La mattina della vigilia dell’ultimo Natale, mi trovavo nella camera che ospita la mia mamma presso la Fondazione Passerini a Nozza di Vestone.

Ad un certo punto si configurò sulla porta di ingresso della stanza, la sagoma di uno smilzo Babbo Natale che, con voce baritonale, porgeva gli auguri a chiunque incontrasse sul suo cammino.
Il tempo di ricambiare gli auguri che il simpatico Babbo Natale si dileguò, senza aver prima lasciato due letterine in dono a mia mamma.

A causa delle sue difficili condizioni di salute, presi le lettere ed iniziai a leggerne il contenuto ad alta voce.
Con grande piacere, scoprii che gli autori erano gli studenti della scuola primaria, probabilmente, di Vestone.

Il tema centrale degli scritti era la figura dei nonni, di cui se ne sottolineava in particolare l’importanza per le generazioni più giovani.
I destinatari delle missive erano gli ospiti della casa di riposo a cui si cercava di dare forza e coraggio per vivere al meglio questa ultima fase della loro vita.

A nome mio e della mia mamma che non può più parlare, vorrei ringraziare Arnaldo e Leonardo, gli autori delle due lettere che mi sono state recapitate.

Il ringraziamento va esteso anche a tutti gli altri studenti e ai loro insegnanti che hanno contribuito ad emozionare il cuore di chi, come me, ha avuto il piacere di ricevere e leggere i loro pensieri.

L’invito, se possibile, è quello di continuare con queste iniziative perché c’è sempre tanto bisogno di emozionarsi positivamente e di riscaldare i cuori.

Livio Gilberti