Nel distretto valsabbino c'è spazio per innovare
Il «distretto» delle maniglie in Valsabbia è fatto (soprattutto) da piccole aziende. Ed è curioso vedere come, proprio nelle realtà più piccole (dove gli strumenti finanziari sono limitati), nascono importanti progetti di innovazione.

Il «distretto» delle maniglie in Valsabbia è fatto (soprattutto) da piccole aziende. Ed è curioso vedere come, proprio nelle realtà più piccole (dove gli strumenti finanziari sono limitati), nascono importanti progetti di innovazione. Esempio importante, in questo quadro, è quello della Pasini Metals Productions srl di Sabbio Chiese.

Quest’anno l’azienda (guidata dai giovani cugini Icaro, Lando, Piergiacomo e Iolanda Pasini) celebra il quarantesimo anniversario. La Pasini ha 22 dipendenti e il 2006 si è chiuso con un fatturato di 4 milioni di euro. Dietro i numeri propri di una piccola industria si nascondono grandi idee e desiderio di innovazione.

Per quanto riguarda i prodotti, accanto alle tradizionali produzioni, la Pasini si è specializzata nella realizzazione di grandi maniglie per esterno.

Nel corso del 2006, i titolari, presentando un nuovo marchio (Pass) che si affianca al tradizionale brand Pasini, hanno compiuto una scelta importante che pochi sembrano pronti a fare. L’idea di Pass, infatti, è nata dalla collaborazione con Poli.design, consorzio per la ricerca e l’innovazione per il design del Politecnico di Milano.

Un incontro tra mondo della ricerca e mondo della produzione che rappresenta (purtroppo) un’eccezione nel panorama del settore e dell’industria bresciana in generale. «Il nostro obiettivo - spiega Icaro Pasini - è creare nuovi prodotti con una nuova filosofia della maniglia. Visto che siamo piccoli, dobbiamo emergere non con i grandi numeri ma con prodotti di qualità».

Alla base di questa scelta c’è un preciso obiettivo: comunicare una nuova idea di maniglia, considerata come oggetto di design e di arredamento. In questa direzione, il made in Italy ha la possibilità di imporsi e superare la concorrenza. «Qui in Valsabbia siamo bravi a produrre - prosegue Pasini - ma non siamo altrettanto capaci di comunicare quello che facciamo».

Questo riposizionamento si è reso necessario per superare gli ultimi anni resi difficili della concorrenza orientale che ha creato problemi seri nei mercati tradizionali. Per lavorare in questa direzione, tuttavia, è opportuno creare sinergie tra aziende per dividere i costi per la ricerca. «Per questo motivo - chiude il titolare dell’azienda di Sabbio - credo che l’Associazione dei produttori di maniglie sia importante. È inutile farsi la guerra per essere sorpassati dalle produzioni straniere».

I Pasini di Sabbio sono quindi imprenditori (forse agevolati dalla giovane età) capaci di scommettere a lungo termine lavorando bene oggi, con la mente rivolta al domani.

(g. lomb.)
Da Giornale di Brescia
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