Matrimoni, maestri e Madonne
Le nozze di Marcella e Nazzarena, gli ex allievi del maestro Bosetti, rosari e Madonne, Grest, Don Chisciotte, elezioni, tre compleanni, un addio e vari eventi
1) Sabato prossimo mia nipote Marcella Avanzi si sposa con Cristian Bonomini, nel gioiello della Chiesa di Santa Maria.
Celebreranno le nozze il vicario episcopale don Carlo Tartari, don Gabriele Banderini, don Giorgio Rosina e ci dovrebbe essere don Cece Polvara. Marcella è la bella figlia della mia cara cognata Giovanna Maccarinelli e di Luigi.
È sempre stata una ragazza vivace, intelligente, schietta, piena di vita e “ciciaruna” (ma questo è un classico talento femminile…). Si è laureata in architettura all’Università di Mantova e si è recata varie volte in Africa, partecipando al Progetto Mali Gavardo.
Aveva vissuto l’intensa esperienza del Cammino di Santiago ed ora lavora con grande professionalità insieme al fratello Matteo nello studio tecnico del papà.
Marcella è mamma di Mary Jo, fiore di primavera, nata il 5 maggio 2018. Il papà è Cristian Bonomini: simpatico, sempre cordiale, bravo a fare lo spiedo e milanista. Marcella e Cristian formano una bella coppia, vogliono un bene infinito a Mary Jo e con lei partecipano ai raduni nazionali degli alpini.
Ed ora le nozze! Penso che anche mamma Giovanna, persona buona, sempre gentile ed ottima cuoca, sarà felice da lassù.
Dopo la cerimonia ci si recherà alle fantastiche Terme di Vallio: Marcella e Cristian hanno così tanti parenti ed amici che forse ci sarebbe stato bisogno di uno stadio per accogliere tutti gli invitati.
Augurando ai novelli sposi le cose più belle, dedico loro questa battuta, da zio sposato da una vita con un’Avanzi: “Il matrimonio è quella meravigliosa istituzione che permette a due persone di sopportare insieme difficoltà che non avrebbero mai avuto se non si fossero sposate”. W gli sposi!
2) Mia nipote Nazzarena Ardesi si è sposata con Luca Ferri a Gambara ed ha festeggiato con un secondo matrimonio (simbolico) e una grande festa nella stupenda Villa Conti Cipolla a Monzambano (Mn).
I due sposi hanno avuto la fortuna di una splendida giornata di sole, con una bella e commovente cerimonia immersa nel verde, tra musica classica, musica jazz e blues (Luca suona in una band) e tanti sorrisi.
Dovevate vedere la gioia dei loro bellissimi bambini, Enea ed Ettore!
Verso sera è giunto un gruppo femminile di danze popolari di Viadana, che ha donato a Nazzarena (che ne fa parte) alcuni momenti festosi, coinvolgendo anche i presenti.
Tra i numerosi invitati c’erano naturalmente i fratelli di Nazzarena: Rosario, Filippo, Leonardo, Ludwig e Romualdo, che hanno portato mogli, compagne, figli e tanta gioia. Tra l’altro mia sorella Valentina è nonna di sette nipotini, tutti maschi! Nazzarena e Luca sono poi partiti in viaggio di nozze per Venezia, proprio come i cari nonni Luigi e Catina! Evviva!
3) Da Soprazocco mi è giunta una bella notizia. “Quando i piccoli gesti diventano grandi emozioni. Spesso pensiamo che gli eventi più importanti siano quelli più eclatanti…ma non è sempre così!
Ciò che rimane e riscalda il cuore sono semplici quanto preziosi gesti che riempiono ed arricchiscono il nostro bagaglio personale.
Questo è quello che ha vissuto il gruppo di ex allievi classe 1974 di Soprazocco con il maestro Giovanni Bosetti, facendogli visita presso la Casa di riposo “Elisa Baldo” dove attualmente risiede e volendogli fare una sorpresa non vedendolo da lungo tempo.
Era loro premura sapere come stava, ma soprattutto volevano ringraziarlo per l’insegnamento ed i valori che avevano ricevuto.
Il tempo è trascorso con allegria e leggerezza evocando i “vecchi tempi”, gli episodi divertenti accaduti, i cari soprannomi che il maestro aveva dato ad alcuni suoi alunni.
