Il percorso verso la decarbonizzazione dell’economia passa in modo inevitabile dalla trasformazione del modo in cui produciamo e usiamo l’energia. 

A livello europeo, gli obiettivi fissati per il 2030 e il 2050 prevedono di ridurre le emissioni climalteranti e adoperare una quota sempre più alta di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Per i consumatori il cambiamento è visibile molto sull’offerta. 

Affidarsi a un fornitore che utilizza esclusivamente fonti rinnovabili significa contribuire direttamente alla riduzione delle emissioni, sostenere un modello energetico più equo e favorire investimenti in tecnologie pulite. L’energia che arriva in casa è la stessa per tutti, ma il modo in cui viene prodotta cambia gli effetti sul clima e sull’ambiente. 

La scelta, quindi, è a monte: è nella filiera, nella trasparenza e nella tracciabilità delle fonti.

Per questo motivo, orientarsi verso un fornitore di energia rinnovabile come Sorgenia può rappresentare il miglior modo di allinearsi agli obiettivi europei e avere una visione del consumo più consapevole. 

La disponibilità di offerte luce 100% green consente oggi di contribuire, nel proprio piccolo, alla transizione energetica, senza rinunciare all’efficienza e alla competitività economica. Scopriamo come.

Impatto ambientale delle fonti fossili e ruolo delle rinnovabili

Il settore energetico rappresenta una delle principali fonti di emissioni di gas serra a livello globale. 

L’uso di carbone, petrolio e gas naturale per la produzione di elettricità comporta emissioni dirette e numerosi impatti secondari legati all’estrazione, al trasporto e allo smaltimento dei residui. I combustibili fossili, inoltre, continuano a generare costi ambientali che, nel lungo termine, ricadono su tutti: cittadini, imprese e istituzioni.

Al contrario, le fonti rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico, geotermico) producono energia senza emissioni dirette e con un impatto ambientale estremamente ridotto. 

Sono anche inesauribili, disponibili localmente e sempre più accessibili grazie al progresso tecnologico e agli incentivi europei.

Consapevolezza energetica e ruolo del consumatore

Negli ultimi anni il profilo dell’utente energetico è cambiato. Il consumatore non è più solo destinatario passivo della fornitura, ma parte attiva della filiera. 

Scegliere un fornitore green, per l’appunto, permette di premiare una filiera trasparente, investire in innovazione e promuovere un modello di mercato in cui la sostenibilità è un valore concreto e non un messaggio promozionale.

Le certificazioni di garanzia d’origine (GO) rilasciate dal GSE sono lo strumento con cui i fornitori possono dimostrare che l’energia venduta proviene da fonti rinnovabili. Questo meccanismo aiuta gli utenti finali a essere certi della qualità ambientale dell’elettricità consumata.

La possibilità di monitorare i propri consumi, integrare fotovoltaico domestico e accumulo, attivare strumenti di autoconsumo o efficienza, è parte integrante di questa nuova cultura energetica. La transizione, quindi, non passa solamente dalle reti e dalle centrali, ma dalle scelte quotidiane di tutti noi.

Sostenibilità e competitività: una convergenza possibile

Contrariamente a quanto si possa pensare, scegliere un fornitore 100% rinnovabile non comporta costi più elevati. 

Anzi, la crescente competitività delle energie pulite sta abbattendo le barriere economiche all’accesso, il che sta rendendo le offerte green sempre più competitive, anche sul piano tariffario.

Anche i fornitori più attenti stanno proponendo strumenti innovativi per accompagnare il cliente verso una maggiore consapevolezza dei propri consumi: report mensili, analisi personalizzate, consigli per l’efficienza, servizi integrati per la gestione dell’energia, ecc.

In conclusione, affidarsi a un fornitore di energia rinnovabile è una scelta che guarda al futuro, ma che produce effetti reali già nel presente. 

È un modo per contribuire attivamente alla transizione ecologica e partecipare alla costruzione di un sistema più equilibrato e sostenibile per tutti.