Non solo caccia, ma anche passione e amore
Nelle nostre valli è la caccia con il cane quella più diffusa; una caccia che racchiude in sé passione e amore oltre che per l’ambiente anche per il proprio cane.
Circa un mese prima dell’inizio della caccia si aprono le tanto attese prove dei cani.
Un’occasione per allenare gli amici a quattro zampe più esperti e per fare conoscere ai novelli quel che sarà il loro dovere.
Capita quindi che i cani, presi dal loro ‘lavoro’, creino alcuni problemi al padrone finendo in luoghi dove cacciare non è permesso, come la temutissima ‘zona rossa’ o la cosiddetta ‘bandita’.
E’ quello che è successo il primo giorno di prove ad un cinquantenne di Barghe.
Fin dalle prime ore del giorno si trovava con un amico ed il figlio sul monte Manos nei pressi di Capovalle per una giornata di divertimento; dopo una buona partenza dei cani più giovani su una lepre il cinquantenne decise di spostarsi nella zona soprannominata “Carsen”, proprio sopra la diga di Valvestino.
Qui i cani più giovani (affiancati da un cane più esperto) cominciarono a cacciare due cinghiali.
Verso le 17 l’uomo decise di richiamare i suoi cani, ma sfortunatamente solo il più anziano volle ascoltarlo; infatti i più giovani presi dal loro istinto naturale e dall’euforia della loro prima ‘cacciata’ seguirono i due animali selvatici fino in ‘bandita’.
Per un’ora il padrone cercò di richiamarli, ma senza alcun risultato.
Decise allora di andare a casa e di tornare la mattina seguente sicuro che li avrebbe recuperati, infatti i cani erano dotati di radio collari.
Il giorno seguente, dopo estenuanti ore di cammino, l’uomo recuperò entrambi i cani con l’aiuto del genero e di un amico esperto del luogo. Al ritorno però, uno dei cani, nonostante la stanchezza, fu attirato dall’odore dei molti animali selvatici presenti in zona e riuscì a liberarsi dalla presa del padrone (anche lui molto stanco), scappando con il guinzaglio attaccato al collo.
Ormai disperato, il padrone tornò ancora il giorno dopo con il figlio.
Riuscirono a recuperare la bestiola che ormai era ridotta a pelle e ossa. Dopo qualche giorno il cane era già in ottima forma. Una dimostrazione di amore reciproco tra uomo e cane che ci accompagna sin dalla preistoria.
Andrea I^ A Liceo