Il 40° di don Italo e la storia della Fiera
Il 40° di sacerdozio di mons. Italo Gorni, breve storia della Fiera di Gavardo, sette compleanni e vari eventi
1) Ieri sabato 3 maggio, durante la Messa Solenne dei SS Patroni Filippo e Giacomo, è stato festeggiato il parroco mons. Italo Gorni, che l’8 giugno 1985 era stato ordinato sacerdote. Monsignore ma non troppo, è un parroco sempre di corsa, ha sempre mille appuntamenti, corre con la sua Fiat nera per le strade della Erigenda Unità Pastorale “Madre Elisa Baldo”. E non è tutto: nel 2022 è stato eletto come nuovo cappellano della Montesuello! Certo che se si potesse leggere l’agenda degli impegni di don Italo, tra Messe, confessioni, funerali (tanti), battesimi e matrimoni (pochi), riunioni, processioni, Consigli Pastorali, Scuola Parrocchiale, Caritas, Oratorio, Scout e quant’altro, ci sarebbe da perdere la testa. E poi ci sono le persone da ascoltare coi loro problemi, e ci sono pure io che gli chiedo sempre l’uso del Salone per gli spettacoli. Ma don Italo è sempre gentile, accoglie tutti col sorriso e va avanti per la sua strada, che è poi la strada di Gesù…Pare faccia le omelie un po’ lunghe, ma lo capisco: del resto scrivo articoli chilometrici! Ad multos annos, o mio parroco!
2) Ultimo giorno della Fiera di Maggio, con 50 giostre, 60 bancarelle, musica, ristoranti, la rassegna Un ponte di libri con autori locali e nazionali e alle 20.45 la Signora Maria (Paola Rizzi) in “Non sono una signora” al Palafiera. Ho provato a tracciare la storia della Fiera dai libri di Marcello Zane “I giorni del Gattopardo” e di Attilio Mazza “Sagre, mercati e fiere a Gavardo”.
La Fiera ha tradizioni secolari. La prima edizione come Fiera di Maggio avvenne nel 1826, nonostante l’opposizione avanzata dai Comuni di Goglione Sopra -oggi Prevalle- e di Villanuova allo svolgimento della manifestazione, considerata concorrenziale dai rappresentanti delle due comunità. Era una fiera “annuale di merci d’ogni genere e di animali suini e pecorini”, ma fu più volte sospesa nel corso dei decenni, a causa di guerre o di epidemie. I segnali di fiera moderna si possono far risalire alla domenica 30 aprile 1939. Le cronache parlano di una “Esposizione di prodotti agricoli e di una rassegna zootecnica” svoltasi quel fine settimana e che anticipava il giorno del primo maggio. Gavardo metteva in piazza i prodotti del locale artigianato, accompagnando la giornata con “trattenimenti popolari, spettacolo pirotecnico e con scelto programma musicale eseguito dal nostro premiato corpo bandistico.
Le attraenti manifestazioni hanno fatto convenire a Gavardo una folla eccezionale di gente da molti paesi. Come scrisse il grande pittore Silvio Venturelli ne “I colori della vita”, “la fiera di primavera era una festa per tutti: per i ragazzi che si divertivano al parco giochi, per i giovani che intrecciavano avventure amorose, per i contadini che avevano l’opportunità di acquistare arnesi di lavoro e per tutti coloro che necessitavano di un qualche capo di abbigliamento o di altro nell’imminenza dell’estate”. Si ebbe anche, quale antica caratteristica della fiera, una rassegna di bovini appartenenti ai comuni circonvicini.” Vi parteciparono circa 400 bovini scelti, allineati al Foro Boario, fatto costruire appositamente per il mercato alcuni decenni prima (ora ci sono la Banca Valsabbina e l’ufficio postale). Venne istituita un’apposita giuria per l’assegnazione di premi a concorrenti ed espositori, formata da rappresentanti dell’Ispettorato all’agricoltura e dagli allevatori bresciani, veterinari e possidenti, presieduta dal Commissario prefettizio del comune cav. Uff. Beniamino Filippini. Vincitore della rassegna, premiato con diploma d’onore e 200 lire, fu il toro di proprietà del commendator Astorre Copeta, al secondo posto la vacca di proprietà del dottor Battista Bruni Conter, premiata con 125 lire. I due proprietari avevano militato nelle file del partito liberale conservatore, acerrimi “nemici interni” dell’on. Giovanni Quarena. La Fiera venne spazzata via dalla tragica guerra, tornando inizialmente sotto il nome di “Settembre gavardese” che ebbe animatore il segretario del Comitato, Virgilio Zambelli. Nel 1951 la prima edizione nei locali delle scuole elementari fu quasi una scommessa, a sei anni dalle devastazioni del bombardamento: vi furono rassegne di pittura, del libro, di fotografia, di prodotti dell’artigianato, il concorso del balcone fiorito, la corsa ciclistica organizzata dalla Pro Gavardo, la gimkana motociclistica e serate di proiezione di cortometraggi. La manifestazione fu inaugurata dal senatore Francesco Zane, presenti il prefetto di Brescia Francesco Aria: gli ospiti vennero accolti dall’illustre concittadino Eugenio Bertuetti.
