L’azienda Saba accoglie gli alunni del Perlasca
Un incontro ravvicinato tra gli studenti e il mondo dello stampaggio a caldo e dei trattamenti termici che l’azienda Saba s.r.l coltiva da anni
Gli studenti delle classi 4A Meccanica e 4A Energia si sono recati, nelle date di mercoledì 19 e giovedì 20 marzo, presso l’azienda Saba S.r.l. nella sua sede a Ponte Re di Barghe, in provincia di Brescia.
La ditta Saba è un’azienda nata nel 1985, specializzata nello stampaggio a caldo di particolari per mezzi agricoli: riesce a fornire al cliente il pezzo finito grazie alla presenza, nell’azienda, di reparti per lavorazioni meccaniche, trattamenti termici e finiture superficiali.
L'impresa Saba si divide in tre differenti stabilimenti: la prima sede si trova a Nozza di Vestone, dove ci si occupa della progettazione e costruzione dei loro stampi.
La seconda sede, visitata dai ragazzi, si occupa della trasformazione del grezzo e delle billette nel pezzo finito.
L’ultima sede, situata a Barghe, è un magazzino dei prodotti finiti con uno spazio per quattromila pallet. Le peculiarità di questo magazzino sono la completa automatizzazione e la presenza di un dispositivo contapezzi guidato interamente da un software AI, realizzato in collaborazione con l’Università di Brescia.
L’accoglienza in azienda è stata fatta dal responsabile commerciale.
Successivamente, gli allievi hanno assistito ad una lezione del direttore di produzione e del responsabile qualità, dove hanno ricevuto informazioni generali sull’azienda e sulle caratteristiche principali dei materiali utilizzati. In seguito, la lezione è proseguita parlando del ciclo produttivo aziendale, che consiste nello stampaggio, le lavorazioni meccaniche e i trattamenti termici che possono effettuare.
Finita la lezione, gli studenti sono stati accompagnati all’interno dell’edificio produttivo, dove hanno potuto ammirare la prima fase della creazione dei particolari, lo stampaggio.
L’azienda è dotata di tre postazioni per lo stampaggio: la prima provvista di due presse, una a bilanciere con una potenza di 2850 tonnellate e una idraulica.
Anche la seconda postazione è dotata di due presse tra cui una a vite; mentre la terza postazione è munita esclusivamente di una pressa a vite.
Queste ultime due, a differenza della prima, sono interamente automatizzate grazie all'utilizzo di robot antropomorfi: l’operatore ha, così, il solo compito di osservare e intervenire in caso rilevi malfunzionamenti.
Nonostante anche la prima postazione si avvalga di robot, essa ha ancora bisogno dell’intervento di due o più operatori a causa della sua maggiore complessità.
Il focus della visita, oltre a far riconsiderare i concetti teorici appresi in aula, era soprattutto quello di osservare l’esecuzione dei trattamenti termici che non si possono svolgere a scuola.
Gli alunni sono stati condotti, quindi, verso la zona dedicata alla seconda fase della creazione dei particolari, la fase dei trattamenti termici. L’azienda è, infatti, dotata di due forni per la tempra dei pezzi, con capacità di tempra di cinquecento e trecentocinquanta kg, un forno di normalizzazione e, infine, due forni per la distensione, con capacità di duemila e tremila chilogrammi.
L’ultima zona dell’azienda visitata dagli studenti è stata il reparto per le lavorazioni meccaniche, lavorazioni con le quali essi hanno familiarità grazie al laboratorio scolastico, ma che hanno potuto ammirare in una versione più avanzata e automatizzata.
È stato chiesto ai partecipanti che cosa è piaciuto di più e le risposte più comuni, oltre, ovviamente, al buonissimo e vastissimo buffet che hanno divorato a fine visita, sono state le presse per lo stampaggio.
Gli studenti sono rimasti molto sorpresi e meravigliati dalla grandezza, dalla potenza e dal funzionamento di questi macchinari, senza scordarci del rumore che fanno.
Ha intrigato la curiosità dei ragazzi anche la precisione e il funzionamento dei robot.
A chi partecipa al corso di robotica della scuola sono venuti i brividi solo nel pensare quanto può essere complicato il codice di programmazione di quei robot.
Anche vedere dal vivo i trattamenti termici è piaciuto: la capacità che ha un “semplice” riscaldamento e raffreddamento di cambiare le proprietà di un acciaio è molto affascinante. I ragazzi sono usciti dall’azienda con un sorriso sulla faccia e con insegnamenti che potevano apprendere solo da persone con anni di esperienza e conoscenza.
Denisa Maria Druta e Kevin Carzeri, 4A Meccanica