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lunedì, 16 novembre 2015 Aggiornato alle 11:11Il ricordo

Addio a Moira Orfei, regina del circo

di Davide Vedovelli
Lascia per sempre la pista una tra le figure più importanti del circo in Italia e nel mondo. Tra i suoi spasimanti anche Totò

Difficile in questi giorni parlare di altro, parlare di arte e musica, ma ci proviamo lo stesso. A ognuno il suo lavoro. In un momento in cui tanti, troppi, diventano opinionisti e vogliono dire la loro, cosa legittima, io continuo a fare quello che ho sempre fatto. Credo che anche questo sia un modo per contrastare il terrorismo e non fare il loro gioco: ripartire e cercare dia vere una vita il più normale possibile.

E' morta a Brescia, dove sostava con il suo immenso tendone e la sua storica casa mobile che mentre viaggiava misurava 2 metri e mezzo ma quando la apriva diventava 8 metri per 24 di lunghezza, la Regina incontrastata del Circo Italiano. Stiamo parlando di Moira Orfei.
Icona non solo del Circo ma della cultura italiana, dal Circo al cinema, ha attraversato oltre cinquant'anni di cultura italiana con il suo turbante di capelli e le unghie lunghe e laccate, sfidando il passare degli anni senza mai festeggiare i compleanni, con risata forte e il neo sulla pelle bianca, ha tappezzato i muri di tutto il mondo con i suoi giganteschi manifesti.

Nata da Riccardo Orfei, il celebre clown Bigolon e da Violetta Arata, anche lei protagonista del mondo circense, sotto il tendone si è esibita per la prima volta a sei anni come cavallerizza, poi come virtuosa del trapezio e acrobata, domatrice di elefanti.
Per casa un caravan speciale: «Quando si viaggia è largo solo 2 metri e mezzo, quando arriviamo sul posto, si apre idraulicamente e diventa un appartamento largo 8 metri e lungo 24» raccontava muovendosi nelle stanze curate e kitsch, fra pizzi e decori.

Tra i divi del cinema aveva un gran numero di corteggiatori. In un’intervista in occasione dei suoi 80 anni raccontò: «Ho lavorato con Mastroianni ed era un gran signore, Gassman uguale. Erano tutte persone perbene. L’unico che mi ha fatto un po’ di avance è stato Totò, che si era innamorato di me, e mi disse: “Se vieni sul letto con me, io ti accarezzo solo, non ti faccio niente, però ti regalo un appartamento...”. Eh... si era insomma sbilanciato, per cui mi chiesi che cosa potessi dirgli per non offenderlo. “Guardi, principe, se non fossi cosi´ innamorata di mio marito verrei subito con lei...” gli risposi». (tratto da La Stampa)

Ma come si dice in questi casi, e nel circo più che mai, lo spettacolo deve andare avanti, e a Brescia, poche ore dopo la morte, tutti glia sono scesi regolarmente in pista per i due spettacoli domenicali,proprio come Moira avrebbe voluto.

 

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