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venerdì, 4 agosto 2023 Aggiornato alle 10:00Mostra fotografica

La vita di montagna a Turano Valvestino

di Gianpaolo Capelli
In occasione della presentazione del libro “I Tagliani” di Dario Collio, questa domenica 6 agosto sarà inaugurata una mostra fotografica dedicata ai lavori di montagna della Valvestino
VIDEO

Turano in Valvestino
fa parte dei sette paesi della valle incastonata nel parco  Alto Garda.
Si trova in fondo alla valle scendendo dai paesi di Moerna e Persone, al crocevia con le deviazioni che portano a Armo da una parte, a Magasa e Cadria e scendendo verso la diga a Droane e Bollone.

Sono sette i paesi della valle e che come vuole la leggenda con la donazione dei terreni ai propri figli nel territorio di Valvestino, il padre impose  loro che i campanili dei sette paesi che stavano sorgendo, non si dovevano vedere tra di loro.
Decisione saggia del padre, per evitare che l’amore di fratelli, si trasformasse in odio di coltelli: evitando controversie e liti.

Turano si trova a 690 m, è sede del comune della Valvestino e due sono le chiese che si trovano nel borgo medioevale: quella di San Rocco e quella in fondo al paese antica e storica la Pieve dedicata a San Giovanni Battista Martire.

La chiesa dedicata al Santo che ha battezzato Gesù, era l’unica chiesa della Valvestino fino al 500, luogo di incontro religioso per tutti i paesi della valle: poi sono sorte le altre chiese.

Gli abitanti della valle sono sempre meno, vuoi per il calo demografico dovuto alla età , le poche nascite e i pochi giovani che ci sono lasciano la valle per cercare lavori più comodi e meno distanti: gli abitanti della valle sono meno di trecento contro i 750 degli anni cinquanta,  a Turano  si è passati dai 120 di allora ai 30 attuali .

L’insegnante Mirka Vaglia, classe 1949, dal suo pensionamento, 33 anni fa, guida la biblioteca di Valvestino con il suo gruppo di volontari.
Mirka, nativa di Idro, dopo il diploma di maestra e i primi due anni di insegnamento uno a Preseglie e uno a Bagolino ha insegnato sempre nelle pluriclassi dei suoi allievi a Turano e lì è rimasta sposandosi con l’insegnante Aldo Corsettti.

Brevemente qui racconta della biblioteca che dirige da oltre tre decenni.
La nostra biblioteca fa parte della “Rete bibliotecaria Bresciana-Cremonese” nel sistema bibliotecario Nord- Est bresciano.
È in funzione dal 1990, dotata di più di 18.000 libri da utilizzare al PIB (prestito inter-bibliotecario).
Il gruppo volontari è composto da: Bonisoli Carlo (rappresentante comunale), Grezzini Annalisa (responsabile Ufiicio della C:M: Parco Alto Garda), Mirka, Emanuela, Domenica, Paola, Rossana, e Antonella- collaboratori volontari.
“CONOSCERE IL PASSATO per VIVERE  IL PRESENTE e AMARE IL FUTURO!”

Questo è stato lo scopo culturale  in questi anni della nostra biblioteca: recupero delle radici di una piccola popolazione montanara sperduta quassù e che si assottiglia inesorabilmente, ma che non vuole annullarsi del tutto che e cerca di trovare motivazioni per un suo futuro!
In questi anni abbiamo dato alla stampa una quindicina di libri di Storia Locale e costituito un archivio fotografico (cartaceo e in parte digitalizzato) di oltre un migliaio di foto-ricordo con testimonianze di vita vissuta raccolte di “casa in casa”, dalle varie sfaccettature di una realtà rara, in certi casi unica e perciò preziosa: da non perdere.


La manifestazione  odierna si colloca nel programma culturale estivo di  “ BRESCIA-BERGAMO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA”  dedicato al “Labor tradizionale” in particolare della montagna.

La nostra mostra è suddivisa nei vari settori:
Storico: con la presentazione del libro “I TAGLIANI”di Dario Collio, nel ricordo del periodo AUSTRO-UNGARICO e i suoi rapporti vissuti dalla popolazione.

Fotografico: Lavori della nostra montagna Valvestino e Magasa: foto d’archivio della biblioteca.

Per la prima volta, con tanto piacere, in collaborazione per l’arricchimento fotografico coi confinati  paesi amici di Bondone e Baitoni, tanto simili  a noi in questa realtà montana e  legati a noi da amicizia e da una storia secolare.”

Va ricordato che l’idea della mostra è nata in abbinamento alla importante presentazione del libro “I Tagliani” scritto da Dario Collio dove il sottotitolo della copertina recita così:
“Quadri di vita sotto il “Ponte degli Imperiali” quando il Trentino sbarravano il Chiese e i fantasmi della Bassa rubavano il lago di Idro”.
Dario Collio, giornalista e pubblicista, è nato a Idro (BS) il 30/04/1947. Vive a Cernusco sul Naviglio (MI) dal 1965.

La mostra si intitola: “La montagna e i suoi lavori - L’arte del carbonaio Bollone-Bondone”.
Vi chiederete che ci azzecca il paese di Bondone con quello della Valvestino, Bollone, ma è giusto e centrato.

La Valvestino fino al 1934 faceva parte del Trentino, quindi con Bondone e la Valle del Chiese.
Condino allora era la sede principale religiosa anche per i paesi della Valvestino che sono stati sotto la diocesi di Trento fino alla metà degli anni sessanta quando sono passati a quella di Brescia: i parroci fino allora erano tutti trentini.

Stessi lavori praticati dagli abitanti di Bondone e quelli della Valvestino, dove il sostentamento principale era quello agricolo con l’allevamento del bestiame e il lavoro sui monti confinanti a fare legna e carbone.

Bollone-Bondone connubio perfetto per quanto riguardo il carbone e i suoi “Carboner”, lavoro esercitato dagli abitanti dei due paesi nei decenni scorsi, tanto che un carbonaio di Bondone, Giovanni Cimarolli “Baselgì”. ha sposato una carbonera di Bollone, come anni fa una carbonera di Bondone si è sposata in Droane.

La mostra fotografica non si ferma qui con la presentazione che riguarda i carbonai dei due paesi, ma sia allarga ai lavori in montagna dei decenni scorsi.

Per quello che riguarda la sintesi della mostra allestita con passione prima di tutto va in visione quello che racconta Turano e la Valvestino in fotografia e poi spazio alle foto stupente e uniche dei “Carboner di Bondone “ in montagna dove all’inizio degli anni sessanta durante l’estate li andava a trovare il loro parroco don Mansueto Bolognani “El pret dei Carboner” per antonomasia.
Foto raccolte da Gianpaolo Capelli, pubblicate su tanti libri e riviste per la loro unicità.
Una sintesi delle tante fotografie troverà posto nel museo Etnografico Trentino di San Michele all’Adige.

Preziosa la collaborazione del fotoamatore Attilio Zontini “Nani” di Storo,  autodidatta ma valente artista della fotografia, amante del bianco  e nero e presente alla mostra con tanti suoi scatti artistici
Attilio qui propone i lavori in montagna raccolti in Val del Chiese, le contadine di Baitoni di una volta immortalate nei loro lavori campestri nella campagna di Baitoni in località “Gregi” che confina con Idroland sul lago di Idro.
Zontini da oltre dieci anni segue anche gli ultimi carbonai di Bondone,  riprendendoli a tutte le ore nelle fasi del loro lavoro nella costruzione del “Poiat”, che deriva dal latino “Podium”, la catasta di legna che si trasforma in carbone bruciando piano, piano in quasi assenza di ossigeno.

Abbinamento perfetto tra le fotografie degli anni sessanta di don Mansueto Bolognani e quelle attuali degli ultimi carbonai di oggi di Bondone. I carboner sono sempre uguali: sporchi, infulligginati, stanchi, allora come adesso.

Collaborazione spontanea e gratuita alla mostra sia da parte di Gianpaolo Capelli e di Attilio Zontini, senza alcuna sponsorizzazione, solo per dare un po’ di visibilità a Turano e alla Valvestino, umilmente senza alcuna pretesa.

Attilio è stato un valido collaboratore della bibliotecaria Mirka Vaglia nella esposizione fotografica nelle sale, salendo più volte da Storo ad aiutarla e di questo Mirka gli è grata.
Esposte anche le foto dei casari che producono attualmente il formaggio tombea.

Per chi arriva a Turano a visitare la mostra una ottima occasione è quella di andare a degustare il formaggio Tombea nella sua unicità organolettica, prodotto con le sfalciature del fieno ricco di fiori tanti uguali a quelli della vicina Tombea.
A Capovalle potete trovare il Tombea prodotto da Germano Eggiolini, premiato nel 2020 con il premio Dino Villani, a Moerna quello di Andreina Porta e di Elia Eggiolini: nel periodo estivo Elia va a monticare a Magasa e trovate il suo spaccio formaggi in località “Praa”.
A Denai di Magasa trovate l’allevatore e casaro Omar Venturini.

La mostra si apre domenica 6 agosto alle ore 17 con la presentazione del libro da parte dell’autore Dario Collio “I Tagliani”.

Saluto di benvenuto a nome del comune
da parte dell’assessore del comune della Valvestino Antonio Bonomi e naturalmente quello della padrona di casa la bibliotecaria Mirka Vaglia: tra gli interventi anche quello di Gianpaolo Capelli e Attilio Zontini con una breve spiegazione sulle fotografie presentate.
Non mancate.

Due i video in visione qui, quello dei carbonai di Bondone “Sum Carboner” nelle foto storiche degli anni sessanta dei carbonai di Bondone in montagna scattate da don Mansueto Bolognani e “Natura viva” realizzato da Attilio Zontini, con le foto uniche di Renzo Mazzola di Concei Val di Ledro.
La mostra rimane aperta dal 7 al 20 agosto.

I giorni feriali dalle 9.30 alle ore 11.30, nei giorni festivi dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la sala consiliare del Municipio di Valvestino.
Organizzazione a cura del gruppo volontari della biblioteca di Turano Valvestino.

Gianpaolo Capelli

foto 1 Le chiese di Turano
foto 2 Locandina mostra fotografica
foto 3 Il fotografo Attilio Zontini
foto 4 Mirka Vaglia con il marito Aldo Corsetti alla Madonnina dei Sentieri di Bocca Cablone

Video “Sum Carboner-Siamo Carbonai” con le foto storiche di don Mansueto Bolognani, anni 60, video prodotto da Capelli Videotecnica di Condino.


Video “Natura viva”, realizzato da Attilio Zontini con le immagini di Renzo Mazzola.


 

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