Martedì, 15 luglio 2025


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lunedì, 14 luglio 2025 Aggiornato alle 06:52Lettere

Variante Idro-Vestone: un’opera da ripensare

di Claudio Porretti

Un operatore di polizia stradale esprime, da cittadino, forti dubbi sull’efficacia del progetto da 60 milioni di euro: “Così si aggrava il traffico su Idro e Vestone. Si rifletta meglio.”

 


Buongiorno,

 

ho avuto modo di leggere gli articoli relativi al progetto esecutivo della variante Idro-Vestone sulla SP237. 

Mi permetto, da semplice cittadino (con oltre quarant’anni di esperienza come operatore di polizia stradale), di esprimere dissenso sull’efficacia del progetto.

 

A fronte di un beneficio limitato per il centro abitato di Lavenone — che comporterà comunque un costo superiore ai 60 milioni di euro — assisteremo verosimilmente a una ulteriore e più rilevante congestione del traffico veicolare, che graverà in particolare sul Comune di Idro, specie nelle fasi pomeridiane di rientro del traffico turistico proveniente dal Trentino, in corrispondenza della rotatoria di Idro sud. 

 

Inoltre, la congestione in entrambe le direzioni sarà ulteriormente aggravata dalla confluenza di due distinti flussi di traffico (quello proveniente da Lavenone/Vestone e quello della variante) che andranno a sovraccaricare le due rotatorie di Vestone1 e Vestone2 — quest’ultima, peraltro, allo stato attuale, risulta di difficile comprensione.

 

È noto a tutti, anche senza competenze specifiche di tecnica del traffico, che il vero "collo di bottiglia" dell’alta Valle è rappresentato dal centro abitato di Nozza di Vestone, e non dal pur angusto passaggio di Lavenone.

Le criticità andavano affrontate seriamente partendo dalla risorsa esistente della variante SPBS237 in località “Ponte Re”, prevedendone un’estensione verso nord.

 

In un’epoca in cui le Amministrazioni Pubbliche faticano a reperire fondi persino per rinnovare la segnaletica orizzontale, arrivando a risparmiare sul metro lineare di vernice, “gettare alle ortiche” 60 milioni di euro è un atto che dovrebbe togliere il sonno: rifletteteci.

 

Le mie sono valutazioni pragmatiche, fondate sull’esperienza quotidiana: vorrei tanto sbagliarmi, ma ne dubito.

 

Distintamente,
Dott. Claudio Porretti

 


 

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