La “Corrida” dei pensieri
Morto un papa se ne fa un altro! L’abbiamo studiato anche oggi, in riferimento allo schiaffo di Anagni...
È vero che un papa vale l’altro? Filippo IV aveva ragione, oppure Maddalena di Canossa ha fatto bene a farlo pentire del suo affronto?
Ecco: prima regola. È bene, quando si studia storia, non confondersi (notiamo, per inciso, che quello era Enrico IV).
La confusione, in questo caso, dipende da un professore di religione idiota che sbaglia solo di 200 miseri anni la storia della Chiesa. Essì che ha studiato! “Sapienza e saggezza non sono la stessa cosa, secondo Aristotele”, disse il professore per scusarsi dell’errore.
Lasciamo la storia dov’è, che è meglio.
Torniamo alla vita quotidiana. La vita sì! Va bene. Il detto riferito al papa, in realtà, indica nuove opportunità che possono essere colte. È solo un detto, un proverbio.
Comunque, si potrebbe pensare che un papa porti speranza in generale alla società.
Perchè no? Attenzione, però, alla probabile scomunica di chi dovesse pensare che Enrico IV avesse ragione sulla nomina episcopale. I papi, a quanto pare, sono gelosi del loro potere. Sarebbe meglio per tutti se fosse solo quello spirituale.
Detto ciò, che cosa determina l’importanza di un papa? In realtà, c’è chi ancora oggi pensa, come Luca Pensa, che potrebbe essere legittimo ad un papa esercitare anche il potere temporale.
Un buon esempio di questo potrebbe essere Urbano II che indice le crociate, a Clermont, visto che, secondo la storiografia attuale, che le riconsidera, sono una sorta di pellegrinaggi in Terrasanta. Un po’ armati eh, però!
Parentesi metacognitiva.
Intanto che si cerca di dar senso a quanto scriviamo, uno studente entra in redazione pensando che non ci sia nessuno. Poi, esce, in silenzio, avendo intuito di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Alchè, grazie a questo fortuito evento inatteso e casuale, verrebbe da pensare: quando mai un papa si è trovato al posto giusto, ovvero sbagliato, della storia?
Questo articolo fa schifo ad una studentessa che, al contrario di Voldemort, non vuole essere nominata. Lo ribadisce continuamente.
Il fatto è che non è poi così facile armonizzare pensieri a caso detti da diversi interlocutori. Per questo motivo il professore le domanda: “Quale parte di questo scritto ti piace, cara Tu sai chi?”.
Risposta della fanciulla: “Non c’è tanto di salvabile qua dentro, caro professore!”.
Di fronte allo spaesamento generale generato da queste gratuite illazioni, il gruppo si domanda se non sia il caso di cambiare storia, dato che, i nostri colleghi che ci hanno sfidato, ci hanno detto che dalla storia non si capisce se si possa imparare qualcosa, soprattutto se si sparano date a casaccio e personaggi di cui si sa poco o nulla, ricordati vagamente per cercare di superare interrogazioni scolastiche.
Anche la Sara (quella che vince concorsi letterari a go go), che, quando scrive, deve per forza scrivere di getto quello che pensa in maniera ordinata, si trova spaesata da questo scritto, come Dante nella selva oscura.
Del resto, Dante, ha mandato all’inferno quattro papi! Capito! Ci sarà un motivo, per quanto fuggevole possa ora apparire a te lettore che, nel caso non capisca ciò che sta succedendo in questo scritto, comunque hai ragione.
Così come ha ragione il direttore dell’Eco del Perlasca, il globetrotter dei giornalisti valsabbini, il quale afferma: “Ti pareva che non ci fosse dentro qualche filosofo!”.
Perchè, a dirla tutta, questo scritto non è altro che la dimostrazione di una verità assoluta: la filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale si rimane sempre tali e quali. Anche se sei papa.
Qui l’articolo pensavamo fosse finito. Senonchè, mentre cercavamo di rileggerlo per aggiustarlo un pochetto, entra in redazione l’Orlando, non furioso.
Nel sedersi rende noto che un moto del destino l’ha condotto da noi, mentre ripensava a tutti gli episodi fondamentali della sua grama esistenza.
Gli chiediamo di ascoltare l’esito di quanto prodotto inter-mentalmente.
Chissà che questa circostanza non lo porti ad interrogarsi sul senso della presenza del papa nella sua vita.
Nota editoriale: questo articolo è un esperimento di scrittura creativa condivisa svolto in brainstorming dalla redazione dell’Eco del Perlasca di Vobarno.
In risposta agli amici e colleghi di Idro che ci avevano sfidato così.
Sfidato noi e anche tutti i lettori di Vallesabbianews.