Martedì, 30 settembre 2025


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martedì, 30 settembre 2025 Aggiornato alle 11:00Lettere

In ricordo di Fiorella Begliutti

di Redazione

Per desiderio dei familiari, pubblichiamo il saluto letto al termine della funzione funebre nella Chiesa di San Lorenzo a Promo di Vestone

Cara mamma,

celebriamo oggi il tuo funerale, ma sono già passati tanti anni da quando te ne sei andata. Bisogna quindi tornare indietro nel tempo, e cancellare gli ultimi 10 anni della tua vita per ricordare chi eri, cosa ci hai lasciato, e i valori che ci hai trasmesso.

 

Guardiamo vecchie foto e c’é un tratto che ti ha sempre contraddistinto. Il tuo sorriso, così luminoso e così contagioso.

 

Eri una persona molto socievole, ti piaceva stare in mezzo alla gente e vivere la comunità. Amavi creare connessioni tra le persone, si vedeva benissimo anche nel tuo lavoro, dove con spiccato senso estetico, creatività e autorità, coordinavi collaboratori e artigiani per consegnare ai tuoi clienti quella che era la miglior tua visione di un ambiente, un mobile... una casa. Clienti e collaboratori che nella maggior parte dei casi sono poi diventati tuoi cari amici e persone stimate.

 

Sei stata fortunata, con la tua caparbietà e il tuo carattere sei riuscita a unire passione e lavoro, abbattendo ogni tipo di differenza di genere e facendoti strada in un ambiente che all’epoca era prettamente maschile.

 

Il lavoro era la tua vita, e i tuoi lavori l’eredità che lasci a coloro che ti ricorderanno. Amavi la ruralità della nostra terra, l’architettura povera e montana ha ispirato tanti tuoi lavori, nostalgica di un tempo ormai passato.

 

La montagna appunto. Era l’ambiente nel quale ti sentivi più in pace col mondo, ci hai portato sin da piccoli, e noi abbiamo ereditato questo tuo senso di equilibrio quando ci troviamo in ambiente.

Ci hai insegnato che nella vita si raccoglie quello che si semina, senza scorciatoie, e che il rispetto delle persone é un principio fondamentale per intraprendere qualsiasi tipo di relazione con il prossimo.

 

Eri una persona generosa, con un senso di carità che ti portava ad aiutare il prossimo e i deboli. Non eri mai indifferente alla difficoltà e alla sofferenza altrui.

 

La famiglia per te rappresentava uno dei valori più alti, e come poteva essere diversamente? Cresciuti dai nonni Pierot e Nini, abbiamo sempre percepito l’amore immenso che legava reciprocamente Ennio, Lisa, te, Agnese e Tiziana, un legame così forte tra fratello e sorelle che ha permesso a noi di vivere anni bellissimi e spensierati, e a voi di sorreggervi e supportarvi quando sono sorte le difficoltà.

 

L’abbraccio era un gesto che ti apparteneva. Abbracci veri, sinceri, profondi. Ci hai insegnato che é un gesto che vale più delle parole.

 

Eri una donna estremamente forte, indipendente, dalla personalità particolarmente spiccata. Ma qui, forse, involontariamente, ci hai insegnato che nessuno é indistruttibile, che anche la roccia può andare in frantumi, che é normale avere delle debolezze, e che non c’é niente di male nel chiedere aiuto.

 

E di questo grande insegnamento ne faremo tesoro.

Io e Mattia siamo persone adulte, ma non si smette mai di crescere.

Quanto ci manca, dopo cosi tanti anni, avere la possibilità di chiederti conforto, di chiederti consiglio… di chiederti “mamma, sei orgogliosa di noi?”

 

Ci manchi tanto.

 

Vogliamo ringraziare tutto il personale della fondazione Beata Lucia di Bagolino e della fondazione Passerini di Vestone per la professionalità e per le amorevoli cure verso nostra madre.

 

Ringraziamo tutte le persone che sono state vicine a lei e alla nostra famiglia in questi anni difficili. Grazie infinite a coloro che l’hanno ricordata in questi giorni di veglia.

 

Grazie a nostro padre, che finché ha potuto ha portato questa grande responsabilità sulle sue spalle, con un amore sconfinato per la sua Rosa.

 

E infine grazie a te mamma.

 

I tuoi figli Davide e Mattia,
tuo marito Emilio,
i tuoi fratelli Ennio e Agnese


 

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