Tra prato e bosco
Sembra il titolo di un articolo sul tema della raccolta funghi (altra mia grande passione, che, fra l'altro, in questa stagione ha trovato riscontro con abbondanti raccolti) oppure l'inizio di una fiaba
In realtà sono entrambe le cose perché il luogo è magico e spesso produce incantevoli porcini; ma li scorre anche libero uno degli elementi principali della vita: l'acqua riunita in allegri ruscelli.
Ed è proprio verso questo 'locus amenus' che sono diretto in compagnia dell'amico Cristian alla ricerca di rustiche trote fario e variopinti salmerini (vedasi articolo 'Impressionismo'). La tecnica ideale per affrontare questa tipologia di torrente è senz'altro la mosca, in particolare la mosca secca.
L'essenzialità è fondamentale in questi contesti di alta montagna, pertanto è sufficiente una manciata di esche, quali terrestrial (molto efficace l'imitazione di cavalletta), sedge e in generale mosche da caccia. Per quanto riguarda l'attrezzatura una coda veloce 3-4, una canna da dimensioni ridotte e un finale piuttosto corto per facilitare la ferrata (perché a differenza dei fiumi di fondo valle non occorre fare lunghi lanci, ma piuttosto precisi soprattutto nel sotto riva).
La giornata si snoda attraverso piacevoli catture, in un paesaggio favoloso e un tempo mite e gradevole che favorisce le bollate dei nostri amici pinnuti. In particolare, segnalo la cattura di uno splendido esemplare di salmerino alpino da parte di Cristian e da parte mia, con piacere, una vorace fario che è completamente saltata fuori dall'acqua per catturare l'imitazione.
La natura incontaminata di questi luoghi mi richiamerà sicuramente ancora al suo cospetto.
Alla prossima scarpinata...