Ninì Salvadori raggiunge il secolo di vita

E sono cento per Ninì. Maddalena Salvadori, per tutti Ninì, questa domenica 17 agosto taglia il fatidico traguardo del secolo di vita. Alla festa organizzata in suo onore saranno presenti i figli Donata e Giuseppe con le loro famiglie che possono contare su quattro nipoti e altrettanti pronipoti. Da circa un decennio Ninì vive con la figlia Donata e con il genero Giovanni, ma fino al compimento dei Novant’anni viveva in autonomia, dopo la prematura morte del marito Angelo. La vita di Ninì è l’esempio delle grandi difficoltà che coloro che sono nati negli anni Venti del Novecento nei nostri paesi montani hanno dovuto superare. Non a caso, Ninì in quell’agosto del 1925 è venuta alla luce in un alloggio di fortuna posto tra le montagne della vobarnese Degagna. Il padre Domenico, carbonaio, era intento - con l’ausilio di tutta la sua famiglia - a governare la carbonaia (poiàt) per ottenere l’agognato carbone di legna, unica fonte di sostentamento della famiglia. Ninì ha frequentato la scuola primaria nella sua Treviso Bresciano, fino alla classe terza, per poi mettersi a disposizione della famiglia nelle incombenze domestiche e nel lavoro agricolo. A 12 anni, come molte ragazzine dell’epoca, è mandata a servizio come cameriera presso una famiglia benestante di Teglie. Due anni dopo avviene il grande salto lavorativo. Ormai quattordicenne, Ninì è assunta presso il prestigioso Cotonificio De Angeli Frua di Roè Volciano. La distanza tra Treviso Bresciano e Roè, per i mezzi dell’epoca è considerevole, tanto che la nostra giovane è costretta a chiedere ospitalità presso il convitto delle suore Ancelle della Carità, posto all’interno dello stabilimento tessile, all’ultimo paino della grande fabbrica, tornando a caso solo il sabato e in molte occasioni a piedi risalendo la valle della Degagna. In quella rinomata fabbrica cotoniera, fiore all’occhiello dell’economia valligiana del tempo, Ninì passa anche il lungo quinquennio della guerra. Un periodo, quello del Secondo conflitto mondiale, estremamente delicato per tutte le maestranze della De Angeli Frua. Nonostante la fase complicata legata alla guerra, Ninì con il suo lavoro “assicurava il pane” a tutta la sua numerosa famiglia, e non solo: ha sempre raccontato - con giusto orgoglio - che grazie al salario ottenuto al cotonificio è riuscita a togliere il pignoramento posto su alcuni beni immobili di proprietà del padre, che erano stati aggrediti dai creditori. Ninì lavora a Roè fino al 1952, quando si sposa con Angelo Ceruti, classe 1926, e per le disposizioni allora vigenti, è costretta a lasciare il convitto governato dalle suore che non danno ospitalità alle spose. La nostra Ninì non si scoraggia: per dare una mano all’economia della nuova famiglia apre nel suo paese una merceria. La conoscenza delle fibre tessili e dell’arte del ricamo, apprese nei lunghi anni al cotonificio, l’avevano convinta a fare questo passo. Un’attività, quella commerciale, non semplice. Fino a tutti gli anni sessanta era lei che si recava in corriera a Brescia, dai vari grossisti, per acquistare la merce da rivendere nella sua merceria. Poi la nascita dei figli: pima Donata, nel 1961, poi Giuseppe l’anno successivo. Quanto Ninì avrebbe avuto diritto ad un po’ di serenità, dopo tanti sacrifici, nel 1980 la sua vita è segnata dalla prematura scomparsa del marito Angelo. Ancora una volta il peso della famiglia è sulle sue spalle. Ninì non si perde d’animo e riesce ad affiancare i suoi ragazzi, continuando a occuparsi del negozio che nel tempo si è trasformato in un piccolo bazar dove la clientela può trovare un po’ di tutto. Solo l’avvento dell’euro, con gli obblighi amministrativi e fiscali conseguenti, ha spinto Ninì ad abbassare la serranda del suo negozio dopo quasi cinquant’anni di attività, ma non a smettere di essere di supporto alla famiglia. Nonna Ninì, lungo il nuovo millennio, ha preparato il pranzo agli amati nipoti Rosangela, Daniele, Ilaria e Claudio, al ritorno da scuola. Ancora oggi molti compaesani ricordano Ninì intenta ad accudire la sua bottega e sempre pronta a soddisfare le richieste dell’affezionata clientela. La vita non è stata certo tenera con lei, ma la nostra Ninì ha avuto la forza di superare ogni ostacolo e di arrivare al secolo di vita attorniata dai suoi affetti più cari. In foto: un'immagine recente di Ninì e una foto dei primi anni Sessanta, ritratta in compagnia del marito Angelo e dei figli Donata e Giuseppe

Ninì Salvadori raggiunge il secolo di vita

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