La Via Francigena di Angiolino: resoconto della 2ª settimana
La settimana di Chiara e delle amiche Priscilla e Patrizia è terminata ed ai Volontari “la bergamasca” (anche lei veterana dei Cammini, al pari di Vanessa) mancherà, per la sua dolcezza, delicatezza e gentilezza. Tutt’altra cosa rispetto alla vivacità, imprevedibilità ed arguzia della “valsabbina” che i “trascinatori”, non di rado, minacciano di rispedire alle Pertiche! Quel che è certo è che messe assieme, le due, formano un connubio stretto e armonioso, un’unità indissolubile che però può anche divenire esplosiva!
In compenso, cari Volontari, per la terza settimana vi dovrete “pippare” quel pazzerellone di Amos che arriverà accompagnato dalle sorelle Mariella e “Coccarita”. Per la cronaca, il nostro amico ha scelto la terza frazione per non incontrare “il cardinale” che lo scorso anno, al trekking dei Borghi Silenti gli aveva rifilato un cappottone a trisacco!
Le tappe della seconda settimana sono state le seguenti:
- Gaeta – Minturno (28 km)
- Minturno – Sessa Aurunca (24 km)
- Sessa Aurunca – Teano (15,5 km)
- Teano – Statigliano (24,5 km)
- Statigliano – Alife (17 km)
- Alife – Telese Terme (32 km)
- Telese Terme – Vitulano (16 km)
Centocinquantasette chilometri, con la prima tappa ancora nel Lazio mentre, appena attraversato il ponte Real Ferdinando sul fiume Garigliano, i nostri amici sono entrati in Campania, dapprima in provincia di Caserta e poi in quella di Benevento.
A Sessa Aurunca hanno visitato il grandioso teatro romano del I secolo d.C. e, successivamente, percorrendo Via Adriana, sono giunti a Teano, culla dell’Unità d’Italia.
Nelle successive tappe, ad Alife (Allifae, antico castrum edificato dai romani nel 326 a.C.) hanno visitato la cripta del duomo, l’anfiteatro e il foro e sono stati ricevuti dal sindaco della cittadina; hanno poi attraversato i suggestivi borghi medievali di Riardo, Pietramelata, Roccaromana e Telese Terme, dove alcuni di loro non hanno disdegnato inalazioni di acque sulfuree, lasciando una scia maleodorante lungo il cammino. Fino a Benevento dovranno sobbarcarsi quasi tutto asfalto, con buona pace di polpacci e piedi! La tappa che li ha condotti a Vitulano, ultima della seconda settimana di cammino, è stata la più impegnativa, con una salita di quasi mille metri di dislivello. Nonostante i chilometri macinati giornalmente, il peso corporeo dei nostri amici non accenna a diminuire. Sarà per via delle frittelle di baccalà e tiella assaporate a Minturno? O per la “menesta ‘mmaretata” o la panzanella di taralli telesina? E che ci dite dell’aglianico del Taburno di Vitulano? Occhio ragazzi che più scendete più il grado alcolico dei vini sale!
Le notti insonni di Salvatore sono portatrici di ispirazioni poetiche ed infatti ogni mattina alla partenza il capo spedizione delizia gli assonnati amici con la declamazione dei versi scritti notte tempo. Da Teano, riporto un breve brano:
Devo dire in scienza e coscienza
e non temo una smentita
che è davvero straordinaria quest’esperienza
rigenerante e conciliante con la vita
Ripartendo dalla mitica Teano
dove abbiam ben cenato e riposato in masseria
non mi sembra vero, lo dico piano piano
questa notte non ho sentito alcuna sinfonia
Da Riardo:
Sorprendente è la terra da queste parti
noccioleti e meleti son distesi come tappeti
tutto ordinato e tenuto in distinti comparti
la gente dai campi saluta con sguardi discreti
Bene, questo è tutto, ci sentiamo la prossima settimana!