La Cassa Rurale segna il record, utile a 24 milioni
Il progetto di bilancio è stato deliberato nei giorni scorsi dal Cda e verrà sottoposto ai soci enell'assemblea generale che si terrà il 30 aprile.
Il bilancio sociale: 4 milioni dal 2020, 1,2 milioni nel 2025
In attesa dell’assemblea generale che si terra il prossimo 30 aprile, la Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella, come da tradizione, ha presentato alcuni dai ai soci riuniti nelle “territoriali”, affiancando a quelli economici anche i “numeri” che hanno riguardato le iniziative sociali e di mutualità attivate sul territorio tra il 2020 e il 2025, da quando cioè c’è stata l’ultima importante fusione.
38 filiali, 275 collaboratori e collaboratrici, 17.620 soci e socie, 51.800 clienti e dati di bilancio positivi e rassicuranti: è questa la fotografia de La Cassa Rurale che la presidente Monia Bonenti, il direttore generale Marco Mariotti e il suo vice Michele Pernisi, hanno mostrato ai più di mille soci presenti nelle sale di Andalo, Carisolo, Tione di Trento, Darzo e Sabbio Chiese.
Un vasto territorio incuneato lungo la Valle Sabbia fino a Salò, con la parte trentina “occupata” in modo stabile, mentre quella bresciana presenta margini di interessanti di crescita, con 3.818 soci e socie, 15.264 clienti, 12 sportelli e 57 collaboratori.
Il cda ha deliberato nei giorni scorsi il progetto di bilancio che chiude con un utile record di 24 milioni di euro.
La raccolta complessiva si attesta a 2,9 miliardi di euro (+2,8%), di cui il 58% è depositata sui conti correnti, mentre il 42% è investito in forme di risparmio gestito o in strumenti di custodia ed amministrazione.
I prestiti, stabili ad 1 miliardo, sono stati per il 45% destinati alle famiglie del territorio, mentre per il restante 55% al sostegno dell’economia reale tramite erogazioni ad imprese e attività locali.
Il dato bresciano, da solo, riporta la raccolta complessiva a 481.510 euro (+17%) e gli impieghi lordi a 233.753 (+ 21%). I prestiti deteriorati lordi risultano in calo del 30% rispetto al 2023, mentre quelli netti rimangono stabili ad un valore vicino allo zero, per effetto dei consistenti accantonamenti.
Per quanto riguarda gli indici patrimoniali, La Cassa Rurale conferma il suo posizionamento nella prima classe della classifica stilata da Cassa Centrale Banca, con un Indicatore di patrimonializzazione (CET1 ratio) superiore al 24%.
Nessun dividendo per i soci (ciascuno possiede solo un’azione), ma un grande sostegno al territorio:
«Dal 2020 ad oggi abbiamo deliberato 4 milioni a beneficio di associazioni, giovani, progetti sociali, attività formative e, in generale, iniziative per il benessere della nostra comunità – afferma infatti Monia Bonenti –. Mentre per il 2025 abbiamo ipotizzato investimenti in mutualità per 1,2 milioni».
Fondamentale, nel rapporto fra Cassa e territorio, l’opera di monitoraggio dei Gol (Gruppi operativi locali), che a titolo gratuito da diversi anni vagliano progetti da sostenere ed esigenze da segnalare per ciascuna zona.
Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione de La Cassa Rurale, alla luce delle indicazioni espresse dai soci e dalle socie durante le Assemblee territoriali, ha inoltre nominato i nuovi componenti dei Gruppi Operativi Locali: per la Paganella-Giudicarie Esteriori Stefano Clementel, Jacopo Rocca e Daniela Dalmonego, per la Valsabbia Mara Ceriotti, Andrea Di Giorgi e Ubaldo Vallini, per il Chiese Bagolino Tommaso Beltrami, Romina Tarolli e Giusi Tonini, per la Busa di Tione Daniela Braghini, Rosella Buselli e Andrea Pretti e per la Val Rendena Mirella Bertolini, Luisa Ferrazza e Alessandro Lorenzi.
Sarà invece necessario attendere l’Assemblea Generale per il rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
I nomi dei candidati e delle candidate sono disponibili sul sito www.lacassarurale.it nella sezione Soci - Assemblee 2025.