Il Tempo dell'Avvento: Attendere con il Cuore
L’Avvento segna l’inizio dell’anno liturgico e ci invita a riscoprire il valore dell’attesa, della pazienza e della fede. Un tempo prezioso per fermarsi, riflettere e camminare insieme verso il mistero del Natale
Come ogni anno, con il tempo di Avvento inizia il cammino dell’anno liturgico: un’occasione propizia e uno stimolo per incamminarsi sui sentieri della fede.
È un tempo che inizia il 3 dicembre e ci immerge nell’atmosfera gioiosa del Santo Natale, portandoci a contemplare il mistero della nostra fede, un mistero collegato a quello della Pasqua.
Quale potrebbe essere il significato di questo tempo di attesa, se non un’attesa vigile e paziente?
Non si tratta di attendere qualcosa, ma soprattutto Qualcuno, che si è “sporcato le mani”, sperimentando tutte le fasi della vita per essere solidale con noi, per condividere con noi la sua umanità.
Facciamo fatica ad attendere: ogni giorno la nostra pazienza viene messa a dura prova.
Quando andiamo a fare la spesa, vorremmo tutto nel modo più veloce possibile; non vogliamo attendere negli uffici o dal medico; competiamo per superare gli altri; vogliamo godere subito, senza attesa, senza sacrificio, senza impegno.
Il tempo dell’Avvento è un’occasione per fermarsi, riflettere e pregare. È un dono che facciamo a noi stessi per arricchire la nostra povera esistenza “in cerca d’autore”; per lasciare, anche solo per qualche minuto, la programmazione frenetica e l’illusione di un fare che svuota progressivamente la vita.
È un tempo per liberarci da tante cose che ci legano alla terra, ricordandoci che siamo umani, ma che abbiamo anche bisogno di un po’ di cielo per vivere meglio sulla terra.
Abbiamo necessità di ricaricare le batterie per affrontare il viaggio della vita, di incontrare persone che si sono lasciate illuminare da Dio.
L’Avvento è un’occasione unica per lasciarci mettere in crisi, per svuotarci di noi stessi e fare scorta di una Parola che sa di eterno.
È un viaggio da compiere non solo individualmente, ma anche – e soprattutto – con la propria comunità cristiana. Sentirsi parte di essa fa bene al corpo e allo spirito.
Buon cammino a tutti.
don Claudio



