Finestra aperta
Non sto facendo una campagna pubblicitaria ai serramenti, bensì mi riferisco a quel momento raro e magico nel quale il re dei predatori scatena la sua aggressività. Quattro lucci in quaranta indimenticabili minuti
La giornata è particolarmente plumbea che, associata a una bassa pressione atmosferica e qualche gocciolina, rappresenta la cornice ideale per inquadrare l'esocide.
Decido di affrontare questa sessione di pesca con la mia tecnica preferita, ovvero la traina, che mi consente di esplorare un grande quantitativo di acqua. Questa modalità di pesca necessita di buone gambe (per chi utilizza, come nel mio caso, il pedalò) e una semplice attrezzatura: canna da 2,70m, mulinello da 4000, un solido trecciato con imprescindibile cavetto d'acciaio. Come esche impiego i mitici e intramontabili rapala, quali il tail dancer o lo shad rap da 11 cm, preferibilmente con colori naturali.
Sono le 12 e 30 e dopo circa due ore di nulla totale, la finestra finalmente si apre. Una botta secca ferma la corsa del tail dancer e un piccolo luccetto affamato arriva a guadino. Il tempo di slamarlo, rilasciarlo e salutarlo e nel giro di mezz'ora altri tre suoi 'fratelli' vengono a farci visita. Incredibile, quaranta minuti che valgono una stagione.
Chiaramente sarebbe stato meglio un luccio da 1,20 metri, intanto, i quattro lucciotti catturati superano il metro e venti certificando il teorema della finestra di attività.
Alla prossima volta che si apre....











