Celestino e la studentessa: un'amicizia che supera le generazioni
Alla Fondazione di Vobarno è nato un legame profondo tra un anziano ospite e una giovane ragazza. Una storia di ascolto, umanità e ispirazione reciproca
Nelle stanze e nelle aree comuni della Fondazione Irene Rubini Falck di Vobarno, dove la quotidianità spesso scorre tranquilla e talvolta silenziosa, è nata una storia capace di illuminare anche i giorni più difficili.
Protagonisti: Celestino, un anziano ospite con lo sguardo ancora vivace nonostante gli anni, e una giovane studentessa arrivata per un progetto scolastico, apparentemente come tanti.
All'inizio, i loro erano incontri formali, quasi timidi. La ragazza, con il rispetto che si deve a chi ha vissuto tanto, ascoltava.
Celestino raccontava: le storie del suo paese, della sua giovinezza danzante tra speranze, sacrificio e tanta voglia di studiare, ma senza averne le possibilità.
La sua voce, a tratti incerta, trovava però sempre più forza man mano che la ragazza mostrava interesse sincero.
E così, giorno dopo giorno, tra un caffè e una risata, tra un silenzio carico e una battuta, è nato un legame raro, profondo.
Celestino ha cominciato a sorridere di più, a parlare con più entusiasmo. La ragazza, invece, ha scoperto un mondo che nessun libro di scuola poteva raccontargli.
Il rispetto si è trasformato in affetto, la distanza generazionale in complicità.
Erano due vite apparentemente lontanissime, eppure si uniscono da qualcosa di molto semplice e potente: l'umanità.
Quando il progetto è giunto al termine, la giovane ha deciso di salutare Celestino con una lettera che ha commosso tutta la Fondazione.
Con il suo permesso, riportiamo il testo:
“Caro Celestino, sono molto felice di scriverle questa lettera e mi sento piena di emozioni.
Le avevo promesso di venire a trovarla e infatti verrò con la mia tromba. Verremo a suonare con il mio professore e spero proprio di trovarla.
Mi domando come stia, spero bene. Sono molto felice in questi giorni e ho preso dei voti alti, anche grazie a lei a cui ho pensato molto, a quando voleva andare a scuola e non poteva, ma faceva di tutto.
La sua motivazione mi ha ispirato e mi ha spinto a dare il meglio di me. Grazie mille per il suo aiuto.
A presto caro nonno”
Grazie Mazak Bougi
In un tempo dove spesso si parla di divisioni tra generazioni, Celestino e il giovane studente ci ricordano che tra chi ha vissuto tanto e chi sta iniziando a vivere c'è uno spazio meraviglioso da abitare insieme.
Basta sedersi, ascoltare e avere il cuore aperto.