Per la prima volta, con la collaborazione degli scienziati bresciani, al Cern di Ginevra è stato prodotto un fascio di atomi «anti-idrogeno»
fusione nucleare dell'idrogeno in elio e quattro miliardi di volte l'energia prodotta dalla combustione del petrolio.A livello teorico, dato che l'energia prodotta dall'annichilimento materia/antimateria è nettamente superiore a quella prodotta da altri sistemi propulsivi, il rapporto tra peso del carburante e spinta prodotta sarebbe estremamente vantaggioso. L'energia ottenibile dalla reazione di pochi grammi di antimateria con altrettanti di materia sarebbe sufficiente a portare una piccola navicella spaziale sulla Luna.
Generare un singolo atomo di antimateria è immensamente difficile e dispendioso, di conseguenza non la si può considerare una fonte di energia. Per produrre antimateria sono necessari acceleratori di particelle ed enormi quantità di energia, molto superiori a quella rilasciata dopo l'annichilazione con la materia ordinaria, rendendo di fatto l'impresa energeticamente ed economicamente non conveniente. La cifra per produrre 10 milligrammi di positroni è stata stimata in 250 miliardi di dollari, equivalenti a 25.000 miliardi di dollari per grammo.La NASA fece una stima di 62.500 miliardi di dollari per produrre un grammo di antidrogeno, considerandolo quindi il materiale più costoso da produrre. Secondo le stime del CERN, la produzione di un miliardesimo di grammo di antiparticelle (il quantitativo utilizzato negli esperimenti) è costato alcuni milioni di Franchi svizzeri.
Se fosse possibile produrre e allo stesso tempo immagazzinare facilmente antimateria, il suo uso potrebbe estendersi anche allo smaltimento dei rifiuti compresi quelli ad elevata tossicità come le scorie nucleari con grande produzione di energia. Tuttavia, a meno che non vengano scoperte fonti naturali di antimateria (la NASA ha anche valutato la possibilità di raccogliere con campi magnetici l'antimateria che si forma spontaneamente nelle fasce di van Allen attorno alla terra o attorno ai grandi pianeti come Giove), il suo possibile sfruttamento rimarrà una mera curiosità scientifica.
"Antimateria come fonte di energia", scritto soprattutto per mostrare agli scettici che lo strumento c'è, eccome, poi certo è l'uomo che lo utilizza, ma prima di utilizzarlo l'uomo lo ha progettato e fondato.
Quando la politica Abbandonerà le inutili posizioni di difesa nei confronti di un mondo, quello delle ideologie, al tramonto, quando la politica, aiutata in questo dal sottosuolo della filosofia del nostro tempo, riconoscerà il flusso storico e non si farà condurre ma condurrà, allora sarà grande politica e il politico illuminato agirà affinché la produzione indefinita di scopi scavalchi, come è necessario che sia, la produzione di un solo scopo.
Grande traguardo ottenuto dagli studiosi e grande commento di DRU.complimenti per tutti.
bravo Dru, un commento chiaro ed esaustivo. ho finalmente capito a cosa servono questi esperimenti.
Antimateria e gravità: lo studio del Cern porta anche una firma valsabbina Il prof. Germano Bonomi di Sabbio Chiese è uno dei firmatari all'esperimento Alpha, la prima osservazione diretta di atomi di antidrogeno in caduta libera effettuata al Cern di Ginevra, di cui fa parte anche l’Italia con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
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ID40604 - 22/01/2014 09:14:08 - (Dru) - Importante sapere
Se una parte di antimateria si annichilisce a contatto con della materia ordinaria, tutta la massa delle particelle ed antiparticelle annichilite viene convertita in energia. Questo processo permetterebbe di ottenere enormi quantità di energia da quantità molto piccole di materia ed antimateria, al contrario di quanto avviene invece per le reazioni nucleari e chimiche, dove a parità di massa di combustibili utilizzati viene prodotta una quantità di energia molto più piccola. La reazione di 1 kg di antimateria con 1 kg di materia produce 1,8×1017 J di energia (in base all'equazione E=mc²). Per contro, bruciare 1 kg di petrolio fornisce 4,2×107 J, mentre dalla fusione nucleare di 1 kg di idrogeno si otterrebbero 2,6×1015 J. In altre parole, l'annichilazione della materia con l'antimateria produce circa 70 volte l'energia prodotta dalla fusione nucleare dell'idrogeno in elio e quattro miliardi di volte l'energia prodotta dalla