Ciao, Margherita
Questa mattina ci ha lasciati Margherita Franceschetti in Franzoni
Ci uniremo insieme per l’ultimo saluto giovedì alle ore 10 nella chiesa di S. Maria in Gavardo.
“Beato l’uomo che ha cura del debole”: così è scritto sul necrologio di Margherita, citando il Salmo. E Margherita ha sempre testimoniato con generosità la sua professione: ha lavorato come infermiera all’Ospedale di Gavardo, sia in medicina sia in sala operatoria.
Per un periodo da ragazza ha lavorato all’ANFASS diretta dalla Suor Santina Bresciani, sua zia e anche zia di suor Bianca. Quando si recava al mare con un gruppo di persone amiche, Margherita era sempre disponibile a curare chiunque ne avesse bisogno. Per anni si è dedicata con generosità verso suo fratello don Luigi, quando è tornato dal Venezuela, anche per portarlo in città alle visite mediche.
Margherita è figlia di Francesco Franceschetti detto Cecchino (che lavorava come trasportatore con carro e cavallo per il Riso Moreni) e di Santa Bresciani (che tutti chiamavano Lina e che ha lavorato per 40 anni al Lanificio). Cecchino e Santa hanno creato una famiglia in cui si condividevano i valori della fede cristiana, del rispetto reciproco e dell’onestà. Certamente Margherita, fin da bambina, ha respirato in casa il profumo della fede e della preghiera, insieme alla sorella Franca e ed ai fratelli Luigi, Sergio e Fausto.
Margherita ha sposato Natale Franzoni di Mocasina, che ha lavorato a Milano. Non hanno avuto figli, ma hanno sempre voluto bene a tutti, con generosità.
Pochi giorni fa Margherita era stata ricoverata in Ospedale, ieri è sopraggiunto un infarto e questa mattina è partita per il viaggio in Paradiso.
Il funerale, partendo dalla Casa Funeraria Domus Aurora in via U. Vaglia, 4, si terrà nella stupenda Chiesa di Santa Maria, accanto all’Oratorio, perché in questi giorni la Parrocchiale è chiusa per i lavori di ammodernamento dell’illuminazione.
Mando un grande abbraccio a Natale, alla sorella Franca, al fratello Fausto con Ornella, a mia sorella RITA, al cognato Quinto, alla sua cara amica Antonella che le è sempre stata vicina, ai nipoti e parenti tutti.
A Margherita, che mi sorrideva sempre con entusiasmo e che veniva sempre a vedere i miei spettacoli, dedico questa poesia di David Maria Turoldo:
“Ama
saluta la gente
dona
perdona
ama ancora e saluta.
Ama
dai la mano
aiuta
comprendi
dimentica
e ricorda
solo il bene.
E del bene degli altri
godi e fai godere.
Godi del nulla che hai
del poco che basta
giorno dopo giorno:
e pure quel poco
se necessario
dividi.
E vai, vai leggero
dietro il vento
e il sole
e canta,
vai di paese in paese
e saluta tutti
il nero, l’olivastro
e perfino il bianco.
Canta il sogno del mondo
che tutti i paesi
si contendano
di averti generato.”
Ciao Margherita, e grazie per tutto quello che hai fatto per gli altri,
John
Nelle foto Margherita accanto a mia sorella Rita il giorno delle nozze e con la sua famiglia