Il successo della prima edizione del “Settembre gavardese” fu incentivo nel 1952 a rinnovare l’iniziativa. Fecero parte del Comitato esecutivo Angelo Amici, Mario Baronchelli, Ugo Chiodi, Dante Comaglio, Sandro Dusi, Alfredo Franzini, Alberto Grumi (mio maestro!), Giovanni Inzoli, Marco Marzollo, Rino Simoni, Antonio Zane e Bruno Ziglioli. Tra le rassegne culturali quella dedicata al pittore Cesare Bertolotti “gavardese di adozione, che a cavallo fra i due secoli, nella tranquilla collina di Doneghe, dipinse i luoghi e le persone”, le mostre della ceramista Flaminia Amici e del pittore Silvio Venturelli, l’omaggio al pittore Antonio Di Prata, la collettiva degli artisti valsabbini Garosio, Moroni, Solaro, Stagnoli e del salodiano Muchetti per la pittura e Cloza per la scultura. Vi fu anche l’esposizione di stampe antiche della collezione Bruni Conter. Nel 1953 nacque la prima edizione del “Premio Gavardo”, a cui parteciparono 40 artisti ed i mitici gavardesi Domenico Giustacchini e Silvio Venturelli. Il primo premio di 70.000 lire fu assegnato ad Augusto Ghelfi. Nel 1956 al centro del “Settembre” vi fu l’inaugurazione del Museo Gruppo Grotte Gavardo, grazie alla famiglia Sigismondi-Dallavia che aveva generosamente messo a disposizione il castelletto neogotico costruito in altri tempi con la funzione di granaio davanti a palazzo di Via Molino.
La giunta municipale, guidata dal Sindaco Guido Franchi, nominò un ristretto comitato organizzatore alla cui guida viene posto l’assessore ing. Mario Borgognoni. Così nel 1957 la Fiera fu allestita nelle scuole, trasformate per alcuni giorni in un vero e proprio centro commerciale “ante litteram”, mentre Piazza Marconi e Piazza de’ Medici erano invase dalle bancarelle e dal parco giochi in una festosità di luci e suoni, in continuità con l’antica sagra popolare dei Santi Filippo e Giacomo. Il presidente chiamò a partecipare commercianti ed artigiani: nei locali dell’Oratorio viene allestita una vetrina del lavoro e del commercio gavardese, presenti 25 espositori. Sette le sezioni della rassegna: mobili, elettrodomestici, meccanica, rappresentati delle case produttrici di motociclette, marmi, vini e liquori, pollicoltura. Fu una manifestazione sperimentale, ma aperta ad un radioso futuro. L’anno dopo, presente il Prefetto di Brescia Giuseppe Salerno, il presidente Borgognoni era confortato dalla crescita vistosa della Fiera: “Quest’anno abbiamo letteralmente occupato tutta l’area disponibile e dai 25 espositori dello scorso anno siamo passati alla cinquantina.” Lo spazio venne diviso in 4 settori: industriale, artigianale, agricolo e commerciale. In mostra c’erano il passato e il presente del mondo economico gavardese: le Distillerie De Luca con i rinomati aperitivi e liquori, la ditta Rivani per la parte meccanica con le macchine per la lavorazione dei laterizi, la ditta Manenti con un’ampia gamma di tinelli e di camere da letto, gli artigiani mobilieri Bertuetti, Grumi e Cavagnini, Polvara, Ziglioli. Preoccupava il problema, particolarmente sentito, di offrire nuove prospettive occupazionali ai giovani e meno giovani e si riteneva che la fiera potesse stimolare il lavoro. Nel 1958 si tenne anche una Mostra-mercato del bestiame con 600 capi, riattivando il Foro Boario. Nel 1959 nuovo presidente del Comitato organizzatore venne nominato l’industriale Alessandro Mora, che seguì molte edizioni dell’evento, come pure Andrea Codurri in seguito. Nel 1963 la “Fiera di Gavardo” si trasferì presso le Scuole elementari e nel 1965 prese il nome di “Rassegna della produzione gavardese.” Nel 1966 il regolamento fieristico decise di ammettere come espositori imprese ed aziende non solo gavardesi: fu la base per la trasformazione in “Fiera di Gavardo & Valle Sabbia”, che nel decennio successivo ottenne il riconoscimento di rilievo regionale. Nel 1998 si trasformò in “Azienda Speciale Fiera di Gavardo e della Valle Sabbia”. Le sedi espositive si susseguirono in spazi sempre più ampi per assecondare le esigenze dei produttori: dall’Oratorio alle Scuole elementari, dalle nuove Scuole medie fino al nuovo Polivalente o Palazzetto dello Sport (centro sportivo “Karol Wojtyla”). La Fiera era così prestigiosa che era inaugurata da personalità politiche nazionali (ricordo Donat Cattin nel 1975), con sfilate, banda musicale e majorettes. Il passaggio epocale dall’economia contadina a quella industriale -e non solo di Gavardo e della Valle Sabbia-venne segnato dalla parabola discendente del secolare Mercato del bestiame al Foro Boario, definitivamente chiuso nel 1967.
