Fauci fameliche
Il lago si presenta con acqua molto limpida e la giornata è soleggiata: due condizioni che rendono ancora più complicato insidiare l'esocide. Da subito io e Cristian notiamo che il bacino è letteralmente tappezzato di barche e pedalò; una concorrenza così elevata potrebbe scoraggiare, ma decidiamo comunque di provare percorrendo inizialmente le sponde.
Montata la canna da 2,70m, mulinello 4000 imbobinato con un solido trecciato dello 0,20mm, innesco un classico 'tandem' (vedi articolo 'La perfezione esige tempo') ad amo singolo per sondare al meglio le zone vicino ai canneti.
Essendo appena terminato il periodo riproduttivo è proprio vicino a riva che scoveremo le nostre prede.
Non passa molto tempo ed ecco comparire la sagoma di un grosso luccio che insegue l'artificiale senza però attaccarlo. L'adrenalina sale (vedi articolo'100% adrenalina') a pari passo della fiducia. Preso però atto delle difficoltà e delle limitate possibilità della pesca da terra optiamo per un cambio di strategia e noleggiamo un pedalò. Adottiamo come modalità di pesca principale la traina per poter sondare più acqua possibile soffermandoci solo negli spot secondo noi più promettenti.
Si alza il vento e qualche nuvolone oscura il sole. Il cambio climatico risulta propizio: un brusco stop della lenza mi avverte che un luccio ha aggredito con le sue fauci fameliche il Rapala da 9cm.
Il combattimento è intenso con potenti fughe e violente testate tipiche di questo splendido predatore. Quando finalmente il pike aggalla mi accorgo che solo un amo dell'ancoretta ha fatto presa: il pericolo di slamatura è elevato ma cerco (fin dove è possibile) di mantenere la calma e gestire al meglio l'ennesima ripartenza del luccio. Infine, ormai vinto, si lascia guadinare e con immensa gioia ed emozione posso ammirare la sua maestosità. Ogni cattura è unica e indescrivibile perché è il frutto di innumerevoli cappotti e molti sacrifici e accresce ovviamente la consapevolezza nei propri mezzi.
Non vedo l'ora di affrontare nuovamente tutte le avversità che la pesca al luccio comporta, ne vale veramente la pena...