Sabato, 13 settembre 2025


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sabato, 13 settembre 2025 Aggiornato alle 06:38Lettera al direttore

«Caro direttore, Il suo articolo non ha raccontato i fatti»

di Lettera firmata

Le donne citate sul caso dei festoni vandalizzati precisano: «Nessuna guerra di religione, l’intervento di Moucharraf non fu provvidenziale ma un gesto di dialogo»

 

 

A PROPOSITO DI “FESTONI VANDALIZZATI IN VIA DE ZOBOLI: IL PAESE SI INDIGNA”
 

Egregio sig. Vallini, siamo le donne menzionate nell'articolo e Le scriviamo in merito all'articolo da Lei scritto e pubblicato il 29/08/25 su Vallesabbianews e sul Giornale di Brescia.
Abbiamo aspettato fino ad ora prima di scriverLe perchè volevamo essere il più possibile calme e rispettose.
 

Sono necessari alcuni importanti chiarimenti: NOI (le donne di cui si parla) NON eravamo assolutamente “in assetto di guerra” e non c'era alcuna intenzione di “scatenare una guerra di religione”.
E' innegabile che fossimo molto arrabbiate per quanto accaduto, visti l'impegno e il tempo profusi nel realizzare gli addobbi creati per onorare questa festività per noi veramente importante.
 

Eravamo altresì ben consapevoli che si fosse trattato di un atto vandalico che non aveva nessuna finalità di offesa religiosa.
E' quindi esagerato definire “provvidenziale” l'intervento del sig. Moucharraf con il quale si stava conversando in maniera assolutamente pacifica. Sono innegabili la correttezza e la disponibilità che ha dimostrato nel proporsi per aiutarci a rimediare al danno subìto, impegno da lui mantenuto.
 

Ci spiace che nell'articolo la realtà dei fatti sia stata travisata e che le parole siano state utilizzate per acuire le innegabili problematiche legate alla convivenza, ma che non hanno niente a che fare con la religione.
 

Molti frequentatori del centro islamico infatti hanno apprezzato quanto abbiamo realizzato, alcuni tra coloro che abitano in via De Zoboli e in via Prandini hanno accettato (alcuni ce lo hanno chiesto) che mettessimo degli addobbi anche sulle loro abitazioni; il proprietario del negozio di alimentari in piazza Ferrari ci ha regalato bottigliette di acqua e di succhi di frutta e ci ha fornito l'energia elettrica per poter provvedere alla pulizia di parte dell'arengario con l'idropulitrice.
 

Quello che riscontriamo da parte di altri e che ci irrita maggiormente è la mancanza di rispetto per le persone e per le “cose comuni”, come il parlare a voce alta (soprattutto nelle ore serali e notturne), la pulizia della strada, i parcheggi selvaggi...
 

Vogliamo però concludere con un'ulteriore nota positiva perchè è proprio vero che “non tutto il male vien per nuocere”: aver conosciuto il signor Moucharraf ci ha dato l'opportunità di creare un legame con un rappresentante della comunità islamica, in un ottica di dialogo e di condivisione di intenti (l'educazione dei giovani al RISPETTO).
 

Le donne dell'articolo: 

Daniela Istocaci, Mara Nitro, Antonella Colombo, Sonia Dal Gesso, Paola Facchini, Christiane, Diletta, Marialisa, Luciana, Emma, Eliana, Patrizia.

 


Care signore,

 

ci vuole davvero una bella fantasia a considerare l'articolo da me scritto affibbiandomi la volontà di "acuire le innegabili problematiche legate alla convivenza".

Lungi da me anche sono darne l'impressione.

 

L'articolo è lì ancora da leggere e credo nessuno si sia sognato di immaginare donne con elemetto e kalasnikov leggendo che eravate "in assetto di guerra", piuttosto con scope palette per rimediare al danno subito, e anche molto arrabbiate, giustamente.

 

Confermo come, ai miei occhi, l'intervento del resposabile della moschea sia stato invece proprio "provvidenziale". 

Quanto all'accusare i responsabili del vandalismo, mi pare di aver scritto che tutti eravate d'accordo nell'indicare come colpevoli "dei giovinastri", non pericolosi terroristi: nessuno l'ha pensato e nessuno l'ha scritto.

 

Spiace constatare che il tentativo da parte mia di utilizzare un poco di ironia (un briciolo perchè gli argomenti sottesi sono invece assai seri) sia stato male interpretato.

Non mi sento per nulla colpevole, ma me ne scuso.

 

So che il passaggio della processione della Madonna della Rocca, anche da Via De Zoboli, è stato un successo.

Saluto cordialmente tutte quante e vi ringrazio di avermi letto

Ubaldo Vallini

 

 


 

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