Un pomeriggio di pace
Un trionfo che verrebbe voglia di definire gioioso, se non fosse che le bandiere della pace sventolano purtroppo per protestare contro una guerra in corso.
L’iniziativa del Comitato per la Pace di Vobarno ha raccolto una massiccia adesione: circa duecento i partecipanti, con una buona presenza di cittadini provenienti dai comuni vicini,
L’appuntamento era per le 14.30 in Piazza Martiri della Libertà (per i vobarnesi doc, la Piasöla); quando il campanile ha battuto tre rintocchi, la marcia è partita; attraversata Piazza Ferrari, il corteo è salito lungo la ripida via che porta al Santuario della Madonna della Rocca.
Nessun discorso ufficiale, nessuna cerimonia: tre minuti di silenzio sul terrazzo della chiesetta che domina il centro abitato di Vobarno. Tornati a valle, i partecipanti hanno risalito Via De Zoboli.
Nei pressi del Centro Culturale Islamico, un momento di ristoro - un segno di amicizia e di condivisione, nulla di più – seguito da un momento di riflessione. Il pensiero è andato a tutte le vittime, di tutte le parti e di tutte le guerre.
Nonostante il trionfo delle bandiere colorate (la bandiera della pace è stata ideata nel 1961 dal filosofo italiano Aldo Capitini in occasione della prima edizione della “Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli”), la pace in realtà non ha bandiere ed appartiene a tutti i popoli e all’umanità intera.
Il Comitato ha oggi raccolto l’adesione di un’altra associazione, quella dei Lavoratori Senegalesi, portando così a diciotto il numero dei soggetti che operano per la pace sul territorio del Comune di Vobarno.
La marcia è poi continuata fino alla Piazza della Pace dove, dopo un applauso finale di reciproco ringraziamento per l’intensa esperienza vissuta, l’iniziativa si è conclusa.