Valle Sabbia e Valle Trompia nel segno del ferro
I soci del Rotary Valle Sabbia in visita alla fabbrica Beretta Armi di Gardone Valtrompia
Quando nel 1526 Mastro Bartolomeo Beretta da Gardone consegnava 185 canne d'archibugio all'Arsenale di Venezia, probabilmente veniva scaricato negli stessi momenti anche il carico di vanghe e badili prodotti dal Maester Pasino Pasini, primo antenato della famiglia Pasini della Valle Sabbia di cui si conserva memoria.
Come in Val Trompia così in Val Sabbia esistevano miniere di ferro e forni fusori.
A Odolo il maglio dei Pasini era ancorato a due grossi massi di granito sui quali è incisa la data “1400”, ma in dialetto queste due parti del maglio erano chiamate “soche” a sottintendere che probabilmente nella notte dei tempi vi fu un’epoca ancora più antica in cui erano state anche di legno.
In queste due Valli bresciane in particolare – ma anche in Valle Camonica – il ferro si è continuato a lavorarlo anche se con produzioni diverse fino ad oggi e se in Val Trompia la Beretta è una azienda esemplare per la capacità dimostrata di realizzare prodotti apprezzati e ricercati a livello internazionale anche le aziende siderurgiche odolesi si sono ritagliate una notorietà mondiale per le innovazioni tecnologiche che sono riuscite ad introdurre nel proprio settore risultando ancor oggi modello sia per l’innovazione tecnologica sia per la capacità produttiva di tondo per cemento armato.
Il gruppo del Rotary Valle Sabbia – presidente Lorenzo Keller – ha voluto rinsaldare questi vincoli di fratellanza territoriale e produttiva con una visita assai articolata ai diversi settori della fabbrica Beretta Armi di Gardone Valtrompia che sono stati puntualmente illustrati dal Direttore dello stabilimento Enrico Ravagnani.