Giovedì, 27 novembre 2025


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giovedì, 27 novembre 2025 Aggiornato alle 09:30non solo nonni

Cent’anni in Fondazione Angelo Passerini: una storia di cura, lavoro e comunità

di Redazione

Il 2025 è un anno speciale per la Fondazione Angelo Passerini, che celebra il traguardo straordinario dei suoi primi 100 anni di attività

 

 

Dopo il partecipato convegno del 17 maggio, dedicato alla riflessione sul passato, sul presente e sulle prospettive future della Fondazione, sabato 15 novembre 2025 si è svolto un altro momento significativo: un pranzo celebrativo dedicato al personale, ai collaboratori e ai volontari.

 

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del gruppo Alpini di Nozza e del gruppo Alpini di Casto, che hanno cucinato e offerto lo spiedo, portando lo spirito di solidarietà e servizio che da sempre li contraddistingue. Un gesto molto apprezzato, che ha contribuito a creare un clima familiare e di autentica condivisione.

 

Il discorso del Presidente

Nel suo intervento, il Presidente ha espresso un sentito ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni, riconoscendo l’impegno quotidiano di tutte le persone che operano nella Fondazione.

 

Ha poi rivolto un invito chiaro e motivante al personale: continuare a lavorare con spirito di sacrificio e disponibilità al cambiamento e senso di appartenenza, qualità fondamentali per affrontare i progetti che attendono la Fondazione nei prossimi anni.

 

Tra questi, il più imminente è la realizzazione e apertura di una nuova unità d’offerta con 12 posti letto, un passo importante che si inserisce in un percorso di crescita continuo, sempre orientato a rispondere in modo puntuale e competente ai bisogni del territorio.

 

Riconoscimenti per anni di dedizione alla Fondazione

Durante il pranzo, il Consiglio di Amministrazione ha voluto rendere omaggio ai dipendenti che, con costanza e impegno, hanno dedicato molti anni della loro vita professionale alla Fondazione. Sono state consegnate pergamene e fiori a chi ha raggiunto i traguardi di 35, 30 e 25 anni di servizio.

 

La più longeva, in termini di anni trascorsi in Fondazione, è risultata Emanuela Marcelli, che ha ricordato con emozione i tempi in cui all’interno della struttura erano ancora presenti le suore, rievocando un passato fatto di tradizioni, cambiamenti e crescita. 

 

A seguire, con trent’anni di presenza, sono state premiate Claudia Alberghini e Mariolina Butturini e ben ventisette dipendenti hanno invece ricevuto il riconoscimento per i 25 anni di servizio, testimonianza di un legame professionale e umano profondo e duraturo: Mara Bertelli, Chiara Bertini, Rosella Bonelli, Desiré Bonomi, Rosanna Federici, Patrizia Finolli, Catia Franzoni, Denise Lombardi, Luciana Massari, Flavia Morettini, Giovanna Tanfoglio, Lorella Zabbeni, Anna Zambelli, Marina Avanzini, Maura Bacchetti, Paolo Ceresa, Bruna Chiari, Anna Maria Damioli, Serena De Rossi, Loretta Dusi, Daniela Gabrieli, Donatella Ghidinelli, Rosangela Milani, Maria Pirlo, Francesca Sberna, Chiara Tonolini, Cristina Zanaglio.

 

Un momento di comunità per chi ogni giorno si prende cura degli altri

Il pranzo si è rivelato molto più di una semplice celebrazione: è stato un momento di compagnia, gratitudine e coesione, capace di riunire le persone che, con ruoli differenti, contribuiscono ogni giorno a portare avanti la missione della Fondazione A. Passerini.

 

Una missione complessa e preziosa, che consiste nel prendersi cura a 360 gradi della persona fragile: dagli anziani della RSA e del Centro Diurno Integrato, ai pazienti dell’Hospice, agli utenti dell’assistenza domiciliare e delle cure fisioterapiche, fino ai bambini del nido. Una realtà che rappresenta da sempre un punto di riferimento per la Valle Sabbia, e non solo. 

 

In un anno così simbolico, questo momento di festa ha voluto ricordare che la Fondazione è ciò che è oggi grazie alle persone che la fanno vivere: dipendenti, collaboratori e volontari, che con il loro impegno quotidiano mantengono salde le radici di una realtà storica, proiettandola verso il futuro con rinnovato entusiasmo.

 


 

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