14 Aprile 2021, 12.55
Anfo
Blog - Cartoline dalla Valle Sabbia

La chiesa di Sant'Antonio in Castèr e l'affacciarsi del Rinascimento in Valle Sabbia

di Alfredo Bonomi



Procedendo sulla strada che costeggia il lago d’Idro e che sostanzialmente riprende il tracciato dell’antico collegamento tra la Valle Sabbia ed il Trentino, prima del bivio per Bagolino, su un dosso, si mostra in tutta la sua misurata eleganza la chiesa di Sant’Antonio di Castér.
I lavori stradali degli ultimi decenni hanno in parte ridimensionato la fisionomia del luogo, con la chiesa quasi sul ciglio di un possente muro.

L’ubicazione però è comunque eloquente e parla in abbondanza di un passato ricco di storia, dove l’arte ha occupato un posto di rilievo.
La chiesa, posta in alto, sembra voler salutare chi transita per la strada ed è comunque un significativo richiamo che non può essere ignorato, anche solo con uno sguardo fugace. Sant’Antonio si può ben definire una sentinella di storia d’arte.

Ha origini antichissime e la sua ubicazione ricorda il “castrum”, l’importante sistema difensivo prima della costruzione della Rocca d’Anfo, nella seconda metà del 1.400, già esistente nell’anno Mille.

Era certamente una costruzione notevole che controllava il percorso delle valli trentine verso la pianura padana. Il nome “Castér” lega l’attualità a questo passato. Probabilmente sul sito della fortificazione o nelle immediate vicinanze (sarebbe interessante un approfondimento archeologico) a metà del 1.300 venne eretta una chiesetta dedicata al santo ancoreta Antonio.

Già nel Trecento la primitiva chiesa ospitava, all’esterno e all’interno, affreschi di pregio. Ma è con il dominio veneto che, sull’onda della costruzione della Rocca d’Anfo, la chiesetta venne in buona parte demolita, ricostruita poi più ampia con il profilo architettonico che ora possiamo ammirare.
Alla compostezza delle linee architettoniche esterne si accompagna un interno che è un autentico “gioiello artistico”, uno dei più rilevanti in assoluto tra quelli che si trovano in Valle Sabbia.

Della primitiva costruzione rimane un’importante reliquia, il frammento di un grande affresco raffigurante “l’ultima cena”.
Tra il 1488 e il 1489 la chiesa venne decorata con un cielo di affreschi nel presbiterio, con la “storia” della vita del Santo sulle pareti laterali, la “crocifissione” in fondo e i quattro “evangelisti” nella volta.

Sul lato verso il lago una cappella dedicata ai martiri cristiani venne decorata dalla stessa bottega attiva nel presbiterio. Molto è andato perduto, però è ben visibile la figura del mitico Ercole, al quale erano paragonati i santi martiri cristiani. Osservando questi affreschi, specialmente le figure dei quattro “evangelisti”, l’emozione che si prova è forte.
Le figure hanno perso la fissa linearità gotica per mostrare la singola individualità corporea e spirituale.

Ci troviamo in un contesto rinascimentale raffinato ed elegante che denota l’impegno di un pittore di alta qualità, o forse anche di più pittori, ma uniti da un’unica visione artistica.
Allo stato attuale delle ricerche non è certissimo il nome dell’autore di questo cielo, anche se il richiamo a Liberale da Verona, e al suo ambito pittorico, non è peregrino.

I recenti restauri eseguiti da Romeo Seccamani, data l’indiscussa professionalità del restauratore, sono riusciti, nonostante il tempo trascorso dall’esecuzione degli affreschi e le perdite patite, a mettere bene in evidenza l’”Atmosfera rinascimentale”, inusitata per la Valle Sabbia.
Guardando bene questi affreschi si intuiscono i legami che la valle, specialmente la parte più vicina alla Rocca d’Anfo, ha avuto con città e territori che hanno contribuito in modo determinante a definire la storia della pittura italiana.

La presenza di così importanti affreschi
richiama anche le diverse personalità d’ingegno che hanno avuto modo, proprio nei secoli XV e XVI di recarsi alla Rocca.
Ne deriva quindi un circuito culturale ben più vasto della “geografia umana” locale. A questo riguardo s’impone una riflessione.
Il segno lasciato dall’ingegno umano rimane a lungo, anche se in apparenza sepolto, influisce sul modo di pensare e di agire delle comunità locali.
Una civiltà non muore del tutto anche perché costringe al confronto ed in questo senso gli affreschi di Sant’Antonio sono ancora più importanti.

Alfredo Bonomi



Aggiungi commento:

Vedi anche
13/05/2021 19:28

Odeno, borgo gentile e signorile Con questa "cartolina" di Alfredo Bonomi, la trentesima, si conclude la serie di preziosi spunti per conoscere ed apprezzare alcuni fra gli "scorci" più interessanti della Valle Sabbia

12/11/2020 11:16

L’intreccio e l’abbraccio delle case sopra i volti di Binzago Chi da Brescia si dirige in Valle Sabbia attraverso la strada “delle Coste”...

01/12/2020 06:34

Il «paradiso dorato» dei Boscaì L’ancona dell’altare maggiore della chiesa parrocchiale di Levrange, uno scenografico “paradiso dorato”, capolavoro dei Boscaì




Altre da Anfo
17/04/2024

Lavori e nuovi spazi per la Rocca d'Anfo

Dal recupero di ambienti nella Caserma Zanardelli alla ciclabile Anfo-Ponte Caffaro: il tutto per ampliare l’offerta turistica nel comprensorio del lago d’Idro

11/04/2024

Ciclopedonale Eridio, lavori al primo lotto

C’è voluto qualche anno, ma i lavori per la realizzazione della ciclopedonale fra Vestone e Ponte Caffaro sono cominciati

05/04/2024

Un lago bello alto

Nel fine settimana pasquale il lago d’Idro è salito di un metro: da quota 367,89 a quota 368,88 sul livello del mare, per l’esattezza. Solo ieri ha cominciato a calare

29/03/2024

La Rocca riapre alle visite

Da questo sabato 30 marzo la fortezza napoleonica affacciata sul lago d'Idro è pronta ad accogliere i visitatori

22/03/2024

Truffa dello specchietto: attenzione!

Anche per le strade della Valle non mancano i furbacchioni che tentano di spillare qualche soldo, particolare attenzione degli agenti locali sul territorio 

22/02/2024

Manutenzione strade provinciali

Regione Lombardia stanzia 50,1 milioni di euro per finanziare la manutenzione straordinaria delle strade provinciali: due interventi anche in Valsabbia

19/02/2024

In bici nella neve

Ha dovuto intervenire il Soccorso alpino per trarre d'impaccio una coppia intenta a pedalare fra il Baremone e il Maniva, dopo l'ascensione in bici da Anfo

13/02/2024

Notte di controlli in Valle Sabbia

Gli agenti della Locale sono stati impegnati in numerosi controlli, non solo stradali, soprattutto lungo la 237 del Caffaro ed in particolare al bivio di Sant’Antonio, ad Anfo

11/02/2024

Contro i cartelli stradali

L’asfalto reso viscido dalla pioggia ha causato l’uscita di strada di un’automobile alla rotonda di Anfo

31/01/2024

Cercansi volontari per la Polveriera

L'associazione che si occupa di tenere pulita e di promuovere e valorizzare la Rocca d'Anfo, ma anche del suo Museo, è alla ricerca di nuove leve

(2)