di cantiere, in quanto le acque defluirebbero già nella "savanella".
E' da sottolineare che la Tavola 070 da voi citata è una Tavola che illustra le fasi di cantiere il cui oggetto riporta la seguente dicitura "STRUTTURE PONTE - FASI DI REALIZZAZIONE - CARPENTERIA ED ARMATURA FONDAZIONE PILE PROVVISORIE".

Domanda 2) nella tavola tavola 07B2, del progetto definitivo di cui sopra, viene riportata questa nota: "Rivestimento della savonella di progetto mediante massi dal peso minimo di 2000 kg';

Risposta 2) La tavola 07B2, il cui Oggetto riporta la seguente dicitura: "STRUTTURE PONTE - PLANIMETRIA ■ PROFILO E SEZIONE TIPO (SOVRAPPOSTA A SISTEMAZIONE INFRASTRUTTURE LOMBARDE)" e una tavola realizzata per evidenziare, come norma impone, eventuali interferenze tra opere ricadenti nella stessa zona.
Per l'esattezza In questa Tavola si sono sovrapposti 2 distinti progetti: quello della realizzazione della deviante alla frazione Pieve Vecchia (il cosiddetto "nuovo ingresso al Paese" - Tavola 7B1 ) e il progetto di cui all'accordo di programma 2008 ("Nuove opere di Regolazione per la messa in sicurezza del Lago d'Idro Tavola D-DP-ST-SIS-T-003-1 di quest'ultimo").
Pertanto in questa tavola di sovrapposizione ritrovate la medesima dicitura "rivestimento della savanella di progetto mediante massi dal peso minimo di 2000Kg" che trovate sul progetto delle Nuove opere di regolazione per la Messa in Sicurezza del Lago d'Idro. A evidenza di ciò, potete agevolmente riscontrare che questo stesso "rivestimento" è Inserito nel computo metrico del progetto "Nuove opere di regolazione" per un Importo di €. 572.778,08 come da documento D-AT-DA-OPG-R- 001-3.
Tengo quindi a sottolineare che con la sovrapposizione delle due tavole, nel nostro progetto di nuovo ingresso al paese è stato graficamente sormontato il progetto di cui all'ADP 2008 solo per il breve tratto in corrispondenza del pilone centrale e delle spalle del ponte oggetto di approvazione, a dimostrazione che non vi è interferenza tra le 2 opere.

Domanda 3) risulta agli atti un'opposizione e/o nota di riserva critica da parte della Giunta approvante il progetto di cui sopra rispetto alle suddette note rispettivamente apposte sulle tavola 07O e 07B2;

Risposta 3) No, non risulta agli atti nessuna nota critica In quanto, viste le spiegazioni date ai punti 1 e 2 della vostra interrogazione, non vi era necessità alcuna di farne.
Se cercate opposizioni e critiche da parte di codesta amministrazione rispetto alle Nuove Opere di Regolazione per la messa in sicurezza del Lago d'Idro che Regione Lombardia vorrebbe realizzare sul nostro territorio, vi è un'ampia documentazione agli atti facilmente consultabile presso gli uffici del nostro Municipio.

Domanda 4) il canale di scarico previsto nella tavola 0782, del progetto definitivo di cui sopra, verrà interamente rivestito in sassi dal peso minimo ciascuno di kg.2000 con un costo da computo metrico (punto 44) di € 143.154,00;

Risposta 4) Nel progetto approvato dalla Giunta, l'importo di €. 143.154,00 indicato nel computo metrico estimativo non è riferito al rivestimento del canaletto di scarico ma, come ben descritto proprio al Punto 44 da voi citato, riporta la seguente dicitura: "Formazione di scogliera, di spessore finito superiore a cm 60, per la difesa di manufatti o del corpo stradale delle erosioni delle acque................omissis".
Sono infatti scogliere che si realizzano sulle ripe in corrispondenza delle spalle del ponte, sono costituite da pietrame di grosse dimensioni da posarsi in corrispondenza del plinti di fondazione.
Questo intervento ha la funzione di proteggere le opere dall'erosione delle acque.
Pertanto l'affermazione da voi indicata al punto 4 è falsa.

Domanda 5) il canale di scarico previsto nella tavola 07B2, del progetto definitivo di cui sopra, avrà un'uscita presso le paratoie esistenti con un fondo impostato a quota mt 365,25 (Idrometro), identico a quello previsto per la savanella nel Progetto dffinitivo delle nuove opere per il lago d'Idro, prevedendosi dunque lo scavo delle stesse paratole per una profondità di mt 1,75 rispetto alla quota esistente;

Risposta 5) Ribadisco quanto già affermato In precedenza e cioè che la tavola 07B2 il Cartiglio riporta come oggetto la seguente dicitura: "STRUTTURE PONTE - PLANIMETRIA PROFILO - SEZIONE TIPO (SOVRAPPOSTA A SISTEMAZIONE INFRASTRUTTURE LOMBARDE)".
Questa è una tavola di sovrapposizione che rappresenta sia le opere che questa Amministrazione vuole realizzare in collaborazione con la Provincia, cioè la deviante alla frazione di Pieve Vecchia, sia le opere che Infrastrutture Lombarde vorrebbe realizzare sul nostro territorio.
Le due cose non sono da confondere. Se due soggetti vogliono realizzare ognuno per conto proprio un'opera in una stessa zona è chiaro che si debbano sormontare i 2 progetti per verificare e dimostrare che non vi siano interferenze tra le opere dell'uno sull'altro, oppure anche l'influenza temporale dell'una sull'altra.

