100 anni di solidarietà
Nel centenario della Fondazione Passerini, il presidente Francesco Leali rende omaggio alla visione del senatore Angelo Passerini e al valore del capitale umano che ogni giorno anima la struttura, augurandole lunga vita e continuo radicamento nella comunità
Il 19 Maggio 1925 veniva inaugurato il Ricovero Valsabbino Angelo Passerini, esattamente 100 anni fa.
Il senatore Angelo Passerini fu artefice di questa opera rivolta ad accogliere ammalati, bisognosi ed indigenti.
Con grande umanità, lungimiranza, filantropia nasceva una struttura a sostegno dei bisogni sociali non solo di Nozza e Vestone, ma dell’intero mandamento di Vestone e Preseglie.
La struttura era gestita con amorevole cura dalle suore Ancelle della Carità affiancate dalla generosità della gente della valle.
Da allora molto è cambiato, il ricovero si è evoluto, si è adattato ai tempi e ha persino cambiato forma giuridica: da ente morale è diventato prima ipab e poi onlus e presto dovrà migrare tra gli enti del terzo settore.
Resta inossidabile il principio fondante del sostegno agli anziani, agli ammalati, ai loro familiari nel momento in cui – purtroppo – diventa necessario ricorrere al supporto di conoscenze specifiche e di professionalità.
Nel corso degli anni, alla Rsa si sono aggiunti altri servizi per andare incontro ai nuovi bisogni e alle necessità della popolazione (servizi agli anziani alternativi alla residenza, asilo nido, hospice) e altri se ne aggiungeranno per stare al passo dei tempi.
Entrando nella Fondazione avrete notato le impalcature, servono per i lavori di efficientamento energetico che il precedente consiglio di amministrazione presieduto da Giovanni Zambelli ha avviato e che termineranno entro l’anno.
L’edificio sarà più efficiente da un punto di vista energetico, sarà più confortevole sia d’estate che d’inverno per il benessere degli ospiti e di chi vi lavora.
I muri – naturalmente – sono importanti (necessari per lavorare), ma il vero patrimonio della Fondazione è il CAPITALE UMANO, le persone che operano con professionalità e amorevolezza e mettono al servizio della struttura le proprie conoscenze: siano essi medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, asa, oss, volontari, coordinati dal direttore sanitario dott. Lorenzo Passarini.
A tutti loro va la nostra gratitudine per il quotidiano lavoro e chiediamo a chi in questa sala li rappresenta di portare il nostro saluto e la nostra gratitudine.
Ci sono attività e opere che – da un punto di vista economico – “faticano”: senza il sostegno materiale di enti filantropici, senza la generosità di aziende e di privati alcune iniziative non si potrebbero realizzare oppure bisognerebbe attendere molto più tempo per attivarle.
Ringrazio chi ci ha sostenuto, chi ci sostiene e chi potrà e vorrà continuare a farlo anche nel prossimo futuro: contribuiscono e contribuiranno a fare la differenza. Anche devolvere il 5 per mille può essere un grande aiuto concreto.
L’attività oggi è condizionata anche da tanta burocrazia, perciò il personale amministrativo che lavora dietro le quinte è un ingranaggio fondamentale della Fondazione. Un sentito ringraziamento va allora alla direttrice amministrativa dott.ssa Desirèe Bonomi, preziosa collaboratrice anche del Consiglio di amministrazione che con competenza e attenzione coordina le attività della Fondazione.
Vorrei anche rivolgere un pensiero di gratitudine al compianto geom. Giovanni Pilotti, che per lunghi anni ha amministrato questa struttura.
Chiudo con un augurio e un auspicio di lunga vita alla Fondazione, che sappia adeguarsi ai tempi, alle necessità, superando le difficoltà e mantenendo vivo lo spirito dei “Padri fondatori”, rafforzando il senso di solidarietà e unendo le generazioni – dall’asilo nido agli anziani – per accrescere lo spirito di Comunità.