In occasione della fiera si tenevano spettacoli serali all’aperto, presentati da Mike Buongiorno (1963), da Corrado con “Sanremo a Gavardo” (ripetizione delle canzoni finaliste al festival votate dal pubblico, 1964), con Wilma De Angelis ospite d’onore (1965) e con Nilla Pizzi, la “regina della canzone” (1966). Poi ci furono, tra gli altri, i concerti del Coro La Faita, i défilé di moda presentato da Mariolina Cannuli, Miss Italia (1995), il Concerto dell’Orchestra del Festival pianistico internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” diretta dal maestro Agostino Orizio e la mostra della raccolta fotografica del Gruppo “Diateca Cesare Goffi” (2003). Ricordo di aver visto un bellissimo spettacolo della “Loggetta” al Teatro Salone.
Le giostre e le bancarelle inizialmente invadevano la Piazza del Comune, Piazza Zanardelli e la Piazza della Chiesa, poi le giostre si sono trasferite in Piazza Aldo Moro e le bancarelle lungo il Viale Orsolina Avanzi. Evviva la Fiera!
3) Mercoledì 30 aprile ero al Centro Sociale per la prova delle canzoni che, accompagnati dal chitarrista Santino Maioli, canteremo con i nostri nonni la sera di mercoledì 21 maggio al Salone. Al termine Anna Grumi ha fatto gli auguri a Piera Vezzola che ha compiuto 87 anni. Piera aveva sposato Franco Comaglio, che gestiva in Piazza Zanardelli la nota trattoria “L’Alpino” (ora “Piazza Grande”). Hanno avuto due figli: Pier Angelo (appassionato del Milan e dei Modà, che ha sposato Adelina) e la maestra Gabriella (che ha sposato il geometra Pier Angelo Di Benedetto). I due figli hanno entrambi donato alla nonna due nipoti. Tanti auguri!
Venerdì 2 maggio ha compito gli anni Nadia Bruschi, che per anni ha insegnato nella mitica Scuola di Prevalle San Zenone. Classe 1948, con il caro marito Alfredo Bresciani ha avuto le figlie Elena, Chiara ed Anna ed un sacco di nipoti. Ricordo il favoloso spiedo in Prestino, in mezzo alla natura ed alle risate. Augurissimi!
Lunedì 5 maggio favolosi auguri all’amico Cesare Mora, nonno di Giulio (che festeggia il compleanno lo stesso giorno) e di Sofia. Auguri, classe!
Martedì 6 maggio fantastici auguri alla mia amica Paola Lombardi, che chiacchiera a ruota libera (a casa, in auto e pure in chiesa…) e se telefona col cellulare le si scarica la batteria “a forsa de ciciarà”! Paola insieme alla mamma Maria formano una coppia simpaticissima ed accogliente: la loro è la casa dei sorrisi.
Mercoledì 7 maggio festeggia il compleanno in Paradiso Maria Poli, moglie di Antonio Abastanotti. Maria era una bella persona, riservata ma dall’animo buono, fedele agli ideali cristiani, che si è sempre spesa per la famiglia. Il 6 settembre 1952 ha sposato Antonio ed ha creato una stupenda famiglia, con i figli Maurizio ed Aldo, le nuore Beatrice ed Alessandra, le nipoti Chiara e Anita. Ora dal cielo proteggerà la bellissima pronipote Lea.