Domanda 6)
corrisponde al vero la dichiarazione pubblica espressa dal slg. Sindaco - nella riunione tenutasi martedì 20 maggio 2014 ore 20.30 presso la sala consiliare, durante la presentazione della Lista "Civica per idro» - secondo la quale la savanella prevista nel progetto definitivo di cui sopra è da considerarsi opera meramente provvisoria, funzionale cioè alla costruzione del ponte e da eliminare ad opera conclusa;

Risposta 6)
Si, la dichiarazione corrisponde a quanto da me affermato, con una precisazione: non ho fatto riferimento alla "savanella" ma al "canaletto di scarico" delle acque appositamente realizzato in fase di cantiere per allontanare le stesse dall'area di lavoro al solo fine della realizzazione del plinto e del pilastro centrale del ponte.

Domanda 7) la savanella prevista nel progetto di cui sopra è obiettivi me ni e da considerarsi un'opera meramente provvisoria necessaria per la costruzione del ponte e da dismettere una volta realizzata l'opera oppure essa è da considerarsi opera a tutti gli effetti definitiva come prevista nel progetto delle nuove opere per il Lago d'Idro

Risposta 7) La savanella non è opera del progetto approvato dalla mia Giunta.
La Giunta, nella seduta del 23 giugno 2011 ha approvato il progetto definitivo in linea tecnica dei lavori di "realizzazione della deviente all'abitato di Idro, realizzazione deviante alla frazione di Pieve Vecchia, riqualificazione della S.P n°58 e della S.P n*111, riqualificazione del tratto urbano della S.P n°237 e realizzazione percorso pedonale dall'abitato di Lemprato all'Istituto G.Perlasca" per l'acquisizione del contributo a valere sul fondo per lo sviluppo dei Comuni di confine.

Mi preme sottolineare che ad avvalorare quanto dichiarato ed illustrato In precedenza è sufficiente esaminare complessivamente le 30 tavole, le relazioni ed il computo metrico che compongono il progetto in questione, soffermandosi in particolare sulle tavole che rappresentano lo stato finale dell'opera. In esse potrete riscontrare che non vi è traccia di nessun'altra opera all'infuori del ponte con relative spalle d'appoggio e pilone centrale e le due rotatorie d'innesto.

Lasciatemi in conclusione rilevare che il progetto di ingresso al paese che state contestando è ad oggi l'unico atto concreto mai prodotto dal Comune di Idro volto alla risoluzione di un problema ben noto ai nostri cittadini da almeno quarant'anni.
E' quindi paradossale che, come state facendo, critichiate la mia amministrazione per avere ostacolato la realizzazione del nuovo ingresso al paese.
Di fatto, se oggi Idro ha condiviso con la Provincia un progetto definitivo per la realizzazione dell'ingresso al paese, questo è grazie alla nostra Amministrazione.
Ora sarà nostro compito lavorare affinché il progetto definitivo divenga realtà.

MI rivolgo infine alla sig.ra Salvaterra, ora capogruppo della vostra minoranza e già sindaco di questo Comune.
Nel rispetto dell'opportunità politica di contrapposizione tra maggioranza e minoranza, respingo con fermezza il tentativo attraverso queste interrogazioni di equiparare il mio/nostro operato di contrasto alla realizzazione della "Nuova diga di Idro" all'operato di tutti quei soggetti istituzionali, Lei compresa, che in questi anni e ultimi mesi hanno fattivamente voluto e collaborato affinchè il nostro lago sia ridotto a Diga (altro che Lago naturale regolato).

L'interpretazione progettuale "savanella e canale di scarico" del nuovo ingresso al paese non può essere considerata opera propedeutica alla realizzazione della "Nuova Diga di Idro' per vari e ovvi motivi:
La progettazione del ponte d'ingresso al paese ha subito negli anni, anche durante il Suo mandato, varie modifiche progettuali (restringimento dell'alveo - interferenza delle opere).
Queste modifiche derivavano dai vincoli posti da un progetto, quello di regolazione, ancora da definirsi completamente (autorizzazioni varie) ma ciò nonostante voluto e sostenuto dalla sua Amministrazione, Signora Salvaterra.

