Ho scelto come meta il parco laghi di Oscasale in provincia di Cremona, che in passato mi ha regalato diverse emozioni (vedi articolo 'Cinque minuti di sana follia'). La pesca all'esocide richiede molta determinazione e una buona dose di fortuna. Sappiamo già che è un predatore molto lunatico e che presenta brevi momenti in cui va in caccia (note fra gli appassionati come finestre di attività). Ma è proprio questa peculiarità a rendere ogni cattura unica e indimenticabile. Le esche artificiali studiate per il luccio sono a dir poco infinite con una moltitudine di combinazioni tra dimensioni, colori e tipologie di materiali.

Una leggera foschia aleggia nella zona e le temperature sono abbastanza rigide. Intraprendo l'azione di pesca con rotanti a doppia paletta recuperati piuttosto velocemente per innescare la reazione dell'esocide. Sondo inizialmente i sottosponda soprattutto nel bacino con acqua più torbida. Dopo innumerevoli lanci, provo con i siliconici ma il risultato è il medesimo. Anche gli altri 'colleghi' presenti mi confermano la totale calma piatta che avvolge i laghetti.

Nel frattempo il sole spazza via la foschia alzando il termometro. Approfitto di questo cambiamento climatico innescando un minnow snodato da 11cm con la livrea del luccio. Lo recupero velocemente manovrandolo con decise 'sbandate' al fine di farlo apparire come un pesce in difficoltà e scatenare così l'istinto predatorio del pike. Subito un paio di inseguimenti mi fan capire di aver fatto la scelta giusta. Insisto e un brusco stop non lascia dubbi: è lui! Ferro con decisione e dalle prime testate capisco che non si tratta di un Big, ma l'emozione è comunque incontenibile.

Finalmente! I miei sforzi sono stati premiati. Dopo averne ammirato la bellezza, il luccetto viene rilasciato con cura (nel regolamento vige il 'no kill' totale). La giornata prosegue senza altre catture ma la gioia è rimasta stampata sul viso per tutto il tempo.

Alla prossima iniezione di adrenalina...