Martedì, 25 novembre 2025


Banner
ValleSabbiaNews logoBanner


Breaking News
 

martedì, 25 novembre 2025 Aggiornato alle 08:00blog - genitori e figli

Sessualità. L’educazione necessaria

di Pino Maiolo

“Senza filtri” è il titolo scelto da Save the Children per “L’Atlante dell’infanzia a rischio” presentato il 14 novembre 2025. Un numero che denuncia ancora una volta la povertà educativa e la solitudine dei minori

 

 

Mentre loro chiedono in tutti i modi aiuto, il mondo degli adulti sembra ancora distante e poco sensibile alle richieste di essere loro i protagonisti del cambiamento.

 

Prendiamo la sessualità che nasce e si sviluppa in gran parte in adolescenza e a cui si arriva da soli e senza un progetto educativo. Parliamo del sesso come bisogno fisiologico e desiderio nascente che spesso imbarazza e ingombra la mente, ancora oggi non trova nel corso dell’infanzia nessuna preparazione. Eppure non è più quel tabù secolare che imponeva il silenzio e generava vergogna e paura. 

 

Ora il tempo digitale che ha eliminato queste emozioni, ha messo però a disposizione l’universo mondo con un solo click. L’erotismo online è esploso in tutte le sue dimensioni e con i social non c’è bisogno di andare tanto lontano per soddisfare le curiosità. Per imparare almeno la teoria dell’arte amatoria, di cui peraltro gli adulti continuano a non dire nulla, oggi ci sono un’infinità di immagini e di video.

 

Il sesso è immediato, l’eros travolgente e infiamma anche se virtuale, cattura e “adrenalizza”. Diventa passione da inseguire o ossessione che perseguita. La pornografia, neanche lei nuova al mondo, adesso è immediata, senza veli. A chilometro zero. Pare insegni pratiche infallibili e possibili prestazioni multiple.

 

Invece confonde e qualche vota sconvolge. Si presenta come pratica ansiogena distaccata da una relazione e sembra non richiederla. Un tempo anche le “navi scuola” paradossalmente davano una parvenza di relazione a quella esperienza che i padri facevano fare ai figli quando li portavano a scuola di sesso nel tentativo maldestro di riparare la loro assenza educativa sulla sessualità.

 

Ora il sesso virtuale arriva da solo, anticipato, prima dell’orologio biologico. Arriva quando maschi e femmine non sono ancora pronti. E i preadolescenti non devono più aspettare il desiderio ma neppure il compagno o l’amica di turno che li informi. Il confronto con la sessualità è improvviso giunge magari con Whatsapp o Telegram, senza che lo cerchi.

 

I sondaggi dicono che l’80% degli adolescenti tra i 12 e 18 anni frequenta i siti porno e il 63% più volte alla settimana, rischiando facilmente di diventarne dipendente perché internet pare fatto apposta per la pornografia.

 

Questa new addiction, ovvero una nuova dipendenza, fa sì che i minori si costruiscano un’idea inappropriata e artefatta del sesso e che i videoporno rappresentino la sessualità scollegata dall’affettività.

 

Pensiamo allora ai possibili effetti di tutto questo perché c’è chi sostiene che l’esposizione elevata a questo genere di immagini, potrebbe condurre a una generazione di maschi, brutali e violenti. Non lo so, ma di sicuro temo che crescano incapaci di gestire una relazione affettiva e di dare rispetto.

 

Giuseppe Maiolo

Psicoanalista

Università di Trento 

 


 

Leggi anche...