Un piccolo pensiero per il maestro è stato un quadretto con la foto della classe e non pensate che il maestro abbia sbagliato nel riconoscere tutti! I suoi quasi 93 anni sono portati davvero bene, con una memoria ferrea, meravigliando i suoi affeziona alunni, come ai bei tempi!
La commozione ha contagiato e riempito il cuore di tutti... che torneranno ritrovandosi ad agosto per il suo prossimo compleanno! Grazie caro Maestro!” Ringraziando la simpatica “Classe 1974”, condivido il messaggio finale: “Ricaviamo un’ora del nostro tempo dedicandolo alle persone che ci hanno aiutato a crescere, per abbracciarle e ringraziarle quando sono in vita, anziché ricordarle quando non ci saranno più e saranno andate oltre.”
Questo lieto incontro me ne fa venire in mente un altro, che ho letto su “La Voce del Popolo” e che ricorda don Piero Conti che avevo conosciuto da giovane ai tempi dell’ACR.
L’incontro tra don Piero Conti, missionario da più di 40 anni in Brasile e attualmente vescovo di Macapà, con i “ragazzi” dell’oratorio di Santo Spirito, dove è iniziata la sua missione nel 1975 come diacono e l’anno successivo come curato di don Angelo Baronio, rientrato in Italia dopo anni di missione in Brasile: una sensibilità condivisa sempre più profondamente.
E “donPi”, come è chiamato familiarmente ancora oggi, ha conquistato tutti con la sua semplicità unita a una profonda sensibilità e attenzione agli altri che echeggia sempre nelle sue prediche con l’immancabile storiella.
Lasciata la parrocchia nel 1982, è partito come fidei donum nel 1983, e domenica 5 maggio dopo la Santa Messa l’incontro con altri parrocchiani, il ritrovo nei locali dell’oratorio costellato da risate, ricordi, foto e filmini. Don Piero è poi ripartito per quella che da tanti anni è la sua terra, ma nel cuore conserverà il ricordo dei tanti amici in terra bresciana. Perché la vita porta le persone su strade diverse, ma il punto di partenza non si dimentica mai.
4) Maggio è tradizionalmente il mese dedicato alla Madonna: e anche se maggio è finito, tra guerre, violenze, incidenti e disastri per il maltempo c’è sempre più bisogno di pregarLa.
Quanti rosari ho recitato, in famiglia, come chierichetto, e adesso lo faccio ogni giorno quando cammino, pensando anche ad alcune persone amiche che sono gravemente malate (una è “miracolosamente” guarita, e ne sono felice). La Madonna è in testa a tutte le classifiche di invocazione.
Dicono che Gesù sorridendo si lamenti: “Non c’è niente da fare. Anche quelli a cui San Pietro chiude la porta del Paradiso, mia Madre li fa entrare dalla finestra!”
All’asilo delle Suore Orsoline c’era la Madonnina nel brolo, e se pioveva noi bambini cantavamo: “Oh Madonnina santa abbi di noi pietà, un po’ di sole per carità”. Così per ore e ore, fino a quando il sole appariva pietà di noi… La statua della Madonna c’era anche in fondo all’oratorio, e a Livemmo quando c’era la passeggiata si andava fino alla “Madonnina”.
Durante la Messa in latino le pie donne recitavano il rosario e le giaculatorie: 200 giorni di indulgenza, 300 giorni di sconto al Purgatorio. C’erano Madonne da tutte le parti: quella di Caravaggio, di Fatima, di Lourdes, la Madóna del Fràsen, la Madóna dela Curuna, la Madóna dei Palpacui, chèla de Paitù. I miei, abitando a Salò, pregavano la Madóna dèla néf.
D’inverno in famiglia si recitava il rosario, vicino alle lenzuola stese ad asciugare nel corridoio: “Per töcc i nos morcc e per le anime desmentegade”.
Il mio piccolo mondo era popolato da angeli custodi, Madonne, Cherubini e Serafini, santi e martiri in Paradiso, per non parlare delle anime del purgatorio che reclamavano qualche preghiera in suffragio: c’era un traffico incredibile nella mia infanzia. Un giorno sono entrato in bagno, c’era dentro mia zia Giulia che ha esclamato: “Oh Madóna Signur!” E io: “Chiamami pure John…”
Sul comodino avevo una madonnina fosforescente: dormivo tranquillo e il buio non mi faceva paura. E quando mia zia Giulia tornava dal pellegrinaggio a Lourdes, portava sempre una madonnina in plastica con dentro l’acqua benedetta.