Auguri di buona vita a due splendide bambine: giovedì 8 maggio Mary Jo, figlia di mia nipote Marcella Avanzi e di Cristian Bonomini, festeggia i sette anni, e sabato10 maggio Angelica, bambina di mia nipote Barbara Barovelli e di Giulio DelBono, ne compie cinque. Che felicità!
Alcuni eventi:
* oggi, domenica, a Gavardo al Palafiera ore 10 Paolo Cova (“Dominik il cròmero”), ore 11 convegno con Gianfranco Pasquino (“In nome del popolo sovrano”) e Giovanni Sciola “1945-2025 80 anni di democrazia” modera Marcello Zane, ore 14.15 Michele Cafaggi “Concerto per bolle di sapone” (anteprima Strabilio Festival 2025), ore 15.30 Franco Zavagno (“Genius Loci”), ore 16.30 P. e D. Fabbri (B-loved. La ragazza dei coltelli”), ore 17.30 Giorgio Scianna (“Le api non vedono il rosso”), ore 18.30 la Squadra Rugby Brescia nel 50° della vittoria dello scudetto, alle ore 20.45 il Teatro Gavardo presenta le leggendaria Signora Maria con Paola Rizzi in “Non sono una signora”
* lunedì a Gavardo in Biblioteca ore 16.30 Laboratorio per la festa della mamma
rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni, iscrizione obbligatoria, info e prenotazioni
0365 377463 biblioteca.civica@comune.gavardo.bs.it
* martedì a Roè Volciano in Auditorium ore 17.30 “Cosa fare per contenere il riscaldamento globale” con il Prof. Luciano Pilotti dell’Università Statale di Milano (per l’Università del Tempo Libero, info 0365.63011, ingresso libero)
* martedì a Vestone all’Auditorium Mario Rigoni Stern ore 20.45 Gianfelice Facchetti, figlio dell’indimenticato Giacinto, in “Arpad Weisz, se il razzismo entra in campo” ingresso unico 8 € (per la Rassegna Altri Sguardi)
* mercoledì a Sopraponte in Oratorio dalle 14 alle 16 Punto d’incontro (info Elide 3478580827)
* mercoledì a Gavardo al Centro Sociale ore 14.30 laboratorio “Cura la piantina” a cura della scatenata Marenza (info Anna 0365.32522)
* giovedì a Soprazocco all’Oratorio dalle 14 alle 18 “Pomeriggio in compagnia” (info Pierino 340 3332823)
* venerdì a Villanuova nella Sala Consiliare ore 20.30 il gruppo "Arimortis" dell’Associazione culturale “larosaelaspina” organizza “Conoscere per scegliere- due leggi al servizio della persona”: “Cure Palliative: cosa sono, gli obiettivi, i Servizi in Vallesabbia e Alto Garda con il Dr. Emanuele Borra responsabile hospice Prevalle, la Dott.ssa Michela Speziani responsabile hospice Vestone, moderatrice la Dott.ssa Roberta Morini, partecipazione gratuita e aperta a tutti, info:3337452057 - larosaelaspina@gmail.com (venerdì 23 maggio “Il Testamento Biologico (DAT): cosa dice la legge, un approccio pratico” con la Dott.ssa Roberta Morini (neurologa, palliativista, membro consulta bioetica onlus), il Dr. Angelo Braga (medico di medicina generale) ed Elisa Benedetti, istruttrice Servizi demografici
* sabato a Vobarno all’Oratorio festeggiamenti per l’80° anniversario di fondazione del gruppo scout Vobarno 1, nel pomeriggio grande gioco per i ragazzi del gruppo, e a seguire, con inizio dalle ore 18.30, apericena per tutti i vecchi e nuovi scout e fuoco di bivacco in stile scout
* sabato a Gavardo al MAVS nella Sala Bruni Conter ore 18 inaugurazione della mostra d’arte collettiva “Insieme” espongono Anna Bosetti, Marina Moretti, Moira Maccarinelli, Alfredo Chiodi, Giovan Battista Quarena e Ilario Mattei (fino a domenica 18 maggio, orari di apertura: da lunedì a venerdì 16-20; sabato 17, domenica 11 e 18 ore 9-12.30 / 15-21
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) Mons. Italo durante la Messa Solenne dei SS Patroni Filippo e Giacomo (grazie all’amica Mariella)
2) La Fiera di Gavardo molti anni fa
3) Piera Vezzola col marito Franco Comaglio
4) Maria Poli col marito Antonio Abastanotti