A dimostrazione di ciò si vedano i seguenti documenti agli atti: "documento di condivisione sul Lago d'Idro (novembre 2006), "lettera di sollecito della prefettura ad approvare di giunta quanto a suo tempo all'unanimità approvato" (gennaio 2007), "delibera di Giunta approvazione documento di Condivisione sul Lago d'Idro" . "sottoscrizione ADP" (5 agosto 2008), "Approvazione con delibera di giunta dell'ADP 2008.
Al momento dell'approvazione del progetto d'ingresso al paese nel 2011, la quota della savanella era ancora da definire, riprendo infatti quanto riportato nella nota tecnica allegata al verbale del collegio di vigilanza del 15 settembre 2010: "si considera ammissibile un ulteriore innalzamento della quota "savanella" fino al livello minimo di 366,20 eventualmente migliorabile in sede di predisposizione del progetto esecutivo.
L'innalzamento della quota inferiore della savanella comporterà l'Incremento della larghezza della stessa, allo scopo di garantire il DMV fissato dalla normativa".

Questo innalzamento per il quale i Sindaci firmatari (Anfo - Bagolino - Lavenone) hanno dichiarato piena soddisfazione, era e si è dimostrato un inganno, visto che nella progettazione definitiva del giugno 2012 questo innalzamento è stato poi cancellato. Era un tranello, proprio come il decreto 488 del marzo 2012, che ci obbligava ad accettare le future progettazioni incondizionatamente. Se avessimo accettato e approvato il decreto 488, allora si avremmo approvato la "savanella" della nuova diga di Idro.

Tra l'altro il progetto di regolazione del giugno 2012 ha visto la soppressione dello stramazzo, senza che nessuno dei Sindaci dei Comuni firmatari vi si opponesse, con la sola eccezione di Idro.
Ci siamo opposti alla sua cancellazione anche ben sapendo che quest'opera era contraria alla sicurezza, ma abbiamo capito che la sicurezza non è certo lo scopo primario per cui Si vuole realizzare la Nuova Diga di Idro.

Concludo: Signora Salvaterra, non cerchi di indebolire la nostra azione di contrasto alla realizzazione della Nuova Diga di Idro.
Tutti gli atti, le Azioni, il Tempo dedicato, l'impegno profuso, i numerosi viaggi dimostrano il nostro operato In difesa del lago.
Chi non difende il Lago e il proprio territorio, si sta ponendo dalla parte sbagliata della storia.

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SECONDA INTEROAZIONE
Oggetto: Risposta all'Interrogazione presentata dal gruppo Lago e Paese il 24 giugno 2014 inerente Sentenza Tribunale Superiore delle Acque n. 120 del 14 giugno del 2013

Considerato che con Sentenza n.120 del 14 giugno 2013 il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, ha dichiarato tardivo e irricevibile il
ricorso presentato dal comune di Idro avente quale oggetto del giudizio l'annullamento del verbale del College- Di Vigilanza, istituito a seguito dell'Accordo di Programma Lago d'Idro approvato ex art .34 D.lgs. n.267/2000 e L.R. Lombarda n.2/2003, relativo alla riunione del 27
settembre 2010 prot. N.16604/2010.
si chiede:

Domanda 1) Comunicare  la  somma  di  bilancio  comunale  impegnata nonché effettivamente destinata e spesa per questa controversia giudiziaria;

Risposta 1)
lo studio legale individuato per la consulenza e il processo inerente la vertenza R.G. 63/2011 T.S.P.A. formulava un preventivo di € 12.000,00.
Il comune ha elargito per tale vertenza: ANNO 2011 PAGATO € 2.998,96, ANNO 2012 PAGATO € 2.972,97, ANNO 2013 PAGATO € 3.775,20
Ad oggi pertanto sono stati liquidati allo studio legale € 9.747,13 comprensivi di spese di giustizia, iva e cassa forense.

Domanda 2) Riferire quali iniziative sono state assunte o s'intendono assumere per riparare il danno, anche erariale e di immagine, subito dall'ente comunale a seguito di questa controversia giudiziaria promossa tardivamente.

Risposta 2) La prestazione dell'avvocato non è un obbligo di fine ma di mezzi e l'eventuale inammissibilità di un ricorso non costituisce un danno erariale né un danno d'immagine, ma tutt'al più inadempimento del professionista da dimostrarsi con un nuovo contenzioso, dove si deve provare di aver effettivamente subito un danno d'immagine e/o erariale.
Ad oggi non sono state intraprese azioni contro i legali incaricati di redigere il ricorso presso il T.S.P.A.

L'impugnativa del diniego di Regione Lombardia è stata Intrapresa non solo per avere giustizia di un atto endoprocedimentale (non definitivo del procedimento), che all'epoca risultava lesivo degli interessi rappresentati dal comune, ma anche in un'ottica propulsiva, ovvero come strumento di persuasione sulle scelte discrezionali future delle altre amministrazioni firmatarie l'accordo di programma del 2008.
La decisione del T.S.P.A. è intervenuta Inoltre a scenari completamenti mutati; infatti, nelle more della causa R.G. 63/2011 sono state intraprese dal Comune e dalla Regione Lombardia nuove azioni legali inerenti sempre la questione dcll'A.O.P. e dei provvedimenti finali relativi alla realizzazione della Nuova Diga del Lago d'Idro.

Pertanto, ogni decisione ed iniziativa futura è strettamente legata agli esiti futuri di questi procedimenti ad oggi ancora pendenti.


 

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