Martedì, 5 agosto 2025


Banner
ValleSabbiaNews logoBanner


 

lunedì, 4 agosto 2025 Aggiornato alle 08:00blog - genitori e figli

L’estate dei separati

di Pino Maiolo

L’estate arriva anche per i separati e i loro figli. Ma questa stagione può essere una preziosa occasione per migliorare la relazione, oppure un tempo difficile

 

 

Se c’è tensione tra i partner, la vacanza con i figli e la convivenza è tutta in salita o decisamente negativa. Discussioni e scontri che permangono tra i genitori mettono ancora in evidenza rancori e colpe e producono rabbia e veleni anche nel tempo leggero della vacanza.

 

Diversi i motivi, ma tra i più frequenti vi è quello di usare la vacanza come momento in cui presentare ai figli un nuovo compagno o una nuova compagna aspettandosi che questi accettino la novità e magari si affezionino in fretta al loro “nuovo” amore.  Ma non vanno così le cose.

 

Una relazione nuova dei genitori è una cosa seria ed è fondamentale parlarne con i figli, anche a lungo, prima di proporre loro un tempo insieme. Hanno il diritto di capire con i tempi affettivi che hanno, cosa sia questa relazione e cosa cambia per loro. Ma più di tutto hanno la necessità di genitori rispettosi e sinceri, capaci di dire con parole adeguate, di un nuovo affetto e al contempo garantire un’immutata relazione genitoriale.

 

E poi serve che anche l’altro genitore, quello distante, conosca questa situazione e anche il progetto di un tempo vacanziero condiviso con un altro partner perché non si sviluppino gelosie e fantasie negative. Quando accade invece, spesso sono i figli a tentare di ridurre le tensioni familiari. Si invertono le parti e non raccontano nulla o mentono su come vanno le cose nella “nuova famiglia”.

 

I figli, grandi e piccoli, dovrebbero invece restare figli, tuttavia consapevoli e convinti che i genitori, benché separati, continuino a fare la loro parte capaci di collaborare tra di loro. D’altro canto, l’adultità dei genitori, dovrebbe renderli capaci di comunicare, e non solo a parole, quello che accade quando entra in scena un nuovo affetto. 

 

Non dovrebbe capitare mai, invece, che padri e madri cerchino di carpire dai figli informazioni sul nuovo partner allo scopo di valutare il suo comportamento e definire chi è più bravo. Le relazioni familiari anche tra i separati, non possono essere una gara e una competizione.

 

L’estate sarà preziosa, invece, se il tempo passato con i figli darà loro stabilità e permetterà di far crescere la relazione. Una vacanza con il genitore non affidatario va programmata perché quello star insieme per un tempo lungo è diverso dai fine settimana abituali. I figli, ad esempio, hanno bisogno di sapere cosa si farà in vacanza, dove si andrà, quali percorsi e tempi ci saranno. Gli adolescenti dovrebbero essere coinvolti nella programmazione e permesso loro di avanzare proposte con un genitore capace di negoziare.

 

Meglio rinunciare a far fare ai figli una vacanza straordinaria e “indimenticabile”. Non serve far vedere quanto il genitore sia capace. Conta, piuttosto, che il tempo vacanziero possa servire a costruire o ri-costruire una relazione resa complessa e difficile dalla separazione, oppure la migliori e la modifichi

 

Più di ogni altra cosa conta la connessione emotiva, l’intesa e l’autenticità del rapporto, non gli effetti pirotecnici. I figli hanno diritto di conoscere i propri genitori per quello che sono veramente.

 

Giuseppe Maiolo

psicoanalista

Università di Trento

www.officina-benessere.it


 

Leggi anche...