Dai segnali di fuoco al G5
Immagina di voler comunicare un messaggio importante attraverso grandi distanze. Nei tempi antichi, prima dell'elettricità e delle moderne telecomunicazioni, un modo efficace era usare i segnali di fuoco
Uomini posti su punti elevati, come colline o torri, accendevano fuochi in sequenza, con specifici schemi di fumo di giorno e fiamme di notte, per trasmettere avvisi, notizie di vittorie o sconfitte, o semplici messaggi concordati. La velocità di trasmissione era limitata dalla distanza visiva tra le stazioni e dalla necessità di interpreti per decifrare i codici.
Ora facciamo un salto di secoli, fino ad oggi, nel 2025 in Italia.
Invece di fumo e fiamme, abbiamo onde elettromagnetiche invisibili che viaggiano alla velocità della luce. Il G5 rappresenta la quinta generazione di tecnologia per reti mobili.
È l'evoluzione dei sistemi che hanno iniziato con le semplici chiamate vocali (1G), poi i messaggi di testo (2G), l'accesso a internet di base (3G), la banda larga mobile veloce (4G o LTE), fino ad arrivare al G5.
Il G5 è una rete complessa e sofisticata che connette miliardi di dispositivi in tutto il mondo.
Permette di scaricare film in pochi secondi, giocare online senza ritardi, controllare da remoto macchinari industriali, supportare la guida autonoma e molte altre applicazioni impensabili solo pochi decenni fa. La sua forza sta nella velocità di trasmissione dati elevatissima, nella bassissima latenza (il tempo di risposta della rete) e nella capacità di connettere un numero enorme di dispositivi contemporaneamente.
Il contrasto tra i segnali di fuoco e il G5 è abissale.
I segnali di fuoco erano una comunicazione lenta, visiva e dipendente dalle condizioni atmosferiche e dalla presenza di stazioni intermedie umane. Il G5 è una comunicazione istantanea, invisibile, digitale e gestita da infrastrutture tecnologiche avanzatissime.
Tuttavia, possiamo trovare un filo conduttore nel desiderio umano fondamentale di comunicare e connettersi.
Sia i segnali di fuoco che il G5 sono strumenti creati per superare le barriere della distanza e condividere informazioni. I segnali di fuoco erano la tecnologia all'avanguardia del loro tempo, così come il G5 lo è oggi. Entrambi rappresentano l'ingegno umano nel trovare modi sempre più efficienti per interagire e scambiare informazioni con gli altri, anche se i metodi e le capacità sono radicalmente diversi.
In un certo senso, possiamo vedere il G5 come l'erede incredibilmente evoluto dei segnali di fuoco: un modo per inviare "segnali" attraverso l'etere, non più visibili ma potentissimi, capaci di trasportare una quantità di informazioni che i nostri antenati potevano solo sognare.