Mi commuovo pensando alla profonda e semplice religiosità delle nostre nonne, delle nostre mamme, che affidavano alla corona del rosario le loro preghiere verso Maria. Alla mia cara mammina, quando ci ha lasciati, avevano messo nelle mani un rosario, quelle mani che mi avevano donato tante carezze.
L’amico alpino Franco Moladori mi ha gentilmente donato un libro prezioso: “Il Santuario della Beata Vergine del Carrozzone di Prevalle”.
Vi si ripercorrono la storia e le vicende di fede che si sono radicate nel comune sentire della gente di Prevalle: a quella chiesetta dedicata alla Madonna la comunità si è sempre rivolta nei momenti drammatici.
Frutto del lungo lavoro di ricerca ad opera del gruppo composto da Paolo Catterina, Franco Moladori, Piernicola Guerreschi e Fabio Belli, il libro raccoglie la storia e le testimonianze portate dagli anziani del paese intorno al Santuario prevallese. Sono pubblicate moltissime fotografie che ritraggono i momenti più intensi delle preparazioni alle ricorrenze, delle celebrazioni, delle processioni. Ho riconosciuto i volti di persone che conosco, le mamme, i nonni, i ragazzi, il mitico don Fabrizio Gobbi (diceva di aggiungere alla fine delle litanie “Regina familiae” prima del “Regina Pacis”) fino al caro don Antonio Bonetta, che avevo conosciuto da ragazzo all’oratorio di Gavardo.
5) Sta arrivando l’estate ed è tempo di GREST, parola che contiene le parole GRUPPO ed ESTATE.
Per moltissimi bambini, ragazzi, adolescenti, sacerdoti e famiglie il Grest è un appuntamento imperdibile: un percorso di crescita e di relazione comunitaria, vissuto nella fede, nei valori della libertà, del rispetto e della collaborazione. Penso che sia un momento importante della vita dei nostri bambini e ragazzi, che hanno l’occasione di incontrarsi con persone capaci di ascolto.
Il Grest è una splendida occasione per ogni famiglia, che si fida dell’oratorio e non lo considera solo un parcheggio, ma come esperienza significativa della relazione umana e cristiana.
Spesso sottovalutiamo i giovani, pensiamo che siano interessati solo ai social e agli smartphone: i ragazzi sono alla ricerca di una libertà più profonda, più vera, e sono capaci di cambiamento in positivo, per loro stessi, e non solo.
Al Grest incontrano anche nuovi amici e nuove amiche: e dite che è poco?
6) Con il “Don Chisciotte” superbamente interpretato dall’amico Andrea Deni Giustacchini si è conclusa la Rassegna “Metti una sera a teatro”.
L’affascinante storia del Cavaliere dalla Triste Figura e del suo scudiero Sancio Panza era stata il cavallo di battaglia del Teatro Poetico Gavardo, che utilizzando forme tipiche del teatro comico popolare interpretava liberamente alcuni nuclei del capolavoro di Cervantes.
Noi teatranti (io, mia sorella Valentina, Deni, Enrico Giustacchini, i cari Renato Meloni, Piero Morari e Cesare Mazzocchi) ci “innamorammo” di Don Chisciotte, della sua pazzia propria dei sognatori, dei santi, di coloro che vedono le cose con gli occhi dell’anima, che trasfigurano e idealizzano la vita.
Lo spettacolo aveva ottenuto un grande successo ed aveva raggiunto le cento repliche. Poi l’amico Deni ne ricavò un monologo che rappresentò per la prima volta venerdì 8 dicembre 2006 grazie all’Assessorato alle attività culturali di Gavardo. Bravo leader!
7) Tempo di elezioni. Sono sempre andato a votare. Ho sempre pensato che questo piccolo atto è il dono di qualcuno che ha lottato per ottenere questa democrazia.
C’è la Costituzione, il regalo che i padri e le madri costituenti ci hanno lasciato in eredità. Magari non è una democrazia ideale, magari è piena di delusioni e di cose che non vanno.
Com’era quella frase di Massimo D’Azeglio? “Abbiamo fatto l’Italia, ora facciamo gli italiani”.
Però io sono cresciuto anche con la frase di don Milani: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Uscirne tutti insieme è la politica. Uscirne da soli è l’avarizia.”
Capisco i delusi, i rassegnati, gli arrabbiati: spesso la politica sembra una lotta tra ultras del calcio, se uno fa una cosa viene subito criticato, e se non la fa lo criticano perché non l’ha fatta…
E il bello è che tutti dicono di aver ragione! A volte pare di essere ai tempi di Dante, con le divisioni tra Ghibellini e Guelfi, a loro volta divisi in Bianchi e Neri.
E il sommo poeta scriveva “Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave sanza nocchiere in gran tempesta,/ non donna di provincie, ma bordello!”
Certo, sarebbe bello se tutti i contendenti delle elezioni ascoltassero le buone idee degli avversari, se tutti si preoccupassero del bene comune.
Qualcuno dice che molti italiani ammirano i furbi e chi riesce a farla franca.
Ma ancora una volta io spero che qualcosa migliori. Cosa volete farci, sono un vecchio maestro e non perdo la speranza, nonostante tutto.
E se entrassi in politica mi verrebbe l’esaurimento il giorno stesso…E poi, come farei a vincere le elezioni se non mi voterebbe neppure la mia attuale moglie? O forse mi voterebbe per mandarmi fuori dalle scatole tutte le sere, eh eh eh!
Buone elezioni a tutti!
8) Fantastici auguri all’amico Antonio Lauro, “Tone” per i tanti amici, che giovedì compie gli anni. Antonio è una persona simpatica e sempre disponibile: quando c’è da dare una mano lui accorre, e spesso esclama delle belle battute in dialetto. Ho avuto la fortuna di conoscere la cara mamma Maria Lazzarini ed il caro fratello Augusto, per tutti “Gusto”: era un bravo calciatore ed una persona davvero buona. Auguri, mitico Tone, grande juventino: a quando un “leggero” pranzetto da leccarsi i baffi?
Giovedì festeggia il compleanno l’amico Marco Franzini. Già presidente del consiglio dell’oratorio, impegnato nel gruppo dei volontari delle Messe (ma guai a chiamarlo sacrestano!), è eccelso batterista dei Km0: a proposito, il concerto previsto all’Isolo di Gavardo per venerdì 31 maggio causa maltempo è stato rinviato a venerdì 19 luglio.
Marco ha formato una meravigliosa famiglia con la bella moglie Liliana e le figlie Ruchita e Deepa, i cui nomi significano Bellezza e Luce. Marco è nato il 13 giugno del 1961 nella casa di via Monte. Tutti gli anni il giorno del compleanno fa un giro nella sua amata via e guarda la finestra dov’è nato.
Marco conserva nel cuore bellissimi ricordi della sua infanzia, in particolare di nonna Catina, che è stata per lui come una seconda mamma. Quando lo incontro, parliamo del suo mitico amico Gigi Avanzini, con il quale aveva suonato nella “X-Band”: Marco fa battute a raffica su Gigi, ma gli vuole un bene dell’anima. Auguri, grande Marco!
Giovedì compie gli anni Maurizio Abastanotti, fratello di Aldo e figlio della cara Maria Poli e del mitico Antonio, uomo saggio che si è sempre impegnato nella comunità gavardese.
Come me e Deni, Maurizio aveva frequentato l’Istituto Magistrale “Angelo Zammarchi” di Brescia. Divenne Ufficiale del Servizio Automobilistico dell’Esercito, preposto al comando di un plotone nella gestione di due dozzine di autocarri da guerra.
Dopo il congedo Maurizio (che mi ostino a chiamare Mauro) ha sposato Beatrice Meloni (figlia di Lena e sorella di Lucia, Stefania e Paolo): con lei condivide canzoni, viaggi, libri, i problemi della nostra società, l’empatia verso le persone meno fortunate.
Grazie alla loro umanità sono circondati da moltissimi amici, spesso con una tavola imbandita.
Dal loro amore è nata la dolce Chiara, affermata fumettista e illustratrice che sta riscuotendo meritati successi.
Mauro ha scritto molti libri per Liberedizioni dell’amico Marcello Zane, tra i quali “A chi dimanda di me” “Il garibaldino nella foto”, “Dov'è Nikolajewka?”, “Del mio lungo silenzio” da cui ho tratto spettacoli con gli amici Deni Giustacchini e Luca Lombardi.
Mauro ha festeggiato la pensione con una maxi festa all’aperto, con un centinaio di amici, leccornie, musiche dal vivo, teatro e canzoni della brava Lena.
Io rimango in attesa che scriva un altro libro, ma lui sostiene che è molto impegnato a tagliare l’erba, a seguire l’orto, a suonare il sax e a cantare con i LEM.3 (stanno preparando un Concerto all’Isolo per sabato 10 agosto).
Ma non è tutto: partecipa alla scuola di canto e chitarra del maestro Diego Seminario, il saggio finale avrà luogo domenica 7 luglio a Muscoline. Fantastici auguri, amico mio, nella prossima camminata parleremo dei soliti 200 argomenti…
9) Purtroppo ci ha lasciati il maestro Bernardo Zanola di Serle.
Ho avuto il privilegio di conoscerlo sia quando ci chiamava per gli spettacoli del Teatro Gavardo, sia quando partecipava ai collegi dei docenti a Prevalle: apprezzavo i suoi interventi, sempre profondi e con sottolineature simpatiche.
Era maestro elementare, e per un anno in quinta aveva avuto come alunna la mia amica Sara Ragnoli.
Era considerato lo storico di Serle: conoscitore di fatti e tradizioni, aveva scritto anche due libri sulle tradizioni di Serle e dell’Altopiano di Cariadeghe
È stato presidente della Pro loco per 19 anni: a lui si devono iniziative come “Armonie e sapori”, “Brostoi e formài” e la rassegna itinerante dello spiedo d'autunno.
Mando un grande abbraccio alla famiglia.
Alcuni eventi:
Oggi, domenica, elezioni europee e in alcuni Comuni quelle amministrative
* oggi a Gavardo nella Casa sull’acqua di Vicolo Selvini dalle 14.30 alle 19 “Faccia a faccia” mostra di ritratti illustrati in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Brescia, anche con opere di Barbara Nevano e Marco Bolla che realizzerà disegni e fumetti durante la mostra (ingresso libero info 333.6161377)
* oggi a Salò al “Salòttino” il mondo bizzarro di Vintage&Art (dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30) fino al 16 giugno
* oggi a Lucone di Polpenazze al sito palafitticolo ore 15 “Tessitura al Lucone” per bambini 8 -11 anni accompagnati: visita al sito preistorico e laboratori creativi alla scoperta degli antichi tessuti e delle loro tecniche di realizzazione (iniziativa in collaborazione con la Cooperativa La Melagrana, costo 2 € a partecipante, è richiesta la prenotazione tramite modulo online reperibile sul sito web del museo, nella sezione “news ed eventi”, in caso di maltempo l’evento verrà spostato nella sede di Piazza San Bernardino, 5 a Gavardo, info 0365.371474 (da martedì a venerdì dalle 9 alle 13, il giovedì anche dalle 14 alle 17 e la domenica dalle 14.30 alle 18.30, oppure mail a info@museoarcheologicogavardo.it)
* a Gavardo al Museo mostra “L’età del legno 4000 anni fa al Lucone” manufatti e la porta in legno più antica d’Italia, orari di apertura del Museo (fino al 31 dicembre)
* a Gavardo al Museo Archeologico mostra “IOVI. Un santuario a Giove Eterno a Villanuova sul Clisi” (fino al 4 settembre)
* lunedì a Villanuova in Oratorio 29° Torneo di Calcio a 7 Memoriale Enrico Luca (tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 19 fino al 29 giugno)
* mercoledì a Sopraponte all’Oratorio P. G. Frassati dalle 14 alle 16 “Pomeriggio in compagnia” ultimo incontro prima della pausa estiva (info Elide 347 8580827)
* mercoledì a Gavardo in Oratorio inizia il 15° Torneo dell’Amicizia: Calcetto a 5 giocatori, Volley e Basket, tutte le sere stand gastronomico e bar (info e iscrizioni Giovanni 339.4996199)
* mercoledì a Gavardo al MAVS “Mercoledì da museo” ciclo di sei appuntamenti fino al 17 luglio per bambini dai 6 agli 11 anni (in concomitanza col mercato settimanale): per imparare divertendosi, seguendo ogni volta un percorso e laboratorio didattico diverso, dalla lavorazione della ceramica alla creazione di monili preistorici, dai giochi romani all’osservazione dei fossili (non è necessario prenotare, costo 4 €, info 0365.371474 o info@museoarcheologicogavardo.it)
* da giovedì a Sabbio Chiese nel Centro Sportivo 25^ Festa della birra, musica, sport, giochi, buon cibo e ottima birra: tra i tanti eventi venerdì 14 ore 19.30 gara podistica staffetta Fidal “Staffetta in Rocca” nel centro storico e sabato 15 ore 9 torneo di bala (palla elastica) categoria Ragazzi under 15 (anche domenica 16 e poi giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 con festa latina in collaborazione con Spazio Danza), per i più piccoli gonfiabili gratuiti, il ricavato della festa sarà devoluto in beneficenza (info e prenotazioni 320.318330 anche su WhatsApp)
* giovedì a Soprazocco all’Oratorio S. Luigi Gonzaga dalle 14 alle 18 “Pomeriggio in compagnia” (info Pierino 340 3332823)
* giovedì a Gavardo al Parco via Alcide de Gasperi ore 18.30 “Pilates nei parchi” a cura di Cristina Orandi (necessari tappetino, asciugamano e coperta, in caso di maltempo Palestra Solesin) iscrizione obbligatoria Ufficio Cultura 0365.377462 o cultura@comune.gavardo.bs.it)
* venerdì a Gavardo al Centro Sociale di via Mangano dalle 14.30 alle 16.30
giochiamo a Burraco con la simpatica Mariangela Pancini
* venerdì a Soprazocco al Campo Sportivo ore 20.30 inizia il Torneo Notturno “Felix 80” (le sere di lunedì, mercoledì e venerdì fino al 28 giugno)
* sabato a Gavardo al Palazzetto dello Sport “A Tutta Birra” a cura dell’Associazione Tempo Perso: ore 18 apertura stand con pizza in forno a legna, patatine fritte e tanta birra, ore 19 Musica Dance anni 80/2000 di Diego Cadenelli
* sabato a Villanuova in Biblioteca “Storie sotto l’albero” letture con le volontarie di Nati per leggere: dalle 10.30 alle 11 per bambini/e 0-3 anni, dalle 11.15 alle 11.45 per bambini/e 4-8 anni (info 0365.371758 biblioteca@comune.villanuova-sul-clisi.bs.it )
* domenica a Gavardo da Piazza Zanardelli ore 9 “Via Del Marmo Memorial Mirco” a cura dell’Associazione Tempo Perso: il percorso si snoda fra i sentieri di 5 Comuni del Carso Bresciano: Gavardo, Prevalle, Paitone, Serle e Vallio
* domenica sera a Villanuova al Parco dell’Isolo Festa dell’Ass.ne “LaRosaelaSpina”: ore 17 Raindrops duo (Eva Feudo Shoo chitarra e voce, Dario Bersanini sassofono), poi Collettivo Casadelbao in “4 pezzi sul 24 maggio”, dalle 19 apericena, ore 21.30 spettacolo “Libera uscita” con la Signora Maria interpretata da Paola Rizzi (info 334.1405014)
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) I bambini dell’asilo davanti alla Madonnina, al centro Marcella Avanzi (in giallo), ai lati Madre Rosa e la signorina Agnese Abarabini
2) Cristian Bonomini, Marcella Avanzi e Mary Jo, fiore di primavera
3) In viaggio verso Rimini nel 1972: da sinistra Diego Podavini (su Morini 150), al centro (su Lambretta 150 modello 1955) Maurizio Abastanotti e Eugenio Bresciani (primo batterista dei LEM), a destra (su Lambretta 125 modello 1953) Franco Marini e Lionello (Nello) Berardi. Foto scattata da uno dei tre che sarebbero tornati a casa lo stesso giorno in treno: Mario Vezzoni, Gigi Berardi e Santino Maioli.
4) La classe 1974 di Soprazocco col maestro Giovanni Bosetti
5) Gli ex allievi col maestro Bosetti nella Casa Elisa Baldo
6) Andrea Deni Giustacchini in “Don Chisciotte” (foto dell’amica Sara Ragnoli)