Acqua ai minimi storici nella diga di Bissina
Vedere la diga di Bissina in estate, con il suo invaso quasi pieno che arriva poco di sotto al passaggio pedonale che l'attraversa, e vederla ora, con il suo livello dell'acqua sceso di oltre cinquanta metri mettendo a nudo le fondamenta delle 3 costruzioni sommerse definitivamente dall'acqua nel 1957 in occasione del riempimento totale e del collaudo della diga, fa impressione, come mostrano le foto scattate in questi giorni dal guardiapesca Dario Ballini.
Per avere informazioni più precise sulle fondamenta che sono emerse mi sono rivolto alla memoria storica vivente della val Daone, il Cavalier Pierino Mantovani di Bondone, presente lassù da oltre 66 anni.
Pierino salì lassù a lavorare come spaccista nel 1956 e iniziò la sua attività di ristoratore il primo luglio del 1960.
Ha visto lo svolgersi dei grandi lavori delle dighe, è stato testimone oculare di avvenimenti, fatti impressi nella sua memoria ma affidati anche ai tre libri che ha scritto.
Ogni anno, nonostante l'età, lui ritorna sui monti nella sua Val Daone, che ama tanto e che gli ha dato da vivere superando tutte le difficoltà che ha incontrato.
Quelle tre costruzioni che si vedono anche nel filmato girato allora da Ermanno Olmi e vengono invase dall'acqua, Pierino ricorda che una era la malga, l'altra lo stallone per le mucche e la terza una piccola costruzione dove i mughi, abbondanti nella vegetazione locale, venivano trattati per ottenere l'olio di mugo.
In pochi minuti, ricorda Pierino, la storia di tanti malghes e contadini che andavano lassù a monticare è stata seppellita con l'acqua. Le costruzioni rimasero in piedi per due o tre anni sotto l'acqua, sgretolandosi poi piano piano.
Come racconta Dario Ballini, il fiume Chiese che nasce sulle Lobbie, scende a valle e attraversa la val di Fumo, prima di arrivare all'invaso della diga è in carenza di acqua e la sua gittata è minima.
Gittata incrementata solo minimamente dalle nevicate degli ultimi giorni.
Il periodo poco piovoso già dall'autunno scorso, le nevicate inesistenti il prelievo di acqua per alimentare le centrali in cascata, sottostanti, ha fatto abbassare il livello della diga nella misura che mostrano le foto.
Anche l'approvvigionamento idrico della diga per l'estate, non avendo nevicato e se non pioverà, metterà ancora a dura prova il ghiaccio dell'Adamello che, come tutti i ghiacciai, sta regredendo.
Comprometterà seriamente anche la produzione di energia elettrica, della quale abbiamo estremamente bisogno.
Chi volesse seguire la storia del fiume Chiese dalla sua nascita fino al lago d'Idro può visionare su YouTube il filmato molto bello di Giovanni Zontini di Lodrone, che è salito fino alle Lobbie e in presa diretta racconta la nascita del fiume Chiese (digitare KJO filmati “Il fiume Chiese e la sua origine- Dal Ghiacciaio al lago di Idro”).
Una notizia che farà piacere ai pescatori: il lago di Boazzo è stato aperto alla pesca, con soddisfazione dei pescatori per la sua pescosità e tra pochi giorni, appena potrà permetterlo l'apertura della strada, anche quello di Bissina.
Nelle foto, di Dario Ballini:
- Dislivello dell'acqua attuale dal passaggio pedonale a filo diga
- Fondamenta delle tre vecchie costruzioni sommerse
- La diga vista venendo dalla Val di Fumo
- Ultima nevicata