Terza tappa dell’Avis Gavardo in bici verso Roma
Domenica è sempre domenica, diceva la vecchia canzone, ma la domenica 10 agosto rimarrà nel ricordo di molti di noi!
Sono però costretto a partire dalla serata di sabato, per una serie di eventi comico/grotteschi al limite della denuncia per atti osceni…Siamo in un ristorante di Pontremoli, dove gustiamo ottimi antipasti con gnocco fritto e verdure in pastella e poi squisiti testaroli al pesto. Fin qui tutto bene. Ma sarà stato il caldo all’interno del locale, sarà stato il numero di bottiglie di vino e di birra, sarà stata la gioia per aver concluso una tappa impegnativa, fatto sta che alcuni dei nostri pionieri (persone rispettabili ed avisini davvero esemplari) hanno iniziato ad esibirsi in battute e sceneggiate degne del miglior avanspettacolo. Non farò nomi, lo prometto, solo quello del Ciba, grande animatore della mega Festa del Bacio a Prevalle, che sa una barzelletta più del diavolo. Ma sono testimone di alcuni eventi, tra i quali: visione di natiche esposte in bella vista già agli antipasti, canzonacce che hanno avuto l’appaluso degli altri commensali, battute a raffica da scompisciarsi dal ridere.
Ma la serata non finisce qui. Mentre alcuni come il sottoscritto tornano all’albergo, le piazze di Pontremoli vedono le gesta dei nostri nottambuli, che inventano scherzi a raffica, come quello di uno che finge di mendicare e che poi, sullo scalone dell’albergo, si esibisce in un movimento alla Vanda Osiris ruotando su se stesso e mostrando parte del lato B. Sono riuscito a venire in possesso del video grazie al gentile Franco Tarana, ma non posso diffonderlo per non apparire nella cronaca rosa nazionale…
Stamane partenza per Aulla, dove ci attende il cordiale gruppo avisino proprio ai piedi del Santuario della Madonna degli angeli. Nel Medioevo, a pochi chilometri dall’attuale Aulla, sorgeva un ospitale di grande importanza nella viabilità romea; divenne “oratorio” finché fu demolito e poi ricostruito nel 1664 “per grazia ricevuta” da un influente viaggiatore assalito dai briganti e salvato miracolosamente dalla Vergine. Oggi è meta di pellegrinaggi, con un’edicola completamente ricoperta di nastri rosa e azzurri e riconosciuta come protettrice dei neonati. Prima dell’arrivo dei ciclisti, abbiamo pregato la Madonna ed acceso alcuni ceri votivi per i nostri cari e per la pace.
Poiché il Santuario è posto sulla sottostante e frequentatissima statale della Cisa, con auto e moto che sfrecciano pericolosamente, gli amici avisini hanno formato insieme a noi una sorta di blocco affinché i nostri ciclisti potessero salire verso il Santuario della Madonna senza rischiare di vederla direttamente in cielo…Vorrei citare alcune bellissime persone volontarie che ci hanno accolto, offrendo bevande, paste e sorrisi: la Presidente Pietrini Dorina, Alberto, Ilenia e Loredana, che si impegna da anni organizzando feste con paella e sangria per raccogliere fondi per la parrocchia ed il Santuario.
L’AVIS di Aulla è formato da 300 donatori ed ha una storia di ben 62 anni! Dopo aver salutato gli amici di Aulla nel fresco del bosco, siamo ripartiti sulla strada assolata, passando nelle vicinanze di Sarzana, di Marina di Carrara e di Massa, puntando verso Forte dei Marmi. Avreste dovuto vedere il viso di Anna, quando Sonia le ha dato la notizia che il celebre mercato domenicale non c’era…
Anna che da anni, quando va al mare a Cinquale, ama fare compere al mercato di Forte dei Marmi, rivoltando tutti i banchetti alla ricerca di qualche vestito da comprare perché, nonostante gli armadi pieni, dice sempre “Ghó mia nient da mitìm adòss!”. Per fortuna c’era pur sempre un mercato ridotto per rendere felici le nostre donne, mentre io e Beppe abbiamo perso una mezz’ora per trovare il parcheggio dei due furgoni, tra auto sportive e di gran lusso.
Nel pomeriggio siamo partiti verso Marina di Pietrasanta, sperando di incrociare il gruppo ciclistico. In realtà la maggior parte -senza avvisarci- s’era fermata dalle parti di Cinquale, per mettere i piedi stanchi sotto la tavola e gustare favolosi spaghetti allo scoglio e fritture di pesce…In compenso, fermi ad un bar per bere qualcosa e mangiare una caprese mozzarella-pomodoro, abbiamo avuto la fantastica fortuna di incontrare il grande Renato Zero, che con modi davvero affabili ha ascoltato il significato dell’iniziativa dell’AVIS Gavardo complimentandosi con noi. Sonia, che adora Renato Zero, gli ha chiesto di poterlo abbracciare, e lui le ha dato due bacioni sulle guance, al ché Sonia ha esclamato felice: “Non mi laverò più la faccia per sentire il profumo del mio cantante preferito!”.
Quindi sono giunti i simpaticissimi Gigio Baresi e Leo Casari, insieme a Franco, con i quali abbiamo conversato amabilmente anche con un gruppo di bergamaschi-bresciani. Gigio ha raccontato di aver fatto sempre parte di un gruppo chiamato “animali notturni”, tra i quali gli indimenticabili Angiolino e Silvano, insieme ad Arturo, Angelo Portesi, Roby Betta, el Biondo ecc. Il nome era stato loro conferito da don Giampiero Baresi, che aveva incontrato quel gruppo di allegri giovani buontemponi alle 5 di mattina…
Gli “animali notturni” erano celebri per alcune matte imprese, tra le quali quella di aver messo davanti alla Pasticceria Mazzacani una serie di lampade e di attrezzi per la sistemazione di strade, fingendo che ci fossero lavori in corso…in realtà era uno scherzo bello e buono, in cui per tre o quattro giorni sono caduti tutti. Inoltre sotto il ponte del Chiese cantavano -sempre nottetempo- alcune canzoni goliardiche che avevano come oggetto il povero parroco don Francesco…
La sera ci siamo trovati tutti a Camaiore all’Ostello del Pellegrino, accanto ad una simpatica squadra di boyscout. A cena ci siamo incamminati verso un ristorante prenotato da Capitan Arturo, dove abbiamo mangiato strabene e a crepapelle. Per fortuna alcuni amici avisini non hanno ecceduto nella birra (una tantum) forse a causa della ramanzina patita la sera precedente dalle loro brave mogli…
Accanto a noi cenava un gruppo di musicisti e cantanti di opera lirica: durante le prove ho visto Donata Ferretti e Livia Federici danzare amabilmente tra la folla. Vuoi vedere che questa volta le donne hanno battuto i maschi nel bere?! E qui mi fermo, non prima di ricordare che oggi, 10 agosto, compie gli anni in cielo la dolce mamma di Antenore Taraborelli, la signora Palma.
Oggi è anche la ricorrenza del martirio di suor Liliana Rivetta in Uganda, una stella tra le stelle. Infine un saluto da parte di tutti noi con tanto affetto a Raffaella detta Raffi, che se ne sta a Gavardo in compagnia del nostro Valter. Domenica scorsa l’avevo visto sfrecciare in bici e gli ho esclamato: “Valter, mi mancherai!” e lui mi ha gridato “Falso!”. E invece è vero…manca a tutti. Raffi, glielo dici tu a quello zuccone?
Ci sentiamo domani, a Dio piacendo,
maestro John