Giovedì, 11 dicembre 2025


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giovedì, 11 dicembre 2025 Aggiornato alle 07:00Blog Apoteche

Le etichette lasciale ai negozi!

di Tatiana Mora e Sofia Dal Zovo

Bellobruttobuonogiustosbagliatotroppo dolce…quante volte al giorno etichetti e giudichi una cosa, un cibo, una persona, una situazione?

 

 

Penso che sarai d’accordo nel dire che lo fai parecchie volte e che, forse, in questi giorni in cui, con l’arrivo delle feste, abbiamo più occasioni di ritrovarci a tavola con amici e parenti, utilizzi ancora di più parole giudicanti all’interno delle tue conversazioni o almeno nella tua mente. 

Non sei solo. Lo facciamo tutti, senza pensarci troppo dato che la nostra mente etichetta continuamente ciò che vediamo e sentiamo con i nostri sensi: è un iter naturale, di default, oserei dire. 

 

Ma questo continuo definire e definirsi porta a restringere l’esperienza ben più grande e meravigliosa che nascerebbe dall’incontro con quel cibo, con quella persona, con quel momento e ci rende impossibile coglierne le sfumature vere e autentiche.

 

In questa settimana magica, di Santa Lucia, prova dunque a farti questo regalo: esercitati a riconoscere il meccanismo che parte nella tua mente - come nella mia e in quella di chiunque altro, siamo tutti umani! - e a tornare a ciò che percepisci davvero, senza dargli un nome. 

 

Così. quando domenica a pranzo, sentirai la zia seduta alla tua destra commentare “Troppo salato questo spiedo!”, riconoscerai  il meccanismo che si è attivato nella sua mente e, senza giudizio, riuscirai a tornare all’esperienza viva del gusto, della consistenza, della temperatura di quella presa di spiedo che hai nel piatto. 

 

Vivi la sensazione, senza concetti inutili. 

 

Così facendo alleni la tua mente a stare nel momento presente ma soprattutto ad assaporarlo appieno; si tratta di una pratica di meditazione informale, un esercizio potremmo dire, ideato dal maestro zen Mario Thanavaro, che ti permetterà, con il tempo e la costanza che impiegherai nel renderlo frequente, di aprirti, sentirti più leggero ed accettare la realtà così com’è: semplice, in continuo mutamento, libera e capace di meravigliarti!

 

